Il Corso di laurea magistrale in Relazioni Internazionali ha carattere interdisciplinare e, attraverso i suoi curricula, mira a fornire conoscenze avanzate in ambito politologico, giuridico, economico, storico, sociologico, geografico, antropologico e linguistico. In sintonia con gli obiettivi formativi indicati dalla Classe di Laurea, il Corso offre un bagaglio di conoscenze adeguate a produrre profili professionali capaci di ambire, oltre che all'accesso alla carriera diplomatica, a trovare sbocco in istituzioni internazionali, quali quelle dell’Unione Europea, in aziende private che operano nel mercato internazionale, nonché in organizzazioni pubbliche e private internazionali, con funzioni di elevata responsabilità (ad esempio le Nazioni Unite o la NATO); in specifici ambiti delle relazioni internazionali, quali quello della tutela dei diritti umani, del peace-keeping e della difesa dell'ambiente, presso organismi pubblici e privati, associazioni ed enti non governativi internazionali. I quattro curricula ricalcano tale impostazione e la scelta di uno di essi già configura un certo orientamento negli studi e negli sbocchi professionali: il primo incentrato su globalizzazione e sviluppo, il secondo sulla tutela dei diritti fondamentali e la difesa dell'ambiente, il terzo sulla sicurezza e il peace-keeping (interamente in lingua inglese), il quarto sulle relazioni internazionali e gli studi europei. Il curriculum in globalizzazione e sviluppo presenta un focus sull’America Latina, senza tuttavia trascurare le problematiche a sfondo giuridico-religioso che travagliano il Mediterraneo. Esso dà ampio spazio agli insegnamenti di ambito sociologico, giuridico, geografico e storico, mirando a fornire agli studenti una serie di strumenti che consentano loro di interpretare i fenomeni migratori in un mondo in continuo mutamento. Ad essere prevalenti in questo curriculum sono gli ambiti sociologico, giuridico e storico. Il curriculum sui diritti fondamentali e la difesa dell’ambiente, incentrandosi sul nesso esistente tra diritti umani ed ambiente, ne analizza le varie declinazioni geografiche, antropologiche, sociologiche, giuridiche, economiche e politologiche, evidenziando la rilevanza di alcune problematiche quali quelle del rischio ambientale, dello sviluppo sostenibile, nonché quella relativa all’impatto che il mancato rispetto dell’ambiente ha sulle migrazioni. Ad essere prevalenti in questo curriculum sono gli ambiti giuridico e socio- antropologico. Il curriculum in sicurezza e peace-keeping si articola in un insieme di insegnamenti che trovano il proprio fulcro nel peace-keeping, mettendo a disposizione degli studenti metodologie analitiche utili all’interpretazione di scenari nei quali i conflitti bellici alterano la fisionomia dei rapporti politici, economici e giuridici. La finalità è l’apprendimento di un know how, tale da potere essere speso in contesti difficilmente leggibili ricorrendo a categorie che prescindono dal bellum. L’elevato livello di specializzazione di questo curriculum esige un certo numero di insegnamenti politologici, indispensabili sotto il profilo dell’analisi quantitativa ed interpretativa. Ad essere prevalenti in questo curriculum sono gli ambiti politologico e giuridico. Il curriculum sugli studi europei si caratterizza per un’impostazione che vede nell’Europa, nello studio delle modalità del processo della sua unificazione, nelle istituzioni economiche e politiche che ne sono scaturite, nei sistemi giuridici e nelle configurazioni assunte dai rapporti tra queste, i partiti politici e i cittadini, un background necessario per chi intende collocarsi in un milieu in cui l’intrecciarsi di competenze politologiche, giuridiche, storiche, economiche e sociologiche è ritenuto un requisito indispensabile. Ad ogni livello, su di una scala che va dal locale sino ad includere aree sempre via via più vaste di interesse economico e di azione politica, le conoscenze messe a disposizione degli studenti da questo curriculum offrono l’opportunità di misurarsi efficacemente con quella complessa trama di relazioni internazionali il cui attore principale è da identificarsi con l’Unione Europea. Ad essere prevalenti in questo curriculum sono gli ambiti giuridico, storico ed economico. Per gli studenti di tutti e quattro i curricula è previsto un ampio numero di seminari, corsi integrativi, conferenze e meeting con docenti ed esperti; di attività esterne, come soggiorni di studio presso Università europee ed estere (programmi europei Socrates/Erasmus e numerosi programmi internazionali e accordi di cooperazione), tirocini e stages (programma Erasmus Placement), che privilegiano specifici obiettivi formativi presso imprese nazionali e multinazionali, enti e amministrazioni pubbliche nazionali e internazionali, nonché presso gli uffici dell'Unione Europea. Si dà inoltre agli studenti la possibilità di un apprendimento avanzato delle lingue straniere, con particolare attenzione anche ai lessici disciplinari di due lingue straniere, di cui almeno una dell'Unione Europea. E’ altresì prevista la partecipazione a simulazioni (ad esempio: Gemun, simulazione di Parlamento o di Consiglio europeo ed altre iniziative similari) e di viaggi presso organizzazioni internazionali. La seconda lingua potrà essere scelta tra le lingue della UE ed altre lingue, tra cui l’Arabo, insegnate in Ateneo.