La figura professionale del laureato in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche è, in Europa, tra quelle che richiedono una laurea magistrale della durata di cinque anni. Il percorso formativo tiene conto della direttiva n. 2005/36/CE e n. 2006/100/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio come recepite dal DLvo n. 206 del 09/11/2007, la quale rende possibile la libera circolazione di questi laureati nei paesi dell'Unione Europea e il reciproco riconoscimento dei titoli.
Il profilo del laureato in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche è quello descritto nel DM 1147 del 10 ottobre 2022, cioè un professionista dell’area sanitaria che nell’ambito delle sue conoscenze e competenze (chimiche, biologiche, biochimiche e biomediche, farmaceutiche, farmacologiche, tossicologiche, tecnologiche, legislative e deontologiche) contribuisce al raggiungimento degli obiettivi definiti dal Servizio Sanitario Nazionale per rispondere adeguatamente alle esigenze della società in campo sanitario, con una specifica formazione nell’ambito della farmacia industriale.
I laureati nei corsi di laurea magistrale della classe acquisiscono le basi scientifiche e della preparazione teorica e pratica necessarie ad un esperto del farmaco, dei prodotti per la salute (dispositivi medici, dispositivi medici diagnostici in vitro, presidi medico chirurgici, cosmetici, dietetici e nutrizionali compresi gli integratori alimentari, prodotti erboristici, articoli sanitari etc.) nei settori industriali e settori ad essi correlati.
Obiettivi formativi specifici del corso di LM in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche sono:
- fornire le basi metodologiche dell'indagine scientifica applicata alle tematiche del settore;
- fornire conoscenze multidisciplinari fondamentali per la comprensione dei farmaci, della loro struttura, sintesi, caratterizzazione ed attività in rapporto alla loro interazione con le biomolecole a livello cellulare e sistemico, nonché per le necessarie attività di preparazione e controllo dei medicamenti;
- fornire conoscenze chimiche, biologiche, farmacologiche e biotecnologiche integrate con quelle di farmacoeconomia e con le legislazioni nazionali e comunitarie che regolano le varie attività del settore; tali conoscenze sono fondamentali per poter garantire i requisiti di sicurezza, qualità ed efficacia richiesti dalle linee di indirizzo dell'OMS e dalle normative nazionali ed europee;
- fornire tutte le conoscenze utili alla formazione della figura professionale che, operando nell’ambito del settore farmaceutico e del settore della salute, sia pubblico che industriale, deve essere in grado di interagire efficacemente con le altre figure professionali coinvolte;
- fornire la conoscenza di almeno una lingua dell'Unione Europea, oltre l'italiano, con riferimento ai lessici disciplinari, corrispondente al livello QCER-B2.
Ai sensi degli articoli 1 e 3 della legge 8 novembre 2021, n° 163, l’esame finale per il conseguimento della laurea magistrale a ciclo unico in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche- classe LM-13 abilita anche all’esercizio della professione di farmacista. A tale fine il già menzionato esame finale comprende lo svolgimento di una prova pratica valutativa delle competenze professionali acquisite con il tirocinio professionale interno ai corsi di studio, volta ad accertare il livello di preparazione tecnica del candidato per l’abilitazione all’esercizio della professione, che precede la discussione della tesi di laurea. A questo proposito, in osservanza alla normativa UE e nazionale, i corsi di laurea magistrali della classe LM-13 hanno la durata di 5 anni e comprendono, anche ai sensi della legge 8 novembre 2021, n°163, un periodo di 6 mesi di tirocinio pratico-valutativo (TPV) presso una farmacia aperta al pubblico, in una farmacia ospedaliera o presso i servizi farmaceutici territoriali. L’attività di TPV deve essere svolta per non più di 40 ore settimanali, per un totale di 900 ore, di cui almeno 450 ore presso una farmacia aperta al pubblico e corrisponde a 30 CFU. Il TPV costituisce parte integrante della formazione universitaria, si svolge attraverso la partecipazione assistita e verificata dello studente alle attività della struttura ospitante e deve comprendere contenuti minimi ineludibili di valenza tecnico-scientifica e pratico-operativa dell’attività del farmacista, compresi i seguenti ambiti: deontologia professionale; conduzione e svolgimento del servizio farmaceutico; somministrazione/dispensazione, conservazione e preparazione dei medicinali; prestazioni erogate nell’ambito del SSN; informazione ed educazione sanitaria della popolazione; gestione imprenditoriale della farmacia e tutti i servizi previsti dalla normativa vigente. Tali ambiti sono specificati e integrati in un apposito protocollo predisposto dalla Federazione degli Ordini dei farmacisti italiani d’intesa con la Conferenza dei Rettori delle Università italiane, sentito il Consiglio universitario nazionale e la Conferenza dei Direttori dei Dipartimenti di Farmacia. Relativamente alla definizione di curricula preordinati alla esecuzione delle attività previste dalle direttive 2005/36/CE e n. 2006/100/CE come recepite dal DLvo n. 206 del 09/11/2007, i regolamenti didattici di ateneo si conformano a dette prescrizioni nonché dell’articolo 6, comma 3, e dell’articolo 10, comma 2, del decreto del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca 22 ottobre 2004, n. 270.