PROGRAMMAZIONE DIDATTICA COORTE A.A. 2015/2016
CORSO DI LAUREA MAGISTRALE in 9009 METODOLOGIE PER LA CONSERV. RESTAURO BENI CULTURALI (classe LM-11)

SCHEDA INFORMATIVA

Sede amministrativa:  GE
Classe delle lauree in: 

Classe delle lauree magistrali in CONSERVAZIONE E RESTAURO DEI BENI CULTURALI (classe LM-11)

Durata:  2 anni
Indirizzo web:  http://www.conservazioneerestauro.unige.it/
Dipartimento di riferimento:  DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA TERRA, DELL'AMBIENTE E DELLA VITA

REQUISITI PER L'ACCESSO

Sono ammessi al Corso di Studio tutti gli studenti in possesso di una laurea conseguita in Italia (laurea triennale ex DM 509/99 o DM 270/04; laurea specialistica o magistrale a ciclo unico ex DM 509 o DM 270; laurea di 4, 5 o 6 anni Vecchio Ordinamento), purché in possesso dei requisiti curriculari specifici indicati di seguito e riportati nel Manifesto degli Studi. In deroga a quanto scritto sopra, gli studenti non ancora laureati alla data di inizio delle lezioni sono ammessi alla frequenza del CdS, con la possibilità di iscriversi successivamente, purché conseguano la laurea richiesta entro il 31 marzo. Al fine di garantire una proficua frequenza del CdS, sono però ammessi alla frequenza delle lezioni (e potranno quindi perfezionare l'iscrizione se si laureeranno entro il 31 marzo) solo coloro i quali, entro la data fissata ogni anno nel Manifesto degli Studi (di norma in ottobre, e comunque immediatamente prima dell'inizio delle lezioni), abbiano già acquisito tutti i CFU previsti dal loro Piano di Studio per completare la laurea (esclusi eventuali CFU extra-curriculari) tranne un numero limitato che verrà deciso di anno in anno e riportato nel Manifesto. Il CCS valuterà le carriere degli studenti con titoli dell'Alta Formazione artistica e musicale o provenienti da università straniere, stabilendo caso per caso le equipollenze e i debiti formativi conseguenti all'Ordinamento Didattico del CdS. Chi non fosse in possesso dei requisiti necessari dovrà comunque acquisirli prima di poter perfezionare l'iscrizione al CdS. Per l'ammissione al Corso di Laurea in Metodologie per la Conservazione e il Restauro dei Beni Culturali sono richieste adeguate conoscenze in storie (antica, moderna, contemporanea), storia dell'arte e/o archeologia e storia delle tecniche artistiche. Le conoscenze minime richieste (requisiti curricolari specifici) nelle diverse discipline saranno dettagliatamente indicate nel regolamento didattico. Per l'a.a. 2013-2014 i requisiti curriculari specifici ammontano complessivamente a non meno di 45 CFU, così ripartiti tra le diverse discipline: - almeno 27 CFU nelle Storie dell'Arte e/o Archeologie; - almeno 6 CFU nella Storia delle Tecniche Artistiche; - almeno 12 CFU nelle Storie Medievale, Moderna o Contemporanea. In date stabilite dal CCS e pubblicizzate sul sito del CdS, una commissione nominata dal CCS verificherà, attraverso un colloquio, l'adeguatezza delle conoscenze pregresse, formulando un giudizio di ammissione al CdS. L'adeguatezza della preparazione personale è automaticamente verificata per coloro che hanno conseguito la Laurea in Conservazione dei Beni culturali (classe L-1 del DM 270), o titolo giudicato equivalente in sede di accertamento dei requisiti curriculari, con una votazione finale di almeno 100 su 110.

FINALITÀ E OBIETTIVI FORMATIVI

Il Corso di Laurea è finalizzato alla formazione di ricercatori ed esperti nel campo della diagnostica, della conservazione e del restauro dei beni culturali. L'attività didattica è pertanto rivolta alla caratterizzazione dei materiali e dei relativi processi di degrado, alla conoscenza (teorica e pratica) delle principali tecniche analitiche indispensabili ed alla progettazione delle soluzioni possibili per prevenire o porre rimedio al degrado ed attuare un valido ed efficiente processo di conservazione. La figura professionale così formata (“scienziato per la conservazione”; in lingua anglosassone: “conservation scientist”) dovrà possedere, accanto ad una buona conoscenza delle discipline storico-artistiche e/o archeologiche, una valida padronanza metodologica ed operativa delle tecniche scientifiche applicabili alla conservazione del patrimonio culturale, nonché le competenze appropriate per partecipare alla progettazione e predisposizione di interventi conservativi ad alto contenuto tecnologico nell’ottica di una cultura della prevenzione del degrado futuro. In particolare, le competenze pluri- ed interdisciplinari in campo scientifico, basate su conoscenze fondamentali di chimica, fisica, biologia, mineralogia, geologia, ed archeometria, metteranno il laureato magistrale in grado di interpretare problematiche tecnico-scientifiche nel campo degli interventi di conservazione e restauro su tutti i manufatti (anche polimaterici) in contesti ambientali differenti. D’altra parte, il solido background storico–artistico, archivistico e biblioteconomico gli consentirà di contestualizzare e valorizzare la sua azione di tecnologo. In definitiva, il laureato magistrale sarà in grado di effettuare interventi di complessa diagnostica interdisciplinare nel rispetto del contesto archeologico, storico-artistico ed architettonico dei manufatti. Oltre all’attività propria della figura professionale di responsabile scientifico e progettista di indagini e di protocolli di restauro e conservazione, capace di interpretazione dei dati e di risoluzione di problemi (problem solving) in ambito conservativo, il laureato magistrale risulta possedere i requisiti per accedere alla alta formazione (scuola di specializzazione, dottorato) ed alla ricerca scientifica avanzata nel campo delle scienza applicata alla conservazione e al restauro.

CARATTERISTICHE DELLA PROVA FINALE

La prova finale (23 CFU) consiste nello svolgimento di una tesi, di norma sperimentale, su un argomento originale concordato con il docente (relatore) di una disciplina seguita durante il corso degli studi, coerente con il piano di studio dello studente. Il lavoro sperimentale potrà essere svolto presso un laboratorio di ricerca universitario o di ente esterno pubblico o privato (in Italia o all'estero, nell'ambito di un programma di mobilità internazionale) convenzionato con l'Università, comunque sotto la guida del relatore, eventualmente affiancato da un co-relatore esterno. Il CCS assegna al laureando un correlatore”, generalmente un docente di Corso di Laurea, di ambito scientifico diverso da quello del relatore, con il compito di seguire lo svolgimento della tesi e discuterne criticamente l’esecuzione ed i risultati con il laureando ed il relatore, con funzione anche di “contradditorio”. I risultati dell'attività saranno esposti in una dissertazione scritta elaborata in modo originale dallo studente sotto la guida del relatore/co-relatore e discussa oralmente di fronte a una commissione di esperti comprendente docenti del CdS. La commissione di laurea è formata da almeno 7 membri. Il CCS predispone un Regolamento dettagliato specifico per l'attività di tesi e per la prova finale, contenente anche le regole da seguire per l'attribuzione del voto finale. Per essere ammesso alla prova finale lo studente deve avere conseguito almeno 97 crediti.

PROFILO PROFESSIONALE E SBOCCHI OCCUPAZIONALI E PROFESSIONALI PREVISTI PER I LAUREATI

Esperto scientifico dei Beni Culturali (scienziato della conservazione - collaboratore restauratore). Il profilo del laureato magistrale in Metodologie per la Conservazione e il Restauro dei Beni Culturali è caratterizzato da una preparazione interdisciplinare artistico-storico-umanistica e scientifica che gli consente di condurre in piena autonomia protocolli di analisi e diagnostica dei Beni Culturali e di predisporre, in stretta collaborazione con il restauratore, protocolli di restauro e conservazione.

Funzione in un contesto di lavoro

Il laureato del corso di laurea magistrale: - progetta interventi con individuazione di metodi, materiali, misure e tecniche per il recupero, la conservazione e il restauro dei beni culturali; - progetta l'intervento conservativo e di restauro sul bene culturale anche al fine di facilitarne la leggibilità, la fruizione e la conoscenza; - progetta i protocolli di diagnostica per la conservazione dei beni culturali; - dirige i progetti di diagnostica e/o di conservazione dei beni culturali; - collabora alla progettazione ed alla realizzazione di sistemi informativi per il trattamento dei dati relativi ai beni culturali.

Competenze associate alla funzione

Il Laureato magistrale può svolgere attività professionale in proprio o presso aziende ed organizzazioni professionali preposte alla conservazione, gestione e tutela dei beni culturali, nonché presso enti locali ed istituzioni specifiche, quali soprintendenze, musei, archivi, biblioteche ed istituti di ricerca in conservazione e restauro pubblici e privati. In particolare il laureato svolge l'attività rivolta, nel contesto più ampio delle proprie responsabilità di progettazione ed implementazione di progetti di restauro, all'individuazione, esecuzione e valutazione critica di metodologie diagnostiche applicate alla comprensione delle proprietà, costituzione materica, degrado, tecniche di produzione antica dei beni culturali e sviluppo di nuovi materiali e metodi di trattamento.

Sbocchi professionali

- Curatori e conservatori di musei; - Ricercatori e tecnici laureati nelle scienze dell'antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche; - Esperti diagnosti in laboratori di restauro (tecnici del restauro). Ai fini occupazionali, giova sottolineare che l'art.29 del Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n.42 (Codice dei beni culturali e del paesaggio: http://www.camera.it/parlam/leggi/deleghe/04042dl.htm) identifica espressamente ruoli professionali relativi ad attività complementari al restauro e conservazione dei beni culturali all'interno dei quali si colloca la qualifica di esperto scientifico dei beni culturali risultante dall'ottenimento della laurea in Scienze per la conservazione e il restauro. - Vale inoltre la pena ricordare che la Legge 14 gennaio 2013, n. 7: “Modifica della disciplina transitoria del conseguimento delle qualifiche professionali di restauratore di beni culturali e di collaboratore restauratore di beni culturali” (GU n. 25 del 30-1-2013) (http://www.sanita.ilsole24ore.com/pdf2010/Sanita2/_Oggetti_Correlati/Documenti/Gazzetta-Ufficiale/GU_30gennaio2013.pdf), all’Art. 1 (Modifiche all'articolo 182 del codice di cui al Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42) stabilisce (1-sexsies) che il conseguimento della Laurea Specialistica 12/S o della Laurea Magistrale LM-11 costituisce titolo, pur entro i limiti temporali indicati, per la partecipazione ad apposita procedura di selezione pubblica per l’acquisizione della qualifica di “collaboratore restauratore di beni culturali”.

PROFESSIONI A CUI PREPARA IL CORSO (codifiche ISTAT)

  1. Curatori e conservatori di musei - (2.5.4.5.3)
  2. Ricercatori e tecnici laureati nelle scienze dell'antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche - (2.6.2.4.0)

PIANO DI STUDI

1° anno (coorte 2015/2016)

Codice Disciplina Settore CFU Tipologia/Ambito
72563 METALLURGIA ING-IND/21 5 5 CFU CARATTERIZZANTI Scienze e Tecnologie per la Conservazione e il Restauro
66524 CHIMICA PER I BENI CULTURALI (LM) CHIM/06 12
  66526 - CHIMICA PER I BENI CULTURALI MODULO I CHIM/06 6 6 CFU CARATTERIZZANTI Scienze e Tecnologie per la Conservazione e il Restauro
  66527 - CHIMICA PER I BENI CULTURALI MODULO II CHIM/06 6 6 CFU CARATTERIZZANTI Scienze e Tecnologie per la Conservazione e il Restauro
61699 BIOLOGIA APPL. ALLA DIAGNOSTICA E ALLA CONSERV. DEI BBCC (LM) 9
  61700 - BIOLOGIA APPL. ALLA DIAGNOSTICA E ALLA CONSERV. BBCC MOD.I BIO/19 3 3 CFU AFFINI O INTEGRATIVE Attività Formative Affini o Integrative
  61701 - BIOLOGIA APPL. ALLA DIAGNOSTICA E ALLA CONSERV. BBCC MOD.II BIO/05 3 3 CFU AFFINI O INTEGRATIVE Attività Formative Affini o Integrative
  62168 - BIOLOGIA APPL. ALLA DIAGNOSTICA E ALLA CONSERV.BBCC MOD.III AGR/06 3 3 CFU AFFINI O INTEGRATIVE Attività Formative Affini o Integrative
61721 PETROGRAFIA PER I BENI CULTURALI (LM) GEO/07 6 6 CFU CARATTERIZZANTI Discipline delle Scienze della Terra e della Natura
61722 PRINCIPI DI MINERALOGIA APPLICATA AI BENI CULTURALI (LM) GEO/06 6 6 CFU CARATTERIZZANTI Discipline delle Scienze della Terra e della Natura
84648 STORIA DELLE TECNICHE PITTORICHE L-ART/04 6 6 CFU CARATTERIZZANTI Formazione Interdisciplinare
84649 FISICA E METODOLOGIE FISICHE PER LA CONSERVAZIONE DEI BENI CULTURALI FIS/01 8 8 CFU CARATTERIZZANTI Scienze e Tecnologie per la Conservazione e il Restauro

2° anno (coorte 2015/2016)

Codice Disciplina Settore CFU Tipologia/Ambito
61698 APPLICAZIONI MINERALOGICO-PETROGRAFICHE AI BENI CULT.(LM) GEO/09 6 6 CFU CARATTERIZZANTI Scienze e Tecnologie per la Conservazione e il Restauro
57992 PROVA FINALE 23 23 CFU PROVA FINALE Per la Prova Finale
72648 CHIMICA PER CONSERV., CONSOLIDAM. E RESTAURO BBCC (LM) CHIM/02 10 10 CFU AFFINI O INTEGRATIVE Attività Formative Affini o Integrative
61724 STORIA E TECNICA DEL RESTAURO L-ART/04 9 9 CFU CARATTERIZZANTI Formazione Interdisciplinare
73732 LABORATORIO DI MINERALOGIA E PETROGRAFIA (LM) 6
  73733 - LABORATORIO DI MINERALOGIA E PETROGRAFIA MODULO I GEO/07 2 2 CFU A SCELTA A Scelta dello Studente
  73734 - LABORATORIO DI MINERALOGIA E PETROGRAFIA MODULO II GEO/06 2 2 CFU A SCELTA A Scelta dello Studente
  73735 - LABORATORIO DI MINERALOGIA E PETROGRAFIA MODULO III GEO/09 2 2 CFU A SCELTA A Scelta dello Studente
73204 TIROCINI FORMATIVI E DI ORIENTAMENTO 6 6 CFU ALTRE ATTIVITA' Tirocini Formativi e di Orientamento
73207 ALTRE CONOSCENZE 4 4 CFU ALTRE ATTIVITA' Altre Conoscenze Utili per l'Inserimento Nel Mondo del Lavoro

PROPEDEUTICITÀ

 
Insegnamenti obbligatori propedeutici all'insegnamento 72651 CHIMICA PER CONSERV., CONSOL. E RESTAURO BBCC MODULO I
66524 CHIMICA PER I BENI CULTURALI (LM)
 
Insegnamenti obbligatori propedeutici all'insegnamento 72652 CHIMICA PER CONSERV., CONSOL. E RESTAURO BBCC MODULO II
66524 CHIMICA PER I BENI CULTURALI (LM)