L’obiettivo formativo del corso di laurea in Politiche, governance e informazione dello Sport è di formare laureati che posseggano ed esprimano quelle competenze interdisciplinari (caratteristiche della classe L-36) nei settori giuridico, economico, statistico, socio-politologico, storico-geografico ed antropologico idonee a valutare e a gestire le problematiche proprie delle società moderne legate, in particolare, al mondo dello sport.
Il laureato dovrà possedere competenze linguistiche (almeno due lingue straniere di cui almeno una dell'Unione Europea) utili all’avvio di percorsi professionali presso imprese private nazionali e multinazionali, enti ed organizzazioni pubbliche e private (anche non governative e del terzo settore) nazionali, sovranazionali e internazionali di tipo sportivo.
Il percorso formativo consente al laureato possedere conoscenze interdisciplinari atti alla programmazione e realizzazione di strategie operative complesse in contesti sportivi e comporta l’acquisizione dei metodi della ricerca empirica nei campi politologico, storico, sociologico ed economico-statistico in vista del loro impiego operativo nelle attività a dimensione internazionale ed europea In particolare, il Corso integra nel suo percorso formativo sia saperi teorici nelle discipline economiche, statistiche, giuridiche, sociali, territoriali, linguistiche, antropologiche e storiche, sia contenuti pratici nel diritto delle società sportive, nelle analisi statistiche per lo sport, nell’economia e gestione delle imprese sportive, nella legislazione e nelle politiche dello sport, nella comunicazione web e new media, prestando anche particolare attenzione a sport, discriminazione e inclusione sociale e alla sicurezza degli impianti sportivi.
Lo studente acquisisce:
- competenze politologiche, che consentano di conoscere le politiche pubbliche e le organizzazioni sportive a livello regionale, nazionale e internazionale;
- competenze storiche, che consentono di inquadrare storicamente il cambiamento del settore sportivo e di coglierne i cambiamenti in atto;
- competenze giuridiche di base e specialistiche, che consentono di acquisire e utilizzare la metodologia delle scienze giuridiche ma anche di declinarla rispetto alle materie internazionaliste e di diritto dell’Unione Europea (con particolare riferimento al mercato interno, all’inclusione sociale, alle relazioni esterne e al rispetto dei diritti umani), del diritto dello sport, dei contratti (con particolare riguardo alla gestione dei cartellini degli atleti e dei contratti d’impresa), del diritto societario e del diritto del lavoro;
- competenze sociologiche, che consentano di conoscere la dimensione socio-gestionale delle imprese sportive, anche in termini di inclusione sociale;
- competenze economiche, che consentono di comprendere il funzionamento dei sistemi economici – ed economico-sportivo in particolare – e della gestione delle imprese sportive (pubbliche e private) e la gestione delle finanze pubbliche;
- competenze statistiche, che consentono di gestire la raccolta e l’analisi dei dati utili a monitorare le grandezze di interesse;
- competenze antropologiche, che consentono di comprendere il rapporto tra uomo e sport nelle sue varie declinazioni;
- competenze linguistiche avanzate, che consentono di sviluppare gli aspetti internazionali della formazione;
- competenze geografiche e territoriali, che consentono di comprendere sia come lo sport possa contribuire alla valorizzazione territoriale, sia come evitare che l’organizzazione e realizzazione di eventi sportivi possa influire negativamente sulla sostenibilità ambientale;
- competenze comunicative, che consentano di conoscere i mezzi di comunicazione di massa sia in forma tradizionale che digitale e social;
- competenze relative alla gestione della sicurezza di impianti sportivi, sotto i profili safety (tutela, con riferimento alle condizioni di lavoro, dell'incolumità e benessere psicofisico degli addetti ai lavori), security (pianificazione e gestione di sistemi e misure di sicurezza idonei a prevenire eventi patologicamente connessi ad iniziative delinquenziali, in modo da preservare l’incolumità degli utenti), emergency (gestione di eventi gravi e improvvisi, come incendi, terremoti, alluvioni, ecc.).
- altre competenze, sviluppate anche attraverso laboratori attrezzati su fund raising, utilizzo dei social in ambito sportivo, scrittura giornalistica, audiovisione e tecniche di ripresa video, radiocronache sportive e sul rapporto tra cinema e sport.
Questa spiccata interdisciplinarità, tratto distintivo del Dipartimento di Scienze Politiche e Internazionali, consente di integrare le competenze disciplinari in modo da consentire prima allo studente e poi al laureato di comprendere pienamente la complessità delle questioni che caratterizzano il mondo sportivo in tutte le sue declinazioni.
Nel primo anno, il Corso ha l’obiettivo di fornire le conoscenze giuridiche, economiche, antropologiche, territoriali, linguistiche di base e dei new media, imprescindibili e propedeutiche alla trattazione di argomenti più specifici che caratterizzano i profili professionali di uscita dal Corso.
Durante il secondo anno, il corso mira a fornire specifiche competenze tecniche e operative: oltre a una seconda lingua a scelta tra spagnolo, francese, tedesco, gli studenti approfondiscono il diritto delle società sportive in Europa, la sociologia dello sport, l’economia, la politica e la storia dello sport.
A completamento del percorso, il terzo anno approfondisce l’integrazione tra sport e finanza, il giornalismo sportivo, il diritto comparato dello sport, l’analisi statistica per lo sport oltre all’English Public Speaking. In quest’ultima parte del percorso formativo sono consigliate attività di tirocinio e di laboratorio a scelta dello studente, oltre alla preparazione dell’elaborato finale.
Oltre alla possibilità di avvalersi del ricco patrimonio librario e di emeroteca conservato nel Centro Servizi Bibliotecari del Dipartimento di Scienze Politiche, l’offerta didattica e corredata da un’ampia proposta di conferenze, seminari e incontri con docenti ed esperti anche esterni (visiting professors). In relazione agli obiettivi formativi su indicati, all’attività didattica erogata presso la sede istituzionale si affiancano ulteriori forme di apprendimento attuate sia con l’incentivazione degli scambi culturali di docenti e studenti nel quadro dei programmi internazionali ed europei. Tramite queste esperienze lo studente sviluppa una proficua interazione con il mondo esterno con il quale si troverà a operare.