MANIFESTO DEGLI STUDI A.A. 2023/2024
CORSO DI LAUREA MAGISTRALE (CICLO UNICO) in 7996 GIURISPRUDENZA (classe LMG/01 )
REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN GIURISPRUDENZA - SEDE DI IMPERIA
PARTE GENERALE
Capo I - Disposizioni preliminari
1. Ambito di competenza.
1. Il presente Regolamento disciplina, in conformità allo Statuto dell’Università e al Regolamento Didattico di Ateneo, gli aspetti organizzativi dell’attività didattica del corso di laurea magistrale in Giurisprudenza nonché ogni diversa materia ad esso devoluta da altre norme legislative e regolamentari.
2. Approvazione e revisione.
1. Ai sensi dell’art. 25 comma 1 del Regolamento Didattico di Ateneo, il presente regolamento e le sue successive revisioni sono approvate dal Consiglio di corso di laurea magistrale in Giurisprudenza (in seguito anche Consiglio del Corso di Studio) a maggioranza dei suoi componenti e sono sottoposti all’approvazione del Consiglio di Dipartimento di Giurisprudenza.
Capo II - Ammissione al corso di laurea
3. Requisiti di ammissione e relative modalità di verifica.
1. Per essere ammessi al corso di laurea magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza occorre essere in possesso di un diploma di scuola secondaria di secondo grado o di altro titolo di studio conseguito all’estero, riconosciuto idoneo. In particolare, le competenze richieste sono:
• comprensione di testi in lingua italiana (literacy);
• ragionamento logico (numeracy);
• analisi avanzata di diverse tipologie testuali.
2. Ove lo studente sia in possesso di diploma di scuola secondaria superiore di durata quadriennale - conseguito ai sensi dell’ordinamento scolastico previgente rispetto al decreto legislativo n. 226/2005 - non seguito dal soppresso corso integrativo in quanto non più attivato, si applicheranno le istruzioni ministeriali in materia con attribuzione di debito formativo riferito alle discipline di base da colmare sostenendo un esame opzionale pari a 6 CFU dei settori scientifico-disciplinari IUS/18, IUS/19 e IUS/20.
3. Il conseguimento del diploma richiesto con un punteggio di almeno 90/100 (o di un punteggio proporzionalmente equivalente nel caso di titoli contenenti una valutazione in base diversa) è ritenuto soddisfare di per sé i criteri prescritti per l’accesso.
4. Lo studente iscritto al Corso di laurea che abbia conseguito il diploma di scuola secondaria superiore con un punteggio inferiore, qualora non possa far valere in compensazione l’avvenuta acquisizione di crediti formativi universitari in misura ritenuta idonea dal Consiglio del Corso di studio, sosterrà una prova per l’accertamento delle competenze individuali.
5. Le competenze richieste saranno accertate attraverso la verifica TE.L.E.MA.CO. (TEst di Logica E MAtematica e COmprensione verbale) secondo le modalità definite a livello di Ateneo e pubblicate annualmente nell’Avviso per la verifica delle conoscenze inziali per i corsi di laurea e laurea magistrale a ciclo unico ad accesso libero.
6. Lo studente che nella verifica riporti un punteggio inferiore alla soglia indicata nell’Avviso può immatricolarsi con obblighi formativi aggiuntivi (O.F.A.), che devono essere soddisfatti entro il primo anno di corso.
Lo studente al quale siano stati attribuiti gli O.F.A. deve seguire il percorso di autoformazione PER.S.E.O. (PERcorso di Supporto per Eventuali O.F.A.) attraverso la piattaforma di formazione a distanza dell’Ateneo (Aulaweb).
Gli OFA saranno assolti attraverso il superamento del test TE.S.E.O. (TEst di Soddisfacimento di Eventuali OFA) che lo studente potrà sostenere solo al termine di PER.S.E.O.
7. L’Avviso annuale per l’ammissione ai corsi di laurea e laurea magistrale a ciclo unico definirà eventuali ulteriori modalità di assolvimento degli O.F.A. non soddisfatti entro l’ultima sessione di erogazione del test TE.S.E.O. nonché eventuali esenzioni dal test.
8. Lo studente che non assolve gli O.F.A. entro il termine stabilito per la presentazione del piano di studi del secondo anno dovrà iscriversi come ripetente.
9. Per gli studenti disabili e gli studenti con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (D.S.A.) saranno previste specifiche modalità di verifica, a seguito di richiesta e delle certificazioni indicate dalle disposizioni di Ateneo.
10. Lo studente che non sia diplomato in Italia dovrà sostenere una verifica della conoscenza della lingua italiana.
Qualora la verifica abbia esito negativo, gli sarà attribuito un O.F.A. e dovrà obbligatoriamente frequentare un corso di italiano commisurato al proprio livello.
Alla conclusione del corso di italiano lo studente sarà sottoposto a ulteriore verifica: in caso l'O.F.A. relativo alla conoscenza della lingua italiana non sia assolto entro il termine stabilito per la presentazione del piano di studi del secondo anno, lo studente sarà iscritto in qualità di ripetente.
Capo III. - Attività didattiche del corso di laurea
4. Attività formative.
1. Nel corso di Laurea sono attivabili tutti gli insegnamenti di cui alla PARTE SPECIALE del presente Regolamento.
2. Lo studente può chiedere di seguire uno o più insegnamenti extra-curriculari (es. laboratori, seminari, Summer schools, corsi monografici), scelti tra quelli attivati nell'Ateneo sostenere i relativi esami o valutazioni finali di profitto ed averne regolare attestazione. Tali attività extra-curriculari e i relativi crediti acquisiti non sono in ogni caso riconosciuti ai fini del conseguimento del titolo relativo al corso di studio al quale lo studente è iscritto. Di esse viene, comunque, fatta menzione nella certificazione della carriera dello studente. Il mancato superamento degli esami di insegnamenti extra-curriculari non è ostativo per il conseguimento del titolo di studio.
3. L’attivazione di insegnamenti extracurriculari e l’ammissione ai relativi corsi è stabilita dal Consiglio di Corso di Studio, sulla base di valutazioni di carattere organizzativo, gestionale e culturale.
4. All’atto dell’immatricolazione lo studente può richiedere il riconoscimento dei crediti ottenuti per la frequenza ad attività formative e di orientamento svolte nell’ambito di particolari convenzioni scuola - Università e riconosciute dal Dipartimento.
5. Articolazione degli insegnamenti in moduli.
1. Ciascun insegnamento obbligatorio ha un minimo di 6 CFU.
2. Solo gli insegnamenti con multipli di 6 CFU possono essere organizzati in moduli.
3. Ciascun insegnamento può altresì essere articolato in uno o più moduli comuni e in più moduli alternativi.
6. Responsabilità degli insegnamenti.
1. Per ogni insegnamento vi è un docente responsabile.
2. È docente responsabile di un insegnamento chi ne sia titolare a norma di legge, ovvero colui al quale il Consiglio del corso di Laurea abbia attribuito la responsabilità stessa in sede di affidamento dei compiti didattici ai docenti.
7. Impegno orario complessivo.
1. La frazione dell’impegno didattico complessivo riservata allo studio personale dello studente o ad altre attività formative di tipo individuale è pari ad almeno 2/3.
2. Tenuto conto di quanto indicato al primo comma, nonché del rapporto medio fra la durata in ore dei diversi insegnamenti e il corrispondente valore in crediti risultante dall’ordinamento didattico, per gli studenti frequentanti ad ogni credito corrispondono cinquanta pagine riferite ai testi indicati a corredo del programma del corso. È ammessa una variazione di dieci pagine, in aumento o in diminuzione, per ciascun credito. Per gli studenti non frequentanti si aggiungeranno venti pagine per ogni credito, applicando al totale gli stessi margini di variazione e garantendo comunque una differenza di almeno dieci pagine tra frequentanti e non frequentanti.
3. Eventuali scostamenti in misura superiore a quanto indicato sono ammessi solo se preventivamente approvati dal Consiglio di corso di laurea magistrale su richiesta motivata dei docenti interessati. Il Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza e il Coordinatore del Consiglio di corso di laurea magistrale sono incaricati di verificare il rispetto delle predette prescrizioni anche ai fini della pubblicazione dei programmi dei corsi.
8. Modalità di svolgimento delle attività didattiche.
1. Gli insegnamenti possono assumere la forma di:
(a) lezioni frontali, anche a distanza;
(b) seminari;
(c) esercitazioni pratiche.
9. Esami ed altre verifiche del profitto.
1. Per ciascuna attività formativa seguita dallo studente, il medesimo sosterrà un esame per l’accertamento del profitto in forma scritta, orale, o scritta e orale, a scelta del docente responsabile dell’insegnamento. Ove la specificità della disciplina lo richieda, il docente può inoltre stabilire l’integrazione dell’esame con una prova pratica. Le attività formative di durata biennale possono prevedere prove intermedie il cui esito sarà verbalizzato con apposita modalità. Tutte le verifiche del profitto relative alle attività formative debbono essere superate dallo studente almeno un mese prima della prova finale del Corso di laurea.
2. L’esame è superato se lo studente ha ottenuto una votazione pari o superiore a diciotto trentesimi.
3. L’esito dell’esame, previa comunicazione allo studente, è verbalizzato seduta stante con la votazione conseguita ovvero con la dicitura “respinto” o “ritirato”.
4. Gli esami che si concludono con l’esito di “ritirato” o di “respinto” non vengono riportati sul libretto, non risultano agli atti della carriera dello studente, ma devono essere verbalizzati.
5. Lo studente è “ritirato” qualora rinunci a un voto positivo ovvero, con il consenso della commissione, si ritiri nel corso della prova.
6. Nel caso in cui l’esame preveda esclusivamente una prova scritta, la verbalizzazione avviene, di norma, al momento della comunicazione dell’esito allo studente in sua presenza. Lo studente deve essere convocato a tal fine, di norma, entro un mese dall’effettuazione della prova ed è tenuto a presentarsi alla convocazione. In mancanza, l’esame è registrato d’ufficio.
7. Qualora l’esame preveda prove scritte intermedie, lo studente ha il diritto di prendere visione dei propri elaborati. Qualora l’esame preveda prove orali esclusive o conclusive, queste sono pubbliche e pubblica è la comunicazione dei voti conseguiti nelle singole prove.
8. Il verbale di esame è firmato dal presidente e da almeno un altro membro della commissione.
9. Le commissioni di esame di profitto sono nominate dal Direttore di Dipartimento o, su sua delega, dal Coordinatore del corso di studio in cui è attivato l’insegnamento o gli insegnamenti; esse sono composte da almeno due componenti dei quali uno è il docente responsabile dell’insegnamento. Possono essere componenti della commissione cultori della materia individuati dal consiglio del corso di studio sulla base di criteri che assicurino il possesso di requisiti scientifici, didattici o professionali; tali requisiti si possono presumere posseduti da parte di docenti universitari a riposo.
10. Caratteristiche della prova finale.
1. La prova finale può essere di I tipo (Tesi ed approfondimenti tematici) o di II tipo (Tesi di ricerca).
2. Per la prova finale di I tipo (Tesi ed approfondimenti tematici), lo studente deve:
a) presentare una dissertazione scritta su dì un argomento definito attinente ad un insegnamento, obbligatorio o opzionale, impartito nel corso di laurea magistrale in Giurisprudenza, del quale il candidato abbia già superato il relativo esame. La tesi, le cui dimensioni si aggirano attorno ai 100.000 caratteri, deve rivelare un’adeguata preparazione di base, un corretto uso delle fonti e della bibliografia e capacità sistematiche e argomentative. La tesi viene discussa non prima di quattro mesi dopo il deposito del titolo presso la Segreteria del Dipartimento, che ne dà comunicazione anche al Coordinatore del Consiglio di corso di laurea magistrale.
b) aver sostenuto con esito positivo almeno venti giorni prima della discussione della dissertazione scritta, gli esami di due insegnamenti opzionali, appartenenti allo stesso ambito disciplinare della dissertazione. In particolare, il candidato ha facoltà di scegliere gli insegnamenti opzionali adeguandosi a quanto indicato nella tabella di seguito riportata. L’eventuale scelta di altri insegnamenti affini dovrà essere adeguatamente motivata ed autorizzata dal docente relatore che ne darà comunicazione scritta al Coordinatore del Consiglio di corso di laurea magistrale.
Insegnamento cui attiene la dissertazione | Insegnamenti tra i quali il candidato può scegliere quelli da sostenere |
Ambito civilistico Istituzioni di diritto privato, Istituzioni di diritto privato I e II, Diritto civile I, Diritto civile II, Diritto privato europeo, Diritto di famiglia e delle successioni, Diritto e letteratura, Diritto dell’informatica | Diritto di famiglia e delle successioni Diritto privato europeo European Private Law Diritto e letteratura Diritto dell’informatica |
Ambito comparatistico Diritto privato comparato, Diritto pubblico comparato, Public comparative Law, Diritto penale comparato, Diritto di famiglia comparato, Diritto processuale penale comparato e internazionale | Diritto penale comparato Diritto di famiglia comparato Diritto e letteratura Diritto processuale penale comparato e internazionale Diritti di libertà e diritti sociali Diritto regionale Tecnica legislativa Bioetica giuridica Human Rights and Climate Change Litigation |
Ambito commercialistico e dell’economia Diritto commerciale I, Diritto commerciale II, Diritto delle assicurazioni, European Union Financial and Insurance Markets Regulation, Diritto bancario | Diritto delle assicurazioni European Union Financial and Insurance Markets Regulation Diritto bancario |
Ambito lavoristico Diritto del lavoro, Eu Labour Law, Diritto della sicurezza sociale | Eu Labour Law Diritto della sicurezza sociale Diritto delle relazioni industriali Diritto del lavoro nell'economia digitale |
Ambito costituzionalistico Diritto costituzionale I, Diritto costituzionale II, Istituzioni di diritto canonico ed ecclesiastico, Diritto regionale, Diritti di libertà e diritti sociali, Tecnica legislativa, Diritto dell’internet | Diritti di libertà e diritti sociali Diritto pubblico della transizione digitale Diritto regionale Diritto e letteratura Global Constitutionalism Istituzioni di diritto canonico ed ecclesiastico Tecnica legislativa |
Ambito amministrativistico Diritto amministrativo I, Diritto amministrativo II, Diritto urbanistico, Istituzioni di diritto canonico ed ecclesiastico | Diritto amministrativo progredito Diritto del patrimonio culturale Diritto urbanistico Istituzioni di diritto canonico ed ecclesiastico |
Ambito economico-finanziario Economia politica, Diritto finanziario, Diritto tributario, Diritto tributario dell’Unione europea ed internazionale, Politica economica, Giustizia tributaria e diritti fondamentali | Diritto tributario Diritto tributario dell'Unione Europea e internazionale Economia aziendale e contabilità Giustizia tributaria e diritti fondamentali Politica economica |
Ambito internazionalistico e dell’Unione europea Diritto internazionale, International Law, Diritto dell’Unione Europea I, European Union Law, Diritto dell’Unione Europea II, Diritto internazionale privato e processuale, International and European Law of the Sea, Diritto della navigazione, Diritto internazionale progredito, EU and Transnational Environmental Law | Diritto internazionale privato e processuale Diritto internazionale progredito Diritto della navigazione International and European Law of the Sea EU and Transnational Environmental Law |
Ambito penalistico Diritto penale I, Diritto penale II, Diritto penitenziario, Diritto penale comparato, Criminologia, Diritto penale commerciale | Criminologia Diritto penale comparato Diritto penitenziario Diritto processuale penale comparato e internazionale Diritto penale commerciale |
Ambito processualistico Diritto processuale civile I, Diritto processuale civile II, Diritto processuale civile comparato, Diritto processuale penale I, Diritto processuale penale II, Diritto processuale penale comparato e internazionale, Diritto penitenziario, Controversie civili complesse in prospettiva comparata | Diritto penitenziario Diritto processuale penale comparato e internazionale Diritto dell’arbitrato e mediazione Controversie civili complesse in prospettiva comparata Etica della difesa nel giudizio civile Diritto processuale delle imprese. prospettive di diritto europeo e comparato Intelligenza artificiale, processo civile e avvocatura Diritto processuale penale dell’economia |
Ambito romanistico Istituzioni di diritto romano, Diritto romano, Fondamenti del diritto europeo, Storia del diritto romano | Analisi linguistica e storica dei testi giuridici Attività notarile e forme documentali nell'esperienza romana Diritto romano Storia del diritto romano |
Ambito storico-giuridico Storia del diritto medievale e moderno, Storia del diritto penale e della criminalità, Storia delle costituzioni e delle codificazioni moderne, Istituzioni di diritto canonico ed ecclesiastico, Storia del diritto commerciale | Istituzioni di diritto canonico ed ecclesiastico Storia del diritto penale e della criminalità Storia del diritto commerciale Storia del diritto di famiglia e delle relazioni familiari Storia della giustizia e degli ordinamenti giudiziari Storia delle istituzioni politiche |
Ambito filosofico-giuridico e della teoria sociale Bioetica, Filosofia del diritto, Filosofia pratica, Sociologia del diritto e delle professioni legali, Tecniche della interpretazione e della argomentazione, Teorie della giustizia, Filosofie della pena, Introduzione agli studi di genere, Sociologia giuridica e della devianza, Diritto e letteratura | Didattica del diritto Filosofie della pena Sociologia giuridica e della devianza Teorie della giustizia Introduzione agli studi di genere Diritto e letteratura Clinica legale in materia di immigrazione e protezione internazionale |
3. Hanno l’opzione di sostenere la prova finale con le modalità di II tipo (Tesi di ricerca) gli studenti che al momento del deposito presso la Segreteria del Dipartimento del modulo recante il titolo della tesi, controfirmato dal relatore, siano in possesso di entrambi i seguenti requisiti:
a) avere acquisito almeno 150 CFU;
b) avere una media ponderata dei voti pari o superiore a 27/30.
4. La tesi, le cui dimensioni si aggirano attorno ai 300.000 caratteri, viene discussa non prima di dodici mesi dopo il deposito del titolo presso la Segreteria del Dipartimento e deve essere frutto di un lavoro di ricerca originale.
5. In casi eccezionali il Consiglio di corso di laurea magistrale può concedere la facoltà di optare per tale tipo di tesi agli studenti non in possesso dei requisiti sopra indicati purché ricorrano le seguenti condizioni:
a) media dei voti pari o superiore ai 26,5/30;
b) istanza motivata al Consiglio di corso di laurea magistrale, vistata dal relatore, sul presupposto di un colloquio atto a vagliare l’attitudine alla ricerca dello studente.
11. Prova finale e relativi criteri di valutazione.
1. La discussione della tesi e della tesi di ricerca si svolge di fronte ad una Commissione nominata dal Direttore di Dipartimento, anche su eventuale parere o proposta del Coordinatore del Corso di laurea, composta da cinque docenti, ivi compreso il relatore.
2. La Commissione dispone di un documento, fornito dalla Segreteria studenti, nel quale è riportata la media ponderata del candidato, che rapporta i voti ottenuti ai crediti conseguiti;
a) moltiplicando ogni voto per i crediti dell’esame corrispondente, sommando i prodotti e dividendo la somma per il totale dei crediti conseguiti;
b) moltiplicando il risultato così ottenuto per 110 e dividendolo quindi per 30.
3. Alla media ponderata così calcolata, si aggiungono punti 0,5 per ogni lode ottenuta dal candidato.
Nel documento sono riportati anche gli eventuali corsi extracurriculari seguiti dal candidato con i rispettivi crediti.
La Commissione, nell’attribuzione del punteggio finale, può tener conto dei corsi extracurriculari eventualmente seguiti dal candidato ed aumentare la votazione finale di massimo 1 punto.
La Commissione, nell’attribuzione del punteggio finale, può aumentare per non più di un punto la votazione finale nel caso il candidato abbia eventualmente svolto periodi di studio all’estero riconosciuti dallo stesso corso di studio e che abbiano comportato l'attribuzione di crediti universitari.
4. In caso di opzione dal corso di Laurea in Scienze giuridiche o dal corso di Laurea specialistica in Giurisprudenza, si utilizza la media ponderata dei voti di tutti gli esami convalidati dai corsi precedenti (con i CFU ad essi assegnati quando sono stati superati) o sostenuti nel nuovo corso. Per gli studenti che abbiano conseguito la Laurea in Scienze giuridiche, al calcolo di tale media concorre anche il voto di laurea convertito in trentesimi (110 e lode = 30 e lode).
5. Nel caso del I tipo di tesi (Tesi ed approfondimenti tematici), la Commissione di laurea, in sede di valutazione della prova finale del candidato, può aumentare di non più di 7 punti la media ponderata di cui sopra, in applicazione dei seguenti criteri:
a) fino a 4 punti di aumento per la tesi;
b) fino a 3 punti di aumento per gli approfondimenti tematici (1 punto se la media dei voti dei due esami opzionali è pari o inferiore a 24/30; 2 punti se è superiore a 24/30 ed inferiore a 27/30; 3 punti se è pari o superiore a 27/30). La Commissione ha facoltà di concedere all’unanimità la lode ai candidati con un punteggio pari 110/110, solo a condizione che il relatore abbia inviato agli altri componenti della Commissione, con almeno una settimana di anticipo rispetto alla seduta di laurea, il testo della tesi in formato elettronico, segnalando l’elevata qualità della dissertazione.
6. Nel caso del Il tipo di tesi (Tesi di ricerca), la Commissione di laurea, in sede di valutazione della prova finale del candidato, può aumentare di non più di 11 punti la media ponderata di cui sopra.
La Commissione ha facoltà di concedere all’unanimità la lode ai candidati che sulla base delle disposizioni sopra indicate raggiungano il punteggio di 110/110. Ai candidati cui viene concessa la lode può essere ulteriormente attribuita, all’unanimità, la speciale menzione della “dignità di stampa”. Sia in quest’ultimo caso, sia se intenda proporre un aumento compreso tra i 9 e gli 11 punti, il relatore deve inviare agli altri componenti la Commissione, con almeno una settimana di anticipo rispetto alla seduta di laurea, il testo della tesi di ricerca in formato elettronico, segnalando l’elevata qualità della dissertazione.
12. Disposizioni sul riconoscimento degli studi svolti presso un’università estera nell’ambito del programma di mobilità studentesca “Erasmus” dell’Unione europea.
1. Il Consiglio del corso di laurea, ai fini del conseguimento del diploma di laurea magistrale in Giurisprudenza, riconosce agli studenti iscritti, che abbiano regolarmente svolto e completato un periodo di studi all’estero nell’ambito del programma Erasmus:
(a) gli esami sostenuti all’estero ed il conseguimento dei relativi crediti che lo studente intenda sostituire a esami opzionali del proprio piano di studi;
(b) gli esami sostenuti all’estero ed il conseguimento dei relativi crediti che lo studente intenda sostituire ai seguenti esami del proprio piano di studi:
Diritto dell’Unione europea I
Diritto dell’Unione europea II
Diritto internazionale
Diritto pubblico comparato/Public comparative law
Economia politica
Eu Labor Law
Filosofia del diritto
Diritto privato comparato
Sociologia del diritto e delle professioni legali
Storia del diritto medioevale e moderno
Tecniche dell’interpretazione e dell’argomentazione giuridica.
2. Ai fini del riconoscimento degli esami di cui alla lettera (b), lo studente deve presentare allo sportello Erasmus, all’atto della formazione del piano di studi all’estero, la documentazione idonea a comprovare l’equivalenza dei contenuti tra il corso impartito all’estero e il corso impartito presso il Corso di laurea che intende sostituire. L’equivalenza è valutata dalla Commissione Erasmus del Corso di laurea.
3. La conversione dei voti avverrà secondo la Tabella approvata dal Consiglio di corso di laurea magistrale.
13. Durata e valore in crediti dei diversi insegnamenti.
1. Ad ogni insegnamento è attribuito un valore in crediti nel modo che segue:
a) gli insegnamenti della durata di 36 ore di attività formative hanno valore di 6 crediti;
b) gli insegnamenti della durata di 54 ore di attività formative hanno valore di 9 crediti;
c) gli insegnamenti della durata di 72 ore di attività formative hanno valore di 12 crediti.
14. Opzioni da altri corsi di studio del Dipartimento.
1. Ai sensi dell’art. 13 comma 5 del D.M. 270/2004, è assicurata la facoltà, per gli studenti iscritti a corsi di studio attivati a norma degli ordinamenti didattici previgenti, di optare per l’iscrizione ai corsi di studio previsti dal nuovo ordinamento. Le corrispondenti convalide di crediti ed esami saranno riconosciute agli interessati dal Consiglio del corso di Laurea Magistrale, su eventuale parere di apposita Commissione, secondo i criteri generali di cui alle tabelle pubblicate nel sito web del Dipartimento di Giurisprudenza. Il relativo calcolo della media ponderata viene effettuato considerando i crediti degli esami effettivamente sostenuti nel corso di studi precedente. Tale regola non viene applicata agli esami sostenuti in altri Atenei e nei casi in cui gli esami sostenuti non abbiano corrispettivo in crediti. In questi casi il calcolo della media è effettuato considerando i crediti convalidati nel nuovo corso.
15. Propedeuticità.
1. Gli insegnamenti di Istituzioni di diritto privato sono propedeutici agli esami fondamentali dei seguenti settori scientifico-disciplinari:
IUS/01 (Diritto privato)
IUS/02 (Diritto privato comparato)
IUS/04 (Diritto commerciale)
IUS/05 (Diritto bancario)
IUS/07 (Diritto del lavoro)
IUS/10 (Diritto amministrativo)
IUS/12 (Diritto tributario)
IUS/13 (Diritto internazionale)
IUS/14 (Diritto dell’Unione europea)
IUS/15 (Diritto processuale civile)
IUS/17 (Diritto penale)
2. L’insegnamento di Diritto costituzionale I è propedeutico agli esami fondamentali dei seguenti settori scientifico-disciplinari:
IUS/02 (Diritto privato comparato)
IUS/04 (Diritto commerciale)
IUS/05 (Diritto bancario)
IUS/07 (Diritto del lavoro)
IUS/10 (Diritto amministrativo)
IUS/12 (Diritto tributario)
IUS/13 (Diritto internazionale)
IUS/14 (Diritto dell’Unione europea)
IUS/15 (Diritto processuale civile)
IUS/16 (Diritto processuale penale)
IUS/17 (Diritto penale)
IUS/21 (Diritto pubblico comparato)
3. Gli insegnamenti della colonna A sono propedeutici agli insegnamenti della colonna B
A | B |
Diritto amministrativo I, Diritto processuale civile I | Diritto amministrativo II |
Diritto commerciale I | Diritto commerciale II |
Diritto costituzionale I | Diritto costituzionale II |
Diritto dell’Unione europea I, Diritto internazionale | Diritto dell’Unione europea II |
Diritto penale I | Diritto penale II |
Diritto processuale civile I | Diritto processuale civile II |
Diritto processuale penale I | Diritto processuale penale II |
Istituzioni di diritto romano | Fondamenti del diritto europeo |
4. Gli insegnamenti della colonna B sono propedeutici agli insegnamenti della colonna A
A MATERIA OPZIONALE | B ESAMI PROPEDEUTICI |
Analisi linguistica e storica dei testi giuridici Attività notarile e forme documentali nell'esperienza romana | Nessuna propedeuticità |
Bioetica giuridica | Nessuna propedeuticità |
Diritti di libertà e diritti sociali | Diritto costituzionale I |
Diritto della navigazione | Istituzioni di diritto privato |
Diritto della sicurezza sociale | Diritto costituzionale I |
Diritto dell'arbitrato e mediazione | Diritto processuale civile I |
Diritto delle assicurazioni | Diritto commerciale I |
Diritto dell’informatica | Istituzioni di diritto privato |
Diritto di famiglia comparato | Istituzioni di diritto privato e Diritto privato comparato |
Diritto di famiglia e delle successioni | Istituzioni di diritto privato |
Diritto e letteratura | Gli esami fondamentali del primo anno ad eccezione di Economia politica |
Diritto internazionale privato e processuale | Diritto internazionale e Diritto processuale civile |
Diritto internazionale progredito | Diritto internazionale |
Diritto penale commerciale | Diritto penale I e Diritto commerciale I |
Diritto penale comparato | Diritto penale I |
Diritto penitenziario | Diritto penale I e Diritto processuale penale I |
Diritto privato europeo | Istituzioni di diritto privato e Diritto dell’Unione Europea I |
Diritto proc. penale comparato ed internaz. | Diritto processuale penale I |
Diritto processuale delle imprese. Prospettive di diritto europeo e comparato | Diritto processuale civile |
Diritto regionale (Corso avanzato) | Diritto costituzionale I |
Diritto romano | Istituzioni di diritto romano |
Diritto tributario | Diritto finanziario |
Diritto tributario internazionale e dell’Unione Europea | Diritto finanziario |
Diritto urbanistico | Diritto amministrativo II |
EU and Transnational Environmental Law | Diritto internazionale e Diritto dell’Unione Europea I |
EU Labour Law | Diritto dell’Unione Europea I e Diritto del lavoro |
European union financial and insurance markets regulation | Diritto commerciale I |
Filosofie della pena | Nessuna propedeuticità |
Giustizia tributaria e diritti fondamentali | Diritto finanziario |
International and European Law of the Sea | Diritto internazionale e Diritto dell'Unione Europea I |
Introduzione agli studi di genere | Nessuna propedeuticità |
Istituzioni di diritto canonico ed ecclesiastico | Diritto costituzionale I e Istituzioni di diritto privato |
Politica economica | Economia politica |
Sociologia giuridica e della devianza | Nessuna propedeuticità |
Storia del diritto penale e della criminalità | Nessuna propedeuticità |
Tecnica legislativa | Diritto costituzionale I |
Storia del diritto romano | Nessuna propedeuticità |
Teorie della giustizia | Nessuna propedeuticità |
16. Orientamento e tutorato.
1. Il corso di studi partecipa alle attività di orientamento e tutorato istituite dal Dipartimento e coordinate dalla Commissione Orientamento del Dipartimento.
17. Verifica conoscenza lingua dell’Unione Europea.
1. Le attività didattiche riferibili ai settori scientifico disciplinari IUS/02 o IUS/21 sono estese al linguaggio giuridico di una o più lingue straniere; l’accertamento della relativa preparazione dello studente, orientativamente correlata al primo livello di conoscenza ove definito nell’ambito del sistema di istruzione del rilevante paese, è integrato nello svolgimento degli esami corrispondenti.
18. Manifesto degli Studi.
1. Nel Manifesto annuale degli studi sono pubblicate le principali disposizioni dell’Ordinamento didattico e del regolamento del Corso di studio, cui eventualmente si aggiungono indicazioni integrative.