Per l'ammissione è richiesto il possesso di laurea di primo livello conseguita nella classe L/SNT3 o laurea triennale della corrispondente classe di cui al D.M. 509/99 o di diploma universitario abilitante alla professione o di altro titolo equipollente (ai sensi della legge n. 42/1999) o di titolo di studio conseguito all'estero riconosciuto idoneo secondo le normative vigenti. Il possesso di competenze linguistiche di livello B1 relative alla lingua straniera, costituisce requisito di accesso. In merito, per i possessori di laurea di primo livello conseguita nella classe L/SNT 3 o di laurea triennale della corrispondente classe di cui al D.M. 509/99, si ritengono acquisite le competenze linguistiche di livello B1 relative alla lingua straniera, in quanto tali competenze sono previste dal piano didattico dello studente quali ulteriori attività linguistiche. Per i possessori di diploma universitario abilitante alla professione o di altro titolo equipollente ai sensi della L. n. 42/1999, si richiede l'acquisizione del livello B1 della lingua straniera, preferibilmente lingua inglese, preventivamente all'accesso e il Corso di studio ne verifica il possesso tramite le attestazioni prodotte dagli studenti in sede di partecipazione al bando di selezione. L'accesso al Corso di laurea magistrale è programmato a livello nazionale in base alla legge n. 264/99; nell'ambito della prova di ammissione, disciplinato annualmente da decreto ministeriale, viene altresì verificata la personale preparazione degli studenti secondo modalità che sono definite nel Regolamento Didattico del corso di studio. Il numero dei posti per l'accesso è stabilito annualmente da decreto ministeriale.

L’accesso al Corso di laurea magistrale è a numero programmato con test di ingresso nazionale e graduatoria locale, in base alla legge n. 264/99. Il numero dei posti per l’accesso è stabilito annualmente da decreto ministeriale e discusso localmente tra Università, Regione Liguria ed Ordini professionali. La data della prova di ammissione, modalità di svolgimento e i contenuti sono stabiliti a livello nazionale con apposito decreto del MUR. Per l'ammissione è richiesto il possesso di laurea di primo livello conseguita nella classe L/SNT3 in - Tecniche di Laboratorio Biomedico - Tecniche di Radiologia Medica per Immagini e Radioterapia - Tecniche Audiometriche - Tecniche di Neurofisiopatologia o laurea triennale della corrispondente classe di cui al D.M. 509/99 o di diploma universitario abilitante alla professione o di altro titolo equipollente (ai sensi della legge n. 42/1999) o di titolo di studio conseguito all’estero riconosciuto idoneo secondo le normative vigenti.

Il corso di laurea magistrale si prefigge, in ottemperanza agli obiettivi qualificanti indicati per la classe nel DM 8/1/2009, l’approfondimento e l’acquisizione ad un livello più avanzato delle competenze di tipo disciplinare relative alla professione di provenienza, integrandole con competenze di tipo gestionale-manageriale e relazionali, per permettere ai laureati di assumere ruoli dirigenziali e di coordinamento all’interno delle strutture tecniche diagnostiche in sanità pubblica e privata. Il corso di laurea si prefigge inoltre di formare professionisti in grado di seguire gli importanti progressi scientifici che stanno avvenendo nell’ambito della diagnostica e di tradurli nella pratica clinica, di partecipare anche ad attività di ricerca, collaborando con team multidisciplinari nell’ambito delle professioni mediche e sanitarie. Infine, il corso sarà focalizzato a fornire ai laureati competenze specifiche anche nell’ambito della formazione, in modo che siano in grado di organizzare le attività di aggiornamento permanente del personale sanitario nell’ambito delle tecniche diagnostiche e di collaborare con altri enti di formazione per la formazione iniziale del personale. Il percorso formativo si articola in due anni, nel corso dei quali sono previste attività didattiche frontali e attività di tirocinio presso strutture accreditate. In particolare all’interno del percorso sono individuate 5 aree di apprendimento Area professionale: all’interno di questa area sono previsti attività formative finalizzate a fornire conoscenze e competenze avanzate in ambito professionale, attraverso insegnamenti dedicati nei SSD delle professioni tecniche diagnostiche. Un focus importante sarà anche sui progressi più rilevanti nell’ambito della ricerca, che possono anche avere ricadute importanti nella pratica diagnostica (es. nell’ambito della medicina personalizzata). Area gestionale-manageriale: il corso di studio si prefigge di fornire conoscenze nell’ambito dell’economia e la organizzazione aziendale/sanitaria, del diritto sanitario, delle certificazioni e dell’assicurazione della qualità, del risk management, della gestione informatica dei dati, per permettere ai laureati di acquisire le competenze necessarie per una attività di direzione e coordinamento in strutture sanitarie pubbliche e private. Area relazionale: in questo ambito il corso di studio si prefigge l’obiettivo di fornire ai laureati competenze nell’ambito della impostazione delle relazioni interpersonali, la gestione dei conflitti, la relazione con il paziente/utente e il personale medico /sanitario con cui collaborano, in una ottica di team building, al fine di migliorare l’erogazione delle prestazioni diagnostiche Area della ricerca: il corso di studio ha l’obbiettivo di fornire conoscenze e competenze sui metodi della ricerca in ambito sanitario, con nozioni di statistica, epidemiologia, evidence-based medicine, per permettere ai laureati collaborare all’interno di progetti di ricerca ed saper utilizzare i risultati delle ricerche, al fine di applicarli in ambito lavorativo ed ottenere ricadute positive sull’organizzazione del lavoro, sull’aggiornamento e sulla crescita professionale del personale Area pedagogica e della formazione: il corso di studio ha lo scopo di fornire ai laureati conoscenze e competenze di base di carattere pedagogico e didattico per la formazione degli adulti, al fine di progettare ed erogare percorsi formativi innovativi finalizzati all’aggiornamento professionale e al formazione di base del personale operante in ambito tecnico diagnostico. In entrambi gli anni di corso sono previste numerose esperienze di tirocinio (in vari contesti operativi di direzione e coordinamento) in cui lo studente può verificare ed accrescere quanto appreso con la didattica frontale. La frequenza alle attività formative è obbligatoria: lo studente dovrà aver frequentato almeno il 75% delle attività didattiche frontali e il 100% delle attività di tirocinio. Il secondo anno di corso prevede la elaborazione di una tesi, come prova finale, che dimostri il possesso e la capacità di utilizzare le competenze nell’ambito della ricerca, dell’analisi dei problemi e della progettazione, che lo studente ha acquisito nel percorso formativo.

La prova finale consiste nella predisposizione e discussione di una tesi di natura sperimentale o teorico-applicativa riguardante l'approfondimento di tematiche manageriali, formative, professionali e di ricerca applicata. La tesi può essere redatta e discussa in lingua inglese.

Per essere ammesso all'esame finale lo studente deve avere seguito tutti gli insegnamenti previsti nel piano di studi ed aver superato tutti gli esami e le valutazioni finali dei tirocini previsti. L'esame di laurea verte sulla discussione di una tesi elaborata in modo originale dallo studente sotto la guida di un relatore presso una struttura Universitaria o esterna; nel caso il relatore sia esterno all’Ateneo dovrà essere indicato un correlatore docente del Corso di Studi. A determinare il voto di laurea (espresso in centodecimi con eventuale Lode) contribuiscono la media pesata dei voti conseguiti negli esami curriculari, la valutazione della tesi in sede di discussione e l'eventuale valutazione di altre attività, con modalità stabilite dal regolamento del Corso di studi.

1. Ricercatori e tecnici laureati nelle scienze mediche - (2.6.2.2.3)