L'obiettivo formativo del corso di studio è la preparazione di una figura professionale esperta nella conduzione e gestione di impianti e processi di tipo industriale, più specificatamente di interesse chimico o atti alla produzione di energia sia con tecniche tradizionali che innovative. Il percorso formativo del corso di studio in Ingegneria Chimica e di Processo si differenzia dagli altri corsi di studio della medesima classe in quanto peculiarmente incentrato sulle tecniche e metodologie di trasformazione chimico-fisica della materia al fine di produrre energia, beni materiali in sicurezza, servizi e prevenzione, e azioni di controllo sull'impatto ambientale.
Tale fine è perseguito attraverso l'esposizione degli aspetti metodologici e operativi delle discipline di base (analisi matematica, geometria, fisica, chimica e informatica), delle discipline tipiche dell'ingegneria industriale (disegno, macchine, elettrotecnica, scienza e tecnologia dei materiali, scienza delle costruzioni e fisica tecnica), e di quelle fortemente caratterizzanti l'ingegneria chimica e di processo (termodinamica, scambio termico e di materia, chimica industriale e tecnologica, fluidodinamica, sviluppo dei processi, dinamica e controllo dei processi chimici, impiantistica chimica).
La prova finale prevede in alternativa, la discussione, di fronte ad apposita Commissione, di un lavoro autonomo di approfondimento di problematiche teoriche o applicative o di sviluppo progettuale, oppure la presentazione di una relazione sulle attività svolte in modo autonomo dall'allievo nell'ambito di un tirocinio aziendale.
Il corso di studi ha un'impronta generalistica e quindi non prevede alcun orientamento.