Il laureato, al termine del percorso triennale, deve essere in grado di:
AREA GINECOLOGICA
1. Valutare il bilancio di salute della donna in relazione alle fasi del ciclo riproduttivo;
2. Individuare i bisogni fisici, psicologici e sociali della donna, per fornire risposte tecnico-scientifiche di competenza ed adeguate ai livelli di necessità, anche nei confronti dell'utenza straniera e nello specifico delle mutilazioni genitali;
3. Identificare i bisogni di assistenza ginecologica con particolare riferimento alla patologia mammaria e dell'apparato riproduttivo nonché alla onco-ginecologia, alle alterazioni della statica pelvica , alla sterilità, all'infertilità, alle malattie metaboliche ed alle malattie infettive ed attuare interventi di natura preventiva, curativa, riabilitativa e palliativa;
4. Valutare le manifestazioni cliniche connesse alle alterazioni della statica pelvica;
5. Garantire l'assistenza alla donna nei settori della degenza ginecologica (ordinaria, day surgery e day hospital);
6. Pianificare interventi di assistenza, cura e paliazione in ambito onco-ginecologico (ambito medico, fisico e chirurgico);
7. Fornire alla donna, alla coppia un adeguato counseling pre-concezionale;
8. Fornire informazioni adeguate, complete e corrette e dare consigli per quanto concerne i problemi della pianificazione familiare nel rispetto del diritto della maternità e paternità responsabili;
9. Pianificare interventi di prevenzione assistenza e cura nell'ambito dell'interruzione volontaria di gravidanza nelle diverse modalità di espletamento, sulla base della normative vigenti;
10. Pianificare interventi di informazione/educazione/consulenza alla donna in menopausa;
11. Pianificare interventi di educazione alla salute riproduttiva alla donna/coppia ed alla collettività, con specifico riferimento alle malattie sessualmente trasmesse (MST);
12. Realizzare interventi di educazione e di prevenzione delle patologie neoplastiche dell'apparato genitale femminile attraverso processi informativi e tecniche di cui risulta competente (es.: pap test , palpazione e autopalpazione seno, , etc.);
13. Effettuare indagini diagnostiche per le patologie benigne dell'apparato urogenitale femminile (tamponi vaginali, tamponi endocervicali, tamponi uretrali;
14. Valutare le manifestazioni cliniche connesse al ciclo biologico-sessuale della donna (es menarca, telarca, menopausa e climaterio, ciclo mestruale ecc);
15. Valutare le manifestazioni cliniche connesse alle mutilazioni genitali;
16. Promuovere stili di vita positivi per la salute e adottare sistemi di assistenza orientati all'empowerment e all'autocura;
17. collaborare alle di procedure chirurgiche tradizionali (anche nei contesti di emergenza- urgenza) ed innovative (mininvasiva e robotica) in area ginecologica;
18. Collaborare alle procedure connesse alla procreazione medicalmente assistita e all'uroginecologia;
19. Valutare le manifestazioni cliniche connesse alle patologie ginecologiche in regime di ricovero, di day-Hospital e di day-surgery, e di assistenza domiciliare (assistenza domiciliare ginecologica ADG)
20. Collaborare alla pianificazione ed alla valutazione dei processi assistenziali diagnostici e terapeutici in area ginecologica sulla base delle evidenze scientifiche (Ebm);
21. Contribuire ad individuare, definire ed organizzare l'assistenza ginecologica anche nelle situazioni di emergenza /urgenza secondo il criterio di priorità (TRIAGE);
22. Contribuire alla realizzazione di interventi accoglienza, di presa in carico di diagnosi e terapia per le situazioni di violenza alla donna;
23. Pianificare, e condurre progetti di ricerca volti al miglioramento dei percorsi assistenziali dell'area ginecologica ginecologico in termini di efficienza, appropriatezza ed efficacia delle cure;
24. Pianificare, e condurre e valutare processi i processi assistenziali dell'area ginecologica preventiva, curativa, palliativa e riabilitativa secondo specifici indicatori di processo e di esito;
AREA OSTETRICA E NEONATALE
1. Valutare il bilancio di salute della donna, della gestante, della puerpera e del neonato;
2. Fornire informazioni e dare consigli sul percorso nascita (aver partecipato attivamente alla preparazione di donne/coppie ad almeno 4 incontri sull'accompagnamento alla nascita)anche nei confronti dell'utenza straniera nel rispetto delle specificità culturali;
3. Identificare i bisogni socio-sanitari della donna gravida fornendo ogni supporto informativo-educativo che miri a rimuovere situazioni di disagio in presenza di tossicodipendenza, stato di povertà, disabilità, etc.;
4. Identificare i fattori di rischio ostetrico e definire il percorso clinico assistenziale adeguato ai livelli di necessità;
5. Valutare le manifestazioni cliniche connesse, specificamente alla gravidanza (visite a gestanti con almeno 100 esami prenatali);
6. Valutare i processi biologici/fisiologici di adeguamento materno/fetale alla gravidanza attraverso l'applicazione delle semeiotica e della clinica ostetrica avvalendosi anche con delle metodiche e degli strumenti di diagnostica clinica e strumentale (esami di laboratorio ed ecografia office);
7. Monitorare e valutare il benessere materno/fetale nella gravidanza fisiologica e a termine e nel travaglio di parto utilizzando le metodiche appropriate alle situazioni cliniche ( auscultazione intermittente del BCF, cardiotocografia, ecc);
8. Definire ed organizzare l'assistenza ostetrica anche nelle situazioni di emergenza/urgenza secondo il criterio di priorità;
9. Pianificare l'assistenza ostetrica promuovendo stili di vita positivi orientati all'empowerment e all'autocura;
10. Collaborare con lo specialista al monitoraggio del benessere materno-fetale in corso di situazioni patologiche della gravidanza e del parto (sorveglianza e cura di almeno 40 partorienti);
11. Praticare il parto normale quando si tratta di presentazione di vertex compresa se necessario, l'episiotomia; ( aver svolto parte attiva in almeno 40 parti fisiologici o in almeno 30 a condizione che si partecipi ad altri 20 parti; aver partecipato attivamente ad almeno 5 parti con pratica di episiotomia e di sutura, o in assenza di casi, aver svolto opportune esercitazioni in forma simulata)
12. Praticare in caso di urgenza, il parto nella presentazione podalica (aver partecipato attivamente ad almeno 2 parti podalici, o in assenza di casi, aver svolto opportune esercitazioni in forma simulata);
13. Prevenire, individuare, monitorare e gestire situazioni potenzialmente patologiche che richiedono intervento medico e praticare, ove necessario, le relative misure di particolare emergenza (aver partecipato attivamente alla sorveglianza di almeno 40 gestanti, partorienti o puerpere in gravidanze patologiche o parti difficili);
14. Valutare le manifestazioni cliniche connesse alle patologie ostetriche in regime di ricovero, di day-Hospital e di assistenza domiciliare;
15. Pianificare processi di assistenza al parto domiciliare e/o punti nascita ad esclusiva gestione/responsabilità ostetrica;
16. Valutare le manifestazioni cliniche connesse al puerperio fisiologico in regime di ricovero, nonché di assistenza domiciliare compresa la valutazione di neonati senza rilevanti patologie (aver partecipato attivamente all'esame di almeno 100 puerpere e neonati senza rilevanti patologie);
17. Valutare le manifestazioni cliniche connesse al puerperio patologico in regime di ricovero compresa la valutazione delle manifestazioni cliniche dei neonati pre e post termine di peso inferiore alla norma o con patologie varie (aver partecipato, durante il tirocinio, all'assistenza e cura di puerpere e neonati, compresi quelli pre e post-termine, di peso inferiore alla norma o con patologie varie);
18. Collaborare all'esecuzione dei parti operativi e del taglio cesareo conoscendone le tecniche e le indicazioni;
19. Individuare precocemente le situazioni cliniche materne e fetali che necessitano il ricorso al parto operativo e/o cesareo;
20. Realizzare percorsi assistenziali pianificati per progetti ed obiettivi sulla base delle evidenze scientifiche validate;
21. Collaborare alla pianificazione e all' esecuzione degli interventi relativi alla diagnostica prenatale invasiva e non;
22. Promuovere l'attaccamento precoce madre bambino e l'allattamento al seno sulla base delle raccomandazioni dell'OMS e UNICEF;
23. Esaminare il neonato ed averne cura, prendere ogni iniziativa che s'imponga in caso di necessità ed, eventualmente, praticare la rianimazione immediata (aver partecipato durante il tirocinio in strutture di III livello alla sorveglianza e cura di almeno 25 neonati ricoverati in Terapia Intensiva Neonatale –TIN);
24. Valutare lo stato di adattamento neonatale in relazione alle diverse modalità della nascita;
25. Individuare le situazioni che richiedono l'adozione di misure diagnostico - terapeutiche specialistiche in regime di degenza e di assistenza domiciliare alla nascita;
26. Pianificare interventi di informazione/formazione alla madre e alla famiglia relativamente alle sorveglianza della salute neonatale;
27. Rilevare, registrare e documentare le prestazioni diagnostico terapeutiche adottate secondo le modalità organizzative applicabili al contesto di riferimento;
28. Contribuire ad individuare situazione di disagio psichico nella madre che possano interferire con un buon attaccamento madre/neonato/bambino;
29. Dimostrare di possedere competenze nell'ambito della comunicazione con la madre/coppia/famiglia, anche in caso di patologie e/o lutto neonatale;
AREA FORMATIVA, ORGANIZZATIVA, RELAZIONALE, E DEONTOLOGICA
1. Assicurare la corretta applicazione delle prestazioni diagnostico-terapeutiche, nel rispetto dei principi scientifici adattandole alla persona assistita, in relazione ai diversi problemi prioritari di salute in area preconcezionale, perinatale e neonatale;
2. Applicare il metodo scientifico nella ricerca e nella raccolta dei dati assistenziali e della letteratura scientifica per l'elaborazione di ricerche nei settori dell'assistenza ostetrica, ginecologica e neonatale;
3. Definire ed organizzare percorsi di assistenza alla nascita favorendo la continuità assistenziale;
4. Definire, realizzare e valutare progetti di ricerca per obiettivi al fine di applicarne i risultati nel processo assistenziale ostetrico-neonatale e migliorarne le qualità in termini di efficienza ed efficacia delle cure;
5. Valutazione l'efficacia e l'efficienza delle prestazioni secondo specifici indicatori di processo e di esito;
6. Dimostrare capacità di progettare, realizzare e valutare interventi formativi del personale di supporto, nonché di concorrere direttamente alla formazione e all'aggiornamento relativo al proprio profilo professionale, anche in riferimento al tirocinio clinico guidato degli studenti dei corsi universitari in ambito specifico;
7. Conoscere ed applicare i principi e le norme di ordine etico-deontologico e medico-legale e valutare il loro rispetto in ambito ginecologico-ostetrico-neonatale;
8. Riconoscere e rispettare il ruolo e le competenze proprie e degli altri operatori del nucleo assistenziale, ai sensi della normativa vigente in materia di responsabilità e campi di azione propri dell'ostetrica/o, in autonomia e in collaborazione con altri operatori sanitari;
9. Dimostrare di conoscere e saper utilizzare almeno una lingua dell'Unione Europea, oltre l'italiano, preferibilmente l'inglese, nell'ambito specifico di competenza e per lo scambio di informazioni generali;
10. Dimostrare di possedere abilità di counseling nei vari contesti professionali dell'area ostetrica, ginecologica e neonatale che permetta di sostenere una comunicazione efficace sia con gli utenti che con i collaboratori.
11. Dimostrare di conoscere e di saper utilizzare strumenti informatici in relazione ad utilizzi dedicati;
12. Acquisire le nozioni fondamentali concernenti gestione e management aziendale;
13. Acquisire le necessarie conoscenze in materia di radioprotezione secondo i contenuti all'allegato IV del decreto legge 26 maggio 2000, n° 187.
Il percorso formativo è articolato nei tre anni.
Al primo anno vengono affrontate le discipline propedeutiche e le scienze biomediche per consolidare le conoscenze di base, compreso l’inglese e l’informatica; si prevede, inoltre, l’acquisizione di elementi di primo soccorso, promozione della salute e sicurezza professionale compresa la radioprotezione.
Il secondo anno è finalizzato alla conoscenza specifica delle metodologie proprie del profilo professionale anche allo scopo di acquisire conoscenze nell’ambito delle alterazioni funzionali relative al settore di competenza.
Il terzo anno è finalizzato all’approfondimento specialistico, ma anche all’acquisizione di conoscenze e metodologie inerenti l’esercizio professionale e la capacità di lavorare in gruppo; lo studente può sperimentare una graduale assunzione di responsabilità con la supervisione di esperti e l’acquisizione di competenze metodologiche di ricerca scientifica a supporto di elaborazione tesi.