L'Università degli Studi di Genova, in relazione a quanto dettato dalle disposizioni Ministeriali, ha individuato e istituito percorsi formativi atti alle figure di laureati, in relazione ai profili professionali individuati dal Ministero della Salute. Si sono individuate, a tal fine, mediante l'opportuna selezione degli ambiti disciplinari delle attività formative caratterizzanti, con particolare riguardo ai settori scientifico disciplinari professionalizzanti, gli specifici percorsi formativi delle professioni sanitarie ricomprese nella classe.
In particolare, i laureati nella classe, in funzione dei suddetti percorsi formativi, devono raggiungere le competenze indicate e specificate nei singoli profili identificati con provvedimenti della competente autorità ministeriale.
Il laureato, al termine del percorso triennale, deve essere in grado di:
Educare alla salute gli individui, i gruppi, le comunità
- Aumentare la consapevolezza degli individui circa le cause ambientali, economiche e sociali di salute e di malattia
- Promuovere stili di vita sani e stimolare cambiamenti comportamentali identificati come fattori di rischio delle malattie, riconoscendo la salute come bene fondamentale della persona e interesse della collettività
- Educare gli individui alla prevenzione e alla diagnosi precoce delle malattie
- Progettare e realizzare, collaborando in una logica multiprofessionale, interventi informativi ed educativi di controllo dei fattori di rischio delle principali patologie croniche;
Prendersi cura della persona assistita
- Assistere con consapevolezza sulla responsabilità sociale
- Assistere nel rispetto dei valori etici, delle abitudini, delle credenze e della cultura dell'assistito
- Garantire, ove possibile, la partecipazione diretta dell'assistito alle scelte assistenziali riguardanti la propria salute e il proprio benessere
- Identificare le necessità assistenziali della persona assistita e/o dei familiari, le modalità di reazione alla malattia, al suo trattamento e all'ospedalizzazione
- Accertare e gestire l'assistenza infermieristica nei pazienti con problemi cronici e di disabilità;
- Definire le priorità degli interventi sulla base dei bisogni assistenziali, delle esigenze organizzative e dell'utilizzo ottimale delle risorse disponibili;
- Gestire l'assistenza infermieristica a pazienti acuti e cronici fornendo una risposta appropriata ai Problemi Prioritari di salute emergenti (età pediatrica, adulta ed anziana)
- Prendere decisioni assistenziali in coerenza alla dimensione legale ed etica e deontologica nelle situazioni che si presentano comunemente nell'attività professionale
- Formulare il piano di assistenza infermieristica , e realizzare, in autonomia o in collaborazione con l'equipe assistenziale , gli interventi pianificati;
- Documentare l'assistenza infermieristica realizzata e la sua valutazione;
- Garantire la continuità dell'assistenza tra servizi/strutture diversi, dall'ospedale al domicilio, contribuendo alla realizzazione di una rete di rapporti interprofessionali efficaci;
- Garantire le “migliori pratiche assistenziali ” basate sulle prove di efficacia fondando il proprio operato su saperi e competenze aggiornate e validate
- Collaborare alla ricerca, al fine di rendere più sicura l'assistenza
Adottare sistemi di assistenza orientati alla autogestione e alla autocura
- Stabilire una relazione di aiuto efficace in relazione alle aspettative della persona e l'esperienza di malattia all'interno della propria vita.
- Fornire alla persona assistita, alla famiglia e alle persone risorsa, informazioni valide in risposta e supporto alle loro necessità
- Sostenere la persona assistita nel recupero dell'autonomia psicofisica
- Garantire la continuità delle cure dalla dimissione al domicilio
- Garantire l'accompagnamento dignitoso della persona e della famiglia nelle cure di fine vita , tutelando la volontà dell'assistito ed aiutando i congiunti alla elaborazione della perdita e del lutto.
Gestire il proprio lavoro nell'ambito del servizio in cui si opera
- Gestire ed organizzare il proprio lavoro anche in relazione al modello organizzativo del contesto lavorativo.
- Attribuire agli operatori di supporto, le attività identificate nel rispetto della normativa, dell'etica professionale e della sicurezza dell'assistito, garantendo la supervisione dell'operato.
- Utilizzare metodi e strumenti di comunicazione efficace con i membri dell'equipe, al fine di garantire sicurezza all'assistito.
- Utilizzare le risorse applicando criteri di costo efficacia.
Il percorso formativo è articolato nei tre anni.
Al primo anno vengono affrontate le discipline propedeutiche e le scienze biomediche per consolidare le conoscenze di base, compreso l’inglese e l’informatica; si prevede, inoltre, l’acquisizione di elementi di primo soccorso, promozione della salute e sicurezza professionale compresa la radioprotezione.
Il secondo anno è finalizzato alla conoscenza specifica delle metodologie proprie del profilo professionale anche allo scopo di acquisire conoscenze nell’ambito delle alterazioni funzionali relative al settore di competenza.
Il terzo anno è finalizzato all’approfondimento specialistico, ma anche all’acquisizione di conoscenze e metodologie inerenti l’esercizio professionale e la capacità di lavorare in gruppo; lo studente può sperimentare una graduale assunzione di responsabilità con la supervisione di esperti e l’acquisizione di competenze metodologiche di ricerca scientifica a supporto di elaborazione tesi.