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MANIFESTO DEGLI STUDI A.A. 2023/2024
CORSO DI LAUREA in 8710 SERVIZIO SOCIALE (classe L-39 )

SCHEDA INFORMATIVA

Sede amministrativa:  GE
Classe delle lauree in: 

Classe delle lauree in SERVIZIO SOCIALE (classe L-39)

Durata:  3 anni
Indirizzo web:  https://corsi.unige.it/corsi/8710/
Dipartimento di riferimento:  DIPARTIMENTO DI GIURISPRUDENZA

PIANO DI STUDI

1° anno (coorte 2023/2024)

Codice Disciplina Settore CFU Tipologia/Ambito Docenti Ore
65019 FILOSOFIA PRATICA
A
B

(2° Semestre)
SPS/01 9 9 CFU DI BASE Discipline Storico-Antropologiche-Filosofico-Pedagogiche
A BECCHI PAOLO
B RATTI GIOVANNI BATTISTA
LEZ: 54
65023 FONDAMENTI E ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO SOCIALE
A
B

(1° Semestre)
SPS/09 9 9 CFU CARATTERIZZANTI Discipline Sociologiche
A ABBATECOLA EMANUELA
B ABBATECOLA EMANUELA
LEZ: 54
65014 ISTITUZIONI DI DIRITTO PRIVATO
IUS/01 12
  65015 - ISTITUZIONI DI DIRITTO PRIVATO MODULO I - NOZIONI GENERALI. DIRITTI, ATTI E SOGGETTI
A
B

(1° Semestre)
IUS/01 6 6 CFU CARATTERIZZANTI Discipline Giuridiche
A CAPECCHI MARCO
B BONINI ROBERTA SERAFINA
LEZ: 36
  65016 - ISTITUZIONI DI DIRITTO PRIVATO MODULO II - CONTRATTI SPECIALI, RESPONSABILITA', ALTRE FONTI DI OBBLIGAZIONI. PROPRIETA', FAMIGLIA E SUCCESSIONI
A
B

(2° Semestre)
IUS/01 6 6 CFU CARATTERIZZANTI Discipline Giuridiche
A ARRIGO TOMMASO
B DI GREGORIO VALENTINA
LEZ: 36
24396 ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO
A
B

(1° Semestre)
IUS/09 6 6 CFU DI BASE Discipline Giuridiche
A CECCHERINI ELEONORA
B FRANCAVIGLIA MICHELE
LEZ: 36
65053 PSICHIATRIA
(2° Semestre)
MED/25 6 6 CFU CARATTERIZZANTI Discipline Mediche
SERAFINI GIANLUCA
LEZ: 36
65024 SOCIOLOGIA E METODOLOGIA DELLA RICERCA SOCIALE
SPS/07 12
  65025 - SOCIOLOGIA E METODOLOGIA DELLA RICERCA SOCIALE - INTRODUZIONE ALLA SOCIOLOGIA CLASSICA. LE SOCIOLOGIE SPECIALI
A
B

(2° Semestre)
SPS/07 6 6 CFU CARATTERIZZANTI Discipline del Servizio Sociale
A BENASSO SEBASTIANO
B TORRIGIANI CLAUDIO
LEZ: 36
  65026 - SOCIOLOGIA E METODOLOGIA DELLA RICERCA SOCIALE - CONCETTI E TECNICHE DI BASE DELLA RICERCA SOCIALE. APPLICAZIONE DELLE PRINCIPALI TECNICHE DELLA RICERCA SOCIALE
A
B

(1° Semestre)
SPS/07 6 6 CFU CARATTERIZZANTI Discipline del Servizio Sociale
A POLI STEFANO
B PANDOLFINI VALERIA SILVIA
LEZ: 36
66650 LABORATORIO DI TIROCINIO
A
B

(2° Semestre)
4 4 CFU ALTRE ATTIVITA' Tirocini Formativi e di Orientamento
A MARCIANO' ADRIANA
B CABIATI RITA
LEZ: 40

3 CFU tra i seguenti insegnamenti:
83676 LINGUA FRANCESE
(2° Semestre)
IMPERIA
L-LIN/04 3 3 CFU VER. CONOSC. LINGUA STRANIERA Per la Conoscenza di Almeno Una Lingua Straniera
VICARI STEFANO
BRUNIN FABIENNE
OZZA VALERIE EMMA
GIAUFRET ANNA
LEZ: 18
ESE: 22
72615 LINGUA INGLESE
(2° Semestre)
3 3 CFU VER. CONOSC. LINGUA STRANIERA Per la Conoscenza di Almeno Una Lingua Straniera
BOSCHI ELENA
LEZ: 2
ESE: 34
24718 LINGUA TEDESCA
(Annuale)
L-LIN/14 3 3 CFU VER. CONOSC. LINGUA STRANIERA Per la Conoscenza di Almeno Una Lingua Straniera
GREEVE CHRISTINA
LEZ: 18
ESE: 22
 

6 CFU tra i seguenti insegnamenti:
84191 INTRODUZIONE AGLI STUDI DI GENERE
6
  84192 - GENERE, STEREOTIPI, RAPPRESENTAZIONI SOCIALI
(2° Semestre)
SPS/07 3 3 CFU A SCELTA A Scelta dello Studente
ABBATECOLA EMANUELA
LEZ: 18
  84193 - DIRITTO E GENERE
(2° Semestre)
IUS/20 3 3 CFU A SCELTA A Scelta dello Studente
FANLO CORTES ISABEL
LEZ: 18
55831 ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO SOCIALE - CORSO AVANZATO: I SERVIZI SOCIO-SANITARI
(2° Semestre)
SPS/07 6 6 CFU A SCELTA A Scelta dello Studente
CIACCIA ROMINA
LEZ: 36
84985 PEDAGOGIA SOCIALE
M-PED/01 6
  66871 - PEDAGOGIA GENERALE I
(1° Semestre)
M-PED/01 6 6 CFU A SCELTA A Scelta dello Studente
SOLA GIANCARLA
LEZ: 36
55828 PRINCIPI, FONDAMENTI E DEONTOLOGIA DEL SERVIZIO SOCIALE - CORSO AVANZATO
(1° Semestre)
SPS/07 6 6 CFU A SCELTA A Scelta dello Studente
MARINI MARIO
LEZ: 36
106883 SOCIOLOGIA DELL’INVECCHIAMENTO
(2° Semestre)
SPS/07 6 6 CFU A SCELTA A Scelta dello Studente
POLI STEFANO
LEZ: 36
101408 STORIA DEL DIRITTO DI FAMIGLIA E DELLE RELAZIONI FAMILIARI
(1° Semestre)
IUS/19 6 6 CFU A SCELTA A Scelta dello Studente
BRACCIA ROBERTA
LEZ: 36
84124 STORIA DEL DIRITTO PENALE E DELLA CRIMINALITA'
(2° Semestre)
IUS/19 6 6 CFU A SCELTA A Scelta dello Studente
FURFARO DEGASPERI FEDERICA
LEZ: 36
106792 STORIA DELLA GIUSTIZIA CIVILE E CRIMINALE
(1° Semestre)
IUS/19 6 6 CFU A SCELTA A Scelta dello Studente
SINISI LORENZO
LEZ: 36
111292 VIOLENZA DI GENERE E TUTELA DEI DIRITTI FONDAMENTALI
6
  111293 - SOCIOLOGIA DELLA VIOLENZA DI GENERE E LAVORO SOCIALE
(2° Semestre)
SPS/09 3 3 CFU A SCELTA A Scelta dello Studente
ABBATECOLA EMANUELA
LEZ: 18
  111294 - DIRITTI DELLA PERSONA E STRUMENTI DI PREVENZIONE DEI CONFLITTI
(2° Semestre)
IUS/01 3 3 CFU A SCELTA A Scelta dello Studente
DI GREGORIO VALENTINA
LEZ: 18
 

2° anno (coorte 2022/2023)

Codice Disciplina Settore CFU Tipologia/Ambito Docenti Ore
65070 DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA
A
B

(2° Semestre)
IUS/14 6 6 CFU AFFINI O INTEGRATIVE Attività Formative Affini o Integrative
A PESCE FRANCESCO
B CELLERINO CHIARA
LEZ: 36
16304 DIRITTO E PROCEDURA PENALE
IUS/17 12
  65043 - MODULO I DIRITTO E PROCEDURA PENALE
(1° Semestre)
IUS/17 6 6 CFU AFFINI O INTEGRATIVE Attività Formative Affini o Integrative
MADEO ANTONELLA
LEZ: 36
  65045 - MODULO II DIRITTO E PROCEDURA PENALE
(2° Semestre)
IUS/17 6 6 CFU AFFINI O INTEGRATIVE Attività Formative Affini o Integrative
CASELLI LAPESCHI ALBERTO
LEZ: 36
64969 FILOSOFIE DELLA PENA
A
B

(2° Semestre)
IUS/20 6 6 CFU AFFINI O INTEGRATIVE Attività Formative Affini o Integrative
A KRISTAN ANDREJ
B KRISTAN ANDREJ
LEZ: 36
72635 METODI E TECNICHE DEL SERVIZIO SOCIALE I
A
B

(1° Semestre)
SPS/07 9 9 CFU DI BASE Discipline Sociologiche
A GUIDI PAOLO
B MORDEGLIA SILVANA
LEZ: 54
83928 PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO E PEDAGOGIA SPERIMENTALE
12
  83929 - PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO
A
B

(2° Semestre)
M-PSI/04 6 6 CFU CARATTERIZZANTI Discipline Psicologiche
A PANESI SABRINA
B PANESI SABRINA
LEZ: 36
  83930 - PROGETTAZIONE E VALUTAZIONE DEGLI INTERVENTI EDUCATIVI
A
B

(1° Semestre)
M-PED/04 6 6 CFU DI BASE Discipline Storico-Antropologiche-Filosofico-Pedagogiche
A PARADISO LOREDANA
B PARADISO LOREDANA
LEZ: 36
55791 PSICOLOGIA SOCIALE
M-PSI/05 12 LEZ: 72
  83922 - PSICOLOGIA DEI GRUPPI E DI COMUNITA' - MODULO II
A
B

(1° Semestre)
M-PSI/05 6 6 CFU DI BASE Discipline Psicologiche
A RANIA NADIA
B RANIA NADIA
LEZ: 36
  83924 - FONDAMENTI DI PSICOLOGIA SOCIALE - MODULO I
A
B

(2° Semestre)
M-PSI/05 6 6 CFU DI BASE Discipline Psicologiche
A ZUNINO ANNA
B COPPOLA ILARIA
LEZ: 36
72633 TIROCINIO PROFESSIONALE II
A
B

(Annuale)
6 6 CFU ALTRE ATTIVITA' Tirocini Formativi e di Orientamento
A PANTONE MARIA CRISTINA
B PANTONE MARIA CRISTINA
LEZ: 40

3 CFU tra i seguenti insegnamenti:
83676 LINGUA FRANCESE
(2° Semestre)
IMPERIA
L-LIN/04 3 3 CFU VER. CONOSC. LINGUA STRANIERA Per la Conoscenza di Almeno Una Lingua Straniera
VICARI STEFANO
BRUNIN FABIENNE
OZZA VALERIE EMMA
GIAUFRET ANNA
LEZ: 18
ESE: 22
72615 LINGUA INGLESE
(2° Semestre)
3 3 CFU VER. CONOSC. LINGUA STRANIERA Per la Conoscenza di Almeno Una Lingua Straniera
BOSCHI ELENA
LEZ: 2
ESE: 34
24718 LINGUA TEDESCA
(Annuale)
L-LIN/14 3 3 CFU VER. CONOSC. LINGUA STRANIERA Per la Conoscenza di Almeno Una Lingua Straniera
GREEVE CHRISTINA
LEZ: 18
ESE: 22
 

3° anno (coorte 2021/2022)

Codice Disciplina Settore CFU Tipologia/Ambito Docenti Ore
65050 ECONOMIA POLITICA
(1° Semestre)
SECS-P/01 6 6 CFU DI BASE Discipline Politico-Economiche-Statistiche
GAZZO FABRIZIO
LEZ: 36
65052 METODI E TECNICHE DEL SERVIZIO SOCIALE II
(2° Semestre)
SPS/07 9 9 CFU DI BASE Discipline Sociologiche
CAPRA RUGGERO
LEZ: 54
65051 POLITICA SOCIALE
(1° Semestre)
SPS/07 6 6 CFU CARATTERIZZANTI Discipline del Servizio Sociale
TORRIGIANI CLAUDIO
LEZ: 36
65020 PSICOLOGIA CLINICA
(2° Semestre)
M-PSI/08 9 9 CFU CARATTERIZZANTI Discipline Psicologiche
ROSSO ANNA MARIA
LEZ: 54
55841 TIROCINIO PROFESSIONALE III
A
B

(1° Semestre)
8 8 CFU ALTRE ATTIVITA' Tirocini Formativi e di Orientamento
A ANNALORO MARIA LAURA
B PIRAS MARIA LUCIA
LEZ: 40
72632 TIROCINIO DI TESI E PROVA FINALE
(2° Semestre)
6 6 CFU PROVA FINALE Per la Prova Finale
TARASSI MAURIZIO
LEZ: 30

6 CFU tra i seguenti insegnamenti:
84191 INTRODUZIONE AGLI STUDI DI GENERE
6
  84192 - GENERE, STEREOTIPI, RAPPRESENTAZIONI SOCIALI
(2° Semestre)
SPS/07 3 3 CFU A SCELTA A Scelta dello Studente
ABBATECOLA EMANUELA
LEZ: 18
  84193 - DIRITTO E GENERE
(2° Semestre)
IUS/20 3 3 CFU A SCELTA A Scelta dello Studente
FANLO CORTES ISABEL
LEZ: 18
55831 ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO SOCIALE - CORSO AVANZATO: I SERVIZI SOCIO-SANITARI
(2° Semestre)
SPS/07 6 6 CFU A SCELTA A Scelta dello Studente
CIACCIA ROMINA
LEZ: 36
84985 PEDAGOGIA SOCIALE
M-PED/01 6
  66871 - PEDAGOGIA GENERALE I
(1° Semestre)
M-PED/01 6 6 CFU A SCELTA A Scelta dello Studente
SOLA GIANCARLA
LEZ: 36
55828 PRINCIPI, FONDAMENTI E DEONTOLOGIA DEL SERVIZIO SOCIALE - CORSO AVANZATO
(1° Semestre)
SPS/07 6 6 CFU A SCELTA A Scelta dello Studente
MARINI MARIO
LEZ: 36
106883 SOCIOLOGIA DELL’INVECCHIAMENTO
(2° Semestre)
SPS/07 6 6 CFU A SCELTA A Scelta dello Studente
POLI STEFANO
LEZ: 36
101408 STORIA DEL DIRITTO DI FAMIGLIA E DELLE RELAZIONI FAMILIARI
(1° Semestre)
IUS/19 6 6 CFU A SCELTA A Scelta dello Studente
BRACCIA ROBERTA
LEZ: 36
84124 STORIA DEL DIRITTO PENALE E DELLA CRIMINALITA'
(2° Semestre)
IUS/19 6 6 CFU A SCELTA A Scelta dello Studente
FURFARO DEGASPERI FEDERICA
LEZ: 36
106792 STORIA DELLA GIUSTIZIA CIVILE E CRIMINALE
(1° Semestre)
IUS/19 6 6 CFU A SCELTA A Scelta dello Studente
SINISI LORENZO
LEZ: 36
111292 VIOLENZA DI GENERE E TUTELA DEI DIRITTI FONDAMENTALI
6
  111293 - SOCIOLOGIA DELLA VIOLENZA DI GENERE E LAVORO SOCIALE
(2° Semestre)
SPS/09 3 3 CFU A SCELTA A Scelta dello Studente
ABBATECOLA EMANUELA
LEZ: 18
  111294 - DIRITTI DELLA PERSONA E STRUMENTI DI PREVENZIONE DEI CONFLITTI
(2° Semestre)
IUS/01 3 3 CFU A SCELTA A Scelta dello Studente
DI GREGORIO VALENTINA
LEZ: 18
 

REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN SERVIZIO SOCIALE

Parte generale

Capo I. Disposizioni generali


Art. 1. Ambito di competenza

1. Il presente Regolamento disciplina, in conformità allo Statuto dell’Università ed al Regolamento Didattico di Ateneo, gli aspetti organizzativi dell’attività didattica del Corso di Laurea triennale in Servizio Sociale, nonché ogni diversa materia ad esso devoluta da altre fonti legislative e regolamentari.


Art. 2. Approvazione e revisione

1. Ai sensi dell’art. 25 comma 1 del Regolamento Didattico di Ateneo, il presente Regolamento e le sue successive revisioni sono approvati dal Consiglio del Corso di Studio a maggioranza dei componenti e sono sottoposti all’approvazione del Consiglio di Dipartimento.


Capo II. Ammissione al corso di laurea


Art. 3 Requisiti di ammissione e relative modalità di verifica

1. Per essere ammessi al corso di laurea in Servizio Sociale occorre essere in possesso di un diploma di scuola secondaria di secondo grado o di altro titolo di studio conseguito all’estero, riconosciuto idoneo. In particolare, le competenze richieste sono: 

•          comprensione di testi in lingua italiana (literacy);

•          ragionamento logico (numeracy);

•          analisi avanzata di diverse tipologie testuali.

2. Ove lo studente sia in possesso di diploma di scuola secondaria superiore di durata quadriennale - conseguito ai sensi dell’ordinamento scolastico previgente rispetto al decreto legislativo n. 226/2005 - non seguito dal soppresso corso integrativo in quanto non più attivato, si applicheranno le istruzioni ministeriali in materia, con attribuzione di debito formativo riferito alle discipline di base.

3. Il conseguimento del diploma richiesto con un punteggio di almeno 90/100 (o di un punteggio proporzionalmente equivalente nel caso di titoli contenenti una valutazione in base diversa) è ritenuto soddisfare di per sé i criteri prescritti per l’accesso.

4. Lo studente iscritto al Corso di laurea che abbia conseguito il diploma di scuola secondaria superiore con un punteggio inferiore, qualora non possa far valere in compensazione l’avvenuta acquisizione di crediti formativi universitari in misura ritenuta idonea dal Consiglio del Corso di studio, sosterrà una prova per l’accertamento delle competenze individuali.

5. Le competenze richieste saranno accertate attraverso la verifica TE.L.E.MA.CO. (TEst di Logica E MAtematica e Comprensione verbale) secondo le modalità definite a livello di Ateneo e pubblicate annualmente nell’Avviso per la verifica delle conoscenze inziali per i corsi di laurea e laurea magistrale a ciclo unico ad accesso libero.

6. Lo studente che nella verifica riporti un punteggio inferiore alla soglia indicata nell’Avviso può immatricolarsi con obblighi formativi aggiuntivi (O.F.A.), che devono essere soddisfatti entro il primo anno di corso.

Lo studente al quale siano stati attribuiti gli O.F.A. deve seguire il percorso di autoformazione PER.S.E.O. (PERcorso di Supporto per Eventuali O.F.A.) attraverso la piattaforma di formazione a distanza dell’Ateneo (Aulaweb).

Gli OFA saranno assolti attraverso il superamento del test TE.S.E.O. (TEst di Soddisfacimento di Eventuali OFA) che lo studente potrà sostenere solo al termine di PER.S.E.O.

7. L’Avviso annuale per l’ammissione ai corsi di laurea e laurea magistrale a ciclo unico definirà eventuali ulteriori modalità di assolvimento degli O.F.A. non soddisfatti entro l’ultima sessione di erogazione del test TE.S.E.O. nonché eventuali esenzioni dal test.

8. Lo studente che non assolve gli O.F.A. entro il termine stabilito per la presentazione del piano di studi del secondo anno, dovrà iscriversi come ripetente.

9. Per gli studenti disabili e gli studenti con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (D.S.A.) saranno previste specifiche modalità di verifica, a seguito di richiesta e delle certificazioni indicate dalle disposizioni di Ateneo.

10. Lo studente che non sia diplomato in Italia dovrà sostenere una verifica della conoscenza della lingua italiana.

Qualora la verifica abbia esito negativo, gli sarà attribuito un O.F.A. e dovrà obbligatoriamente frequentare un corso di italiano commisurato al proprio livello.

Alla conclusione del corso di italiano lo studente sarà sottoposto a ulteriore verifica: in caso l'O.F.A. relativo alla conoscenza della lingua italiana non sia assolto entro il termine stabilito per la presentazione del piano di studi del secondo anno, lo studente sarà iscritto in qualità di ripetente.


Capo III. Attività didattiche del Corso di laurea


Art. 4. Attività formative

1. Nel corso di Laurea sono attivabili tutti gli insegnamenti di cui alla Parte Speciale del presente Regolamento.

2. Lo studente può chiedere di seguire uno o più insegnamenti extra-curriculari (es. laboratori, seminari, Summer schools, corsi monografici), scelti tra quelli attivati nell'Ateneo sostenere i relativi esami o valutazioni finali di profitto ed averne regolare attestazione. Tali attività extra-curriculari e i relativi crediti acquisiti non sono in ogni caso riconosciuti ai fini del conseguimento del titolo relativo al corso di studio al quale lo studente è iscritto. Di esse viene, comunque, fatta menzione nella certificazione della carriera dello studente. Il mancato superamento degli esami di insegnamenti extra-curriculari non è ostativo per il conseguimento del titolo di studio.

3. L’attivazione di insegnamenti extracurriculari e l’ammissione ai relativi corsi è stabilita dal Consiglio di Corso di Studio, sulla base di valutazioni di carattere organizzativo, gestionale e culturale.

4. All’atto dell’immatricolazione lo studente può richiedere il riconoscimento dei crediti ottenuti per la frequenza ad attività formative e di orientamento svolte nell’ambito di particolari convenzioni scuola - Università e riconosciute dal Dipartimento.


Art. 5. Articolazione degli insegnamenti in moduli

1. Ciascun insegnamento obbligatorio ha un minimo di 6 CFU.

2. Solo gli insegnamenti con multipli di 6 CFU possono essere organizzati in moduli.

3. Ciascun insegnamento può altresì essere articolato in uno o più moduli comuni e in più moduli alternativi.


Art. 6. Responsabilità degli insegnamenti

1. Per ogni insegnamento vi è un docente responsabile.

2. È docente responsabile di un insegnamento chi ne sia titolare a norma di legge, ovvero colui al quale il Consiglio di Dipartimento abbia attribuito la responsabilità stessa in sede di affidamento dei compiti didattici ai docenti.


Art. 7. Impegno orario complessivo

1. La frazione dell’impegno didattico complessivo riservata allo studio personale dello studente o ad altre attività formative di tipo individuale è pari ad almeno 2/3.

2. Tenuto conto di quanto indicato al punto precedente, nonché del rapporto medio fra la durata in ore dei diversi insegnamenti e il corrispondente valore in crediti risultante dall’ordinamento didattico, per gli studenti frequentanti ad ogni credito corrispondono cinquanta pagine riferite ai testi indicati a corredo del programma del corso. È ammessa una variazione di dieci pagine, in aumento o in diminuzione, per ciascun credito. Per gli studenti non frequentanti si aggiungeranno venti pagine per ogni credito applicando al totale gli stessi margini di oscillazione, garantendo comunque una differenza di almeno dieci pagine tra frequentanti e non frequentanti.

3. Eventuali scostamenti in misura superiore a quanto indicato sono ammessi solo se preventivamente approvati dal Consiglio di Corso di Studio su richiesta motivata dei docenti interessati. Il Direttore, il Coordinatore del Consiglio di Corso di Studio e la Commissione Paritetica sono incaricati di verificare il rispetto delle predette prescrizioni nei programmi dei corsi, anche ai fini della loro pubblicazione.


Art. 8. Modalità di svolgimento delle attività didattiche

1. Gli insegnamenti possono assumere la forma di:

(a) lezioni frontali, anche a distanza; (b) seminari; (c) esercitazioni pratiche.


Art. 9. Esami ed altre verifiche del profitto

1. Per ciascuna attività formativa seguita dallo studente il medesimo sosterrà un esame per l’accertamento del profitto in forma scritta, orale, o scritta e orale, a scelta del docente responsabile dell’insegnamento. Ove la specificità della disciplina lo richieda, il docente può inoltre stabilire l’integrazione dell’esame con una prova pratica. Le attività formative di durata biennale possono prevedere prove intermedie il cui esito sarà verbalizzato con apposita modalità. Tutte le verifiche del profitto relative alle attività formative debbono essere superate dallo studente almeno un mese prima della prova finale del Corso di laurea.

2. L’esame è superato se lo studente ha ottenuto una votazione pari o superiore a diciotto punti.

3. L’esito dell’esame, previa comunicazione allo studente, è verbalizzato, di norma, al momento della comunicazione dell’esito allo studente, con la votazione conseguita ovvero con la dicitura “respinto” o “ritirato”.

4. Gli esami che si concludono con l’esito di “ritirato” o di “respinto” non vengono riportati sul libretto, non risultano agli atti della carriera dello studente, ma devono essere verbalizzati.

5. Lo studente è “ritirato” qualora rinunci a un voto positivo ovvero, con il consenso della commissione, si ritiri nel corso della prova.

6. Nel caso in cui l’esame preveda esclusivamente una prova scritta la verbalizzazione avviene, di norma, al momento della comunicazione dell’esito allo studente in sua presenza. Lo studente deve essere convocato a tal fine, di norma, entro un mese dall’effettuazione della prova ed è tenuto a presentarsi alla convocazione. In mancanza l’esame è registrato d’ufficio.

7. Qualora l’esame preveda prove scritte intermedie, lo studente ha il diritto di prendere visione dei propri elaborati. Qualora l’esame preveda prove orali esclusive o conclusive, queste sono pubbliche e pubblica è la comunicazione dei voti conseguiti nelle singole prove.

8. Il verbale di esame è firmato dal presidente e da almeno un altro membro della commissione.

9. Le commissioni di esame di profitto sono nominate dal Direttore di Dipartimento o, su sua delega, dal Coordinatore del corso di studio in cui è attivato l’insegnamento o gli insegnamenti; esse sono composte da almeno due componenti dei quali uno è il docente responsabile dell’insegnamento. Possono essere componenti della commissione cultori della materia individuati dal consiglio del corso di studio sulla base di criteri che assicurino il possesso di requisiti scientifici, didattici o professionali; tali requisiti si possono presumere posseduti da parte di docenti universitari a riposo.


Art. 10. Riconoscimento di crediti

1. Nel Manifesto degli Studi sono annualmente pubblicati i criteri per il riconoscimento di crediti acquisiti dallo studente in altro Corso di studio, nonché il riconoscimento quale credito formativo delle conoscenze linguistiche certificate ai sensi della normativa vigente.

2. La carriera dello studente - ai fini del riconoscimento di CFU acquisiti in precedenza - è valutata preliminarmente dalla Commissione didattica del CdS, nominata dal Coordinatore del Consiglio del Corso di studio. La proposta di riconoscimento, formulata dalla Commissione didattica, è approvata dal Consiglio del Corso di studio.

3. Di regola i crediti per il tirocinio possono essere acquisiti soltanto attraverso le attività didattiche specifiche previste dall’ordinamento didattico del presente Corso di Laurea.

Fanno eccezione gli iscritti al Corso di Studio che siano assistenti sociali iscritti all’albo professionale, che certifichino di aver svolto con la qualifica di assistente sociale un minimo di 5 anni di attività; costoro possono chiedere che l’esperienza professionale maturata sia valutata ai fini della convalida del Laboratorio di Tirocinio e del Tirocinio II, previsti dall’ordinamento didattico del corso di studio.

La procedura di convalida è la seguente:

- richiesta rivolta dallo studente ai docenti del Laboratorio di Tirocinio e del Tirocinio II del riconoscimento dell’attività professionale dichiarata e certificata dai dirigenti preposti;

- report di approfondimento su una tematica inerente all'attività dichiarata, assegnato allo studente richiedente dai docenti di Tirocinio;

- approvazione del report da parte dei docenti di Tirocinio che a tal fine costituiscono congiuntamente un’apposita Commissione di valutazione per la convalida delle attività di Tirocinio (Laboratorio di Tirocinio 4 CFU; Tirocinio II 6 CFU),

- invio da parte della Commissione di valutazione alla segreteria studenti, per la registrazione nella carriera dello studente, della determinazione di convalida delle attività svolte come attività curricolari di Laboratorio di Tirocinio e Tirocinio II per complessivi 10 CFU.

- per gli studenti cui siano stati riconosciuti il Laboratorio di Tirocinio e il Tirocinio II, le attività nei servizi relative al Tirocinio III (8 CFU) sono da svolgersi con apposite modalità da concordare con il docente responsabile.


Art. 11. Caratteristiche della prova finale

1. L’esame di laurea consiste nella discussione di una dissertazione scritta su un argomento attinente ad una disciplina, insegnata nel corso di laurea, di cui lo studente abbia superato l’esame.

La dissertazione è preferibile rivesta profili applicativi e carattere interdisciplinare, con riferimenti alle attività svolte nel tirocinio. In considerazione di queste caratteristiche, i docenti assegnano titoli ragionevolmente circoscritti, incentrati su tematiche inerenti al servizio sociale e coordinati agli altri insegnamenti del corso di studio.

2. All’esame di laurea lo studente viene ammesso solo ove abbia superato gli esami di tutti gli insegnamenti e tenuto conto della valutazione del tirocinio professionale. È raccomandata la frequenza al corso di tirocinio di tesi.


Art. 12. Criteri di valutazione della prova finale.

1. La discussione della tesi si svolge di fronte ad una Commissione nominata dal Direttore, composta da cinque docenti, ivi incluso il relatore.

2. La Commissione dispone di un documento, fornito dalla Segreteria studenti, nel quale è riportata la media ponderata del candidato, che rapporta i voti ai crediti: si moltiplica ogni voto per i crediti dell’esame corrispondente, si sommano i prodotti e si divide tale somma per il totale dei crediti conseguiti attraverso gli esami. Il risultato ottenuto si moltiplica per 110 e si divide quindi per 30.

Alla media ponderata così calcolata si aggiungono punti 0,5 per ogni lode ottenuta dal candidato.

Nel documento sono riportati anche gli eventuali corsi extracurriculari seguiti dal candidato con i rispettivi crediti.

3. La Commissione di laurea in sede di valutazione della prova finale del candidato può aumentare la media ponderata di cui sopra sulla base delle seguenti fasce:

I fascia: media da 66/110 a 79/110 fino a 3 punti di aumento sulla media finale del candidato;

II fascia: media da 80/110 a 98/110 fino a 4 punti di aumento sulla media finale del candidato;

III fascia: media da 99/110 a 105/110 fino a 5 punti di aumento sulla media finale del candidato;

IV fascia: media da 106/110 a 110/110 nessun limite di punteggio.

Per i candidati che si collochino nella terza fascia è prevista la possibilità che la Commissione deliberi l’aumento di ulteriori 2 punti qualora ciò consenta l’eventuale raggiungimento del massimo dei voti.

La Commissione, nell’attribuzione del punteggio finale, può tener conto dei corsi extracurriculari eventualmente seguiti dal candidato.

La Commissione, nell’attribuzione del punteggio finale, può aumentare per non più di un punto la votazione finale nel caso il candidato abbia eventualmente svolto periodi di studio all’estero riconosciuti dallo stesso corso di studio e che abbiano comportato l'attribuzione di crediti universitari.


Art. 13. Disposizioni sul riconoscimento degli studi svolti presso un’università estera nell’ambito del programma comunitario di mobilità studentesca “Erasmus”

1. Il Consiglio del Corso di studio ai fini del conseguimento del diploma di laurea riconosce agli studenti iscritti, che abbiano regolarmente svolto e completato un periodo di studi all’estero nell’ambito del programma Erasmus:

a) gli esami sostenuti all’estero, e il conseguimento dei relativi crediti, che lo studente intenda sostituire a esami opzionali del proprio piano di studi;

b) gli esami sostenuti all’estero, e il conseguimento dei relativi crediti, che lo studente intenda sostituire ai seguenti esami del proprio piano di studi: Economia Politica, Psicologia clinica, Psicologia sociale, Sociologia e metodologia della ricerca sociale, Diritto dell’Unione europea, Filosofie della pena, Filosofia pratica, Psichiatria.

Per quanto concerne il Tirocinio professionale è ammesso lo svolgimento all'estero del Tirocinio II subordinatamente alle seguenti condizioni:

- che il docente del Tirocinio II verifichi che il tirocinio previsto nell'ordinamento didattico del corso di studi estero sia congruente per tempi e modalità con quanto previsto nel corso presente nel Dipartimento genovese;

- che il docente del Tirocinio II verifichi che lo studente abbia le qualità necessarie per inserirsi adeguatamente in un tirocinio all'estero (quali ad esempio conoscenza di lingua straniera, competenze professionali strutturate etc.).

2. Ai fini del riconoscimento degli esami di cui alla lettera b), lo studente deve presentare allo Sportello Erasmus, all’atto della formazione del piano di studi all’estero, la documentazione idonea a comprovare l’equivalenza dei contenuti tra il corso impartito all’estero e il corso impartito presso il Dipartimento genovese, che intende sostituire. L’equivalenza è valutata dalla Commissione Relazioni internazionali del Dipartimento.

3. La conversione dei voti avverrà secondo la Tabella approvata dal Consiglio del Corso di studio.


Art. 14. Durata e valore in crediti dei diversi insegnamenti

1. Ad ogni insegnamento è attribuito un valore in crediti nel modo che segue:

  1. gli insegnamenti da 6 crediti hanno una durata pari a 36 ore di attività didattica frontale;
  2. gli insegnamenti da 9 crediti hanno una durata pari a 54 ore di attività didattica frontale;
  3. gli insegnamenti da 12 crediti hanno una durata pari a 72 ore di attività didattica frontale;
  4. gli insegnamenti di Laboratorio di tirocinio corrispondono a 60 ore di attività;
  5. gli insegnamenti di Tirocinio professionale corrispondono a 350 ore di attività nei servizi.


Art. 15. Tirocinio

1. Le attività di tirocinio sono gestite dal Corso di Studi con enti sulla base di Convenzioni.

2. E’ prevista la frequenza obbligatoria di almeno 150 ore del tirocinio nei servizi e dei 2/3 delle attività di laboratorio di tirocinio in aula.

3. Le attività di Tirocinio sono disciplinate nel regolamento approvato dal Consiglio del corso di studio e dal Consiglio di Dipartimento, pubblicato sulle relative pagine web e qui allegato.


Art. 16. Opzioni da altri Corsi di studio del Dipartimento

1. Ai sensi dell’art. 13 comma 5 del D.M. 270/2004 è assicurata la facoltà, per gli studenti iscritti a Corsi di studio attivati a norma degli ordinamenti didattici previgenti, di optare per l’iscrizione ai corsi di studio previsti dal nuovo ordinamento. Le corrispondenti convalide di crediti ed esami saranno riconosciute agli interessati dal Consiglio del Corso di studio su proposta della commissione didattica, di cui all’art. 10, in applicazione delle tabelle a tal fine elaborate ed approvate dal Consiglio del Corso di Studio. Il relativo calcolo della media ponderata viene effettuato considerando i crediti degli esami effettivamente sostenuti nel corso di studi precedente. Tale regola non viene applicata agli esami sostenuti in altri Atenei e nei casi in cui gli esami sostenuti non abbiano corrispettivo in crediti. In questi casi il calcolo della media è effettuato considerando i crediti convalidati nel nuovo corso.


Art. 17. Propedeuticità

1. Lo studente non può sostenere gli esami delle discipline elencate nella prima colonna, se precedentemente non ha superato gli esami delle discipline indicate nella seconda colonna. Per gli insegnamenti biennali in cui siano previste prove intermedie lo studente deve rispettare la successione temporale degli insegnamenti impartiti nel presentarsi per sostenere le prove intermedie ed infine quella conclusiva.


 1

 2

Diritto dell’Unione europea

Istituzioni di diritto pubblico

Diritto e procedura penale

Istituzioni di diritto pubblico

Filosofie della pena

Diritto e procedura penale

Metodi e tecniche del servizio sociale I

Fondamenti e organizzazione del servizio sociale

Metodi e tecniche del servizio sociale II

Metodi e tecniche del servizio sociale I

Politica sociale

Fondamenti e organizzazione del servizio sociale

Laboratorio di tirocinio

Fondamenti e organizzazione del servizio sociale

Tirocinio professionale II


v. sul punto il Regolamento di tirocinio allegato.

Laboratorio di tirocinio

Fondamenti e organizzazione del servizio sociale

Psicologia Sociale

Istituzioni di diritto pubblico

Tirocinio professionale III


v. sul punto il Regolamento di tirocinio allegato.

Metodi e tecniche del servizio sociale I

Tirocinio professionale II


Art. 18. Orientamento e tutorato

1. Il Corso di studio partecipa alle attività di orientamento e tutorato istituite dal Dipartimento e coordinate dalla Commissione Orientamento del Dipartimento.


Art. 19. Verifica periodica dei crediti

1. Il Consiglio del Corso di studio, ai sensi dell’art. 25 comma 4 del Regolamento Didattico di Ateneo delibera – almeno con cadenza triennale - se attivare una procedura di revisione degli ordinamenti didattici con particolare riguardo al numero di crediti assegnati ad ogni attività formativa.


Art. 20. Verifica conoscenza lingua dell’Unione Europea.

1. Sono attivati corsi di lingua (inglese, francese, tedesco) della durata di 40 ore con l’obiettivo di consentire allo studente l’acquisizione del livello di conoscenze B1 (il livello di conoscenze di lingua tedesca corrisponde all'A1) secondo quanto previsto dal Quadro di Riferimento Europeo a cura del Consiglio d’Europa. L’esame certifica con idoneità il raggiungimento di tale obiettivo.


Art. 21. Manifesto degli Studi

1. Il Dipartimento pubblica annualmente il Manifesto degli studi contenente l’offerta formativa del successivo anno accademico. Il Manifesto contiene inoltre le principali disposizioni dell’Ordinamento didattico e del regolamento del Corso di studio, cui eventualmente si aggiungono indicazioni integrative.



ALLEGATO 1 - REGOLAMENTO DI TIROCINIO


Premessa


Le norme del presente regolamento si applicano al corso di laurea L-39 e LM-87, salvo gli artt.2-9, destinati a regolare specificamente il corso L-39.


Art. 1

Definizione e condizioni generali

Il tirocinio di Servizio Sociale è un’esperienza di apprendimento sul campo, in un contesto professionale ed eticamente orientato, che permette la sperimentazione di conoscenze, abilità tecniche ed atteggiamenti professionali propri dell’Assistente Sociale e l’acquisizione graduale di ulteriori competenze.

Ai sensi del D.M. 270/2004 (art. 3, 5° comma), esso rappresenta un momento integrante e fondamentale del percorso formativo accademico finalizzato all’acquisizione delle conoscenze professionali.

Il percorso formativo è accompagnato dalla supervisione di un Assistente Sociale operante presso l’Ente in cui è disposto il tirocinio.

Ai sensi del Regolamento didattico del Corso di Laurea in Servizio sociale e del Regolamento Didattico del Corso Magistrale in Servizio Sociale e Politiche Sociali:

E’ ammessa una sola assenza alle lezioni di tirocinio del semestre. In via eccezionale, il docente di tirocinio può concedere allo studente di restare assente per un numero massimo di due lezioni.

La durata del tirocinio è di 12 mesi per singolo corso di studio, come disciplinato dalle disposizioni che regolamentano il tirocinio a livello nazionale.

Possono svolgere attività di supervisione gli assistenti sociali iscritti all’albo A e B per i tirocini del Corso di laurea triennale e gli assistenti sociali iscritti all’albo A per i tirocini del Corso di laurea magistrale, purché in regola con gli obblighi formativi e non sottoposti a sanzioni disciplinari.


Art. 2

Propedeuticità

Come previsto dall'art. 17 del Regolamento didattico contenuto nel Manifesto degli studi del Corso di laurea L-39, lo studente può sostenere gli esami delle discipline elencate nella prima colonna allegata all'articolo se ha superato gli esami delle discipline indicate nella seconda colonna. 

L'accesso al tirocinio pratico dei corsi di Tirocinio professionale II e Tirocinio professionale III è ammesso solo a seguito del superamento degli esami propedeutici indicati nel regolamento. Riguardo al corso di Tirocinio III, gli studenti che non hanno sostenuto l'esame di Tirocinio II (propedeutico al corso successivo) possono proporre istanza motivata di ammissione alle lezioni di Tirocinio III alla Commissione tirocini (rivolgendola al docente, al Coordinatore del corso e al Coordinatore dei tirocini) che delibera con valutazione discrezionale, tenendo conto anche delle ragioni di impossibilità oggettiva dovuta a carenza di disponibilità degli enti preposti al tirocinio.


Art. 3

Ammissione al Tirocinio

L’insegnamento di Tirocinio II è annuale ed è costituito da 10 lezioni nel primo semestre, cui segue l'esperienza del tirocinio e, successivamente, da 10 lezioni al secondo semestre, per rispettare il ciclo teoria --> prassi --> teoria.

L’insegnamento di Tirocinio III è semestrale ed è costituito da 10 lezioni nel primo semestre, ripetute nel secondo semestre per favorire gli studenti che nel frattempo hanno raggiunto le propedeuticità.

Gli studenti che hanno raggiunto le propedeuticità per accedere al tirocinio II e III devono consegnare copia del libretto elettronico con la registrazione degli esami sostenuti ai rispettivi docenti.


Art. 4

Valutazione dell’idoneità e avvio del tirocinio

1. Le procedure di valutazione dell’idoneità vengono espletate dai docenti in base all’ordine di presentazione della documentazione di cui all'art.3, al raggiungimento delle idoneità e alla disponibilità di posti presso le sedi di tirocinio. Le attività vengono organizzate dalla Commissione tirocini che provvede alle assegnazioni in collaborazione con l'Ufficio tirocini dell'Ateneo.

Individuate le sedi formative, gli studenti vengono messi in contatto con l’Assistente Sociale supervisore.

L'università di Genova si occupa dei contatti con i servizi relativi all'area metropolitana della città di Genova e alle aziende ASL3 - GENOVESE e ASL 4 CHIAVARESE, attraverso l'intervento dei docenti e del Coordinatore; è consentito agli studenti proporre alla Commissione il convenzionamento di soggetti pubblici e privati che operano nell'intero territorio italiano.

Lo studente che voglia iniziare il tirocinio in tempi rapidi deve rendersi disponibile a svolgerlo nei luoghi e negli ambiti operativi in cui vi è maggiore disponibilità.

Eventuali richieste o segnalazioni relative ai termini temporali di svolgimento dei tirocini devono essere rivolte al docente di tirocinio di riferimento, al Coordinatore dei tirocini e al Coordinatore del corso di laurea, tramite mail istituzionale.

2. L’attivazione del tirocinio fuori dalla Liguria o per studenti residenti fuori Regione con supervisore/tutor aziendale disponibile è subordinato all'autodichiarazione del supervisore/tutor aziendale responsabile nella Regione individuata e alla verifica dell'iscrizione del medesimo all’Albo Nazionale, diretta ad accertare il possesso dei requisiti richiesti dall’Ordine Professionale di appartenenza della propria Regione,  l'assolvimento degli obblighi formativi, di pagamento della quota annuale all' Ordine e l'assenza di provvedimenti disciplinari in corso.

Ai fini dell'individuazione dell'ente presso il quale svolgere il tirocinio è possibile attingere dal registro supervisori (Delibera CROAS Liguria n.61/2014- Istituzione registro supervisori didattici e Regolamento per il funzionamento del Registro dei supervisori didattici del 27.12.2019).

Il tirocinio è svolto ordinariamente nello stesso ente nei due periodi previsti afferenti al Tirocinio II e al Tirocinio III.  Solo in caso di indisponibilità del supervisore nel frattempo intervenuta o per motivi di incompatibilità intervenuta nella relazione di affiancamento, può essere previsto un cambio di sede, valutato dal  docente di Tirocinio referente  in collaborazione con il supervisore.


3. Ai fini dell'assegnazione dell'avvio dei tirocini e tenuto conto delle eventuali difficoltà di individuazione delle sedi, è redatta dai docenti di Tirocinio II e Tirocinio III una lista di ingresso al tirocinio secondo i seguenti criteri:


Art. 5

Progetto formativo e Piano di tirocinio

A seguito dell’individuazione della sede presso un Ente convenzionato, viene redatto il “Progetto formativo e di orientamento”, nel quale sono indicati l’Ente, il Servizio e l’ubicazione della sede di tirocinio, il tutor aziendale e il tutor accademico, i tempi di accesso, gli obiettivi e le modalità del tirocinio, gli obblighi del tirocinante, gli estremi delle polizze assicurative. Il progetto viene sottoscritto dal tirocinante, dal responsabile della sede di tirocinio e dall’Università, come soggetto promotore, previa visione da parte del Presidente della Commissione tirocini e dal Coordinatore (v. art.12).

Il progetto deve essere compilato sulla apposita piattaforma rispettando la timeline della piattaforma stessa; fatti salvi i tempi di attivazione della copertura assicurativa, il tirocinante può essere autorizzato ad avviare il tirocinio nella sede stabilita.

A seguito di una prima conoscenza delle attività e dell’organizzazione della sede di tirocinio, lo studente predispone il Piano di Tirocinio in collaborazione con il supervisore/tutor aziendale.


Art. 6

Laboratorio di Tirocinio

1.Obiettivi e attività.

Il laboratorio di tirocinio di primo anno rappresenta un’attività propedeutica al tirocinio e costituisce l’occasione per avviare il processo di apprendimento dall’esperienza, attraverso un primo approccio teorico ai contenuti della professione di Assistente Sociale, mediante attività di laboratorio in aula.

Gli obiettivi sono i seguenti:

- riflessione sulle motivazioni e aspettative relative alla scelta del corso di studio;

- approfondimenti sui contenuti deontologici della professione;

- confronto sull’approccio epistemologico alla realtà;

- riflessione sulla dinamica dell’apprendimento e della crescita in gruppo.

Gli studenti sono tenuti ad acquisire conoscenze relative alle modalità di organizzazione delle sedi all’interno delle quali si svolge l'attività di tirocinio (finalità, strumenti, quadro normativo, cultura organizzativa) e più in generale del sistema dei servizi e delle reti formali e informali del territorio.

2. Valutazione e crediti formativi.

E’ prevista la frequenza obbligatoria ad almeno 2/3 delle lezioni su un totale di 40 ore a semestre.

La valutazione avviene in sede di esame mediante una prova orale o scritta.

Sono previsti per il Laboratorio di tirocinio 4 CFU.


Art. 7

Tirocinio Professionale II

1. Modalità organizzative e tempi.

Il Tirocinio di secondo anno ha lo scopo di attivare processi di apprendimento individuale del ruolo professionale, coniugando i contenuti teorici e metodologici con la prassi.

L'esperienza di tirocinio si realizza nelle sedi convenzionate di tirocinio con la guida dell’Assistente Sociale supervisore/tutor aziendale e del docente di tirocinio, attraverso attività di sperimentazione e documentazione.

Gli obiettivi sono centrati sui seguenti aspetti:

- conoscenza normativa, organizzativa, funzionale del Servizio, sede del tirocinio;

- conoscenza delle caratteristiche del territorio e del sistema di reti;

- conoscenza dell’utenza e della tipologia dei bisogni.

E' fondamentale per l’esperienza di tirocinio la continuità della presenza, ove possibile, nella sede assegnata. Eventuali interruzioni e proroghe dovranno essere concordate tra studente, supervisore e docente di tirocinio e comunicate tempestivamente all’Ufficio tirocini per gli adempimenti burocratici. Le presenze devono essere certificate dallo studente e controfirmate dal supervisore/tutor aziendale sulla apposita piattaforma.

2. Sedi di tirocinio.

L’assegnazione degli studenti alle sedi disponibili viene effettuata tenendo conto del quadro delle richieste e delle risorse.

Qualora vi fossero nuove disponibilità, queste devono essere fatte presenti alla Commissione Tirocini al fine di incrementare l’elenco delle convenzioni e i relativi nominativi del Registro dei supervisori.

Il percorso viene supportato da lezioni in aula in cui vengono fornite indicazioni metodologiche e viene stimolata la riflessività e la rielaborazione dell’esperienza nel gruppo.

3. Crediti formativi

L’esperienza pratica di Tirocinio II prevede 6 CFU per un complessivo numero di almeno 150 ore di esperienza nei servizi. Gli studenti sono tenuti a concordare con il supervisore/tutor aziendale il proprio orario di tirocinio. Le 150 ore vanno considerate come monte ore minimo e devono essere opportunamente integrate fino ad arrivare ad un sufficiente conseguimento degli obiettivi prefissati, secondo la valutazione congiunta del supervisore/tutor aziendale e del docente.


Art. 8

Tirocinio Professionale III

1. Modalità organizzative e tempi.

Il Tirocinio Professionale di III anno si realizza attraverso attività di gruppo in aula e attività nelle sedi convenzionate.

Obiettivi:

- acquisire le capacità di attivare processi di aiuto;

- acquisire la conoscenza delle norme deontologiche contenute nel codice e di atteggiamenti e comportamenti coerenti;

- operare all’interno di sistemi organizzati di risorse anche in connessione con reti informali al di fuori dello specifico ambito dei servizi;

- documentare il processo di aiuto in tutte le sue fasi, in rapporto alle situazioni di bisogno e di disagio individuale, familiare e collettivo, di competenza del servizio.

- mantenere, per l’esperienza di tirocinio, la continuità della presenza nella sede assegnata. Eventuali interruzioni e proroghe dovranno essere concordate tra studente, supervisore e docente di tirocinio e comunicate tempestivamente all’Ufficio tirocini per gli adempimenti burocratici. Le presenze devono essere certificate dallo studente e controfirmate dal supervisore/tutor didattico

2. Sedi di Tirocinio.

E’ prevista la continuità formativa con l’Assistente Sociale supervisore/tutor aziendale nel contesto istituzionale precedentemente individuato come sede di tirocinio, con un intervallo temporale non superiore ad un anno tra la conclusione del tirocinio II e l’inizio del tirocinio III.

La fase iniziale prevede la stesura del contratto formativo e del piano di tirocinio; il percorso viene supportato da lezioni in aula in cui vengono fornite indicazioni metodologiche e viene stimolata la riflessività e la rielaborazione dell’esperienza nel gruppo.

Come previsto dal precedente art. 4, il cambio di sede nell'ambito del percorso di tirocinio III, è ammesso solo in caso di intervenuta indisponibilità del supervisore o per motivi di incompatibilità nella relazione di affiancamento, valutato dal docente di Tirocinio referente in collaborazione con il supervisore, sentito il tirocinante.

3. Crediti formativi.

Il Tirocinio III prevede 8 CFU per un complessivo numero di almeno 200 ore. Gli studenti sono tenuti a concordare con il supervisore/tutor aziendale il proprio orario di tirocinio. Le 200 ore vanno considerate come monte ore minimo e devono essere opportunamente integrate fino ad arrivare ad un sufficiente conseguimento degli obiettivi prefissati.

Qualora sia intervenuto un cambio di sede rispetto al tirocinio II, oltre al minimo di 200 ore, saranno incrementate almeno 50 ore all’analisi organizzativa del nuovo ente e del contesto territoriale di riferimento; di tale analisi si darà restituzione scritta nell’elaborato finale di tirocinio.


Art. 9

Valutazione conclusiva del Tirocinio II e III

La valutazione del Tirocinio prevede la discussione, in sede d’esame, dell’esperienza svolta durante il tirocinio. La sintesi delle attività professionali dovrà essere documentata nella relazione finale che conterrà l’elaborazione del materiale prodotto. Allo studente è inoltre richiesto un bilancio delle competenze acquisite rispetto agli obiettivi definiti nel piano di tirocinio.

Nella valutazione complessiva dello studente si tiene conto delle attività svolte durante il tirocinio, con particolare riferimento agli obiettivi indicati nel Piano ed alle aree d’apprendimento, ma anche della partecipazione agli incontri in aula di preparazione al tirocinio, al lavoro di analisi, di rielaborazione e di studio proposto dal docente.

La relazione di tirocinio deve pervenire ai docenti per via informatica almeno venti giorni prima dell'esame di tirocinio secondo lo schema e le indicazioni fornite in aula dal docente e deve essere preventivamente visionata e validata dal supervisore/tutor aziendale che appone firma di approvazione.

Al supervisore/tutor aziendale viene richiesta la valutazione scritta sull’esperienza dello studente all’interno del servizio, inviata tramite e-mail, al termine delle ore di tirocinio.

Il tirocinio, in mancanza di tale validazione, deve essere prorogato o ripetuto.


Art. 10

Tirocinio professionale per il Corso di Laurea Magistrale in Servizio Sociale e Politiche Sociali

1. Modalità organizzative e tempi

Il tirocinio professionale di laurea magistrale si realizza attraverso attività nelle sedi convenzionate.

Il percorso è preceduto e accompagnato da lezioni in aula in cui vengono forniti contributi teorici e indicazioni metodologiche, viene stimolata la riflessività e la rielaborazione dell’esperienza in gruppo, vengono ospitati interventi di assistenti sociali esperti con funzioni di direzione e coordinamento. È obbligatoria la frequenza di almeno due terzi delle lezioni.

Gli obiettivi sono centrati sui seguenti temi:

a) elaborazione e direzione di programmi nel campo delle politiche e dei servizi sociali;

b) pianificazione, organizzazione e gestione manageriale nel campo delle politiche e dei servizi sociali;

c) direzione di servizi che gestiscono interventi complessi nel campo delle politiche e dei servizi sociali;

d) analisi e valutazione della qualità degli interventi nei servizi e nelle politiche del servizio sociale.

Allo studente è richiesto di acquisire competenze in tema di:

- ricerca sociale, con riferimento al rilevamento e al trattamento dei dati e alla comprensione del funzionamento delle società complesse, anche in specifici settori di applicazione;

- decodifica di bisogni complessi delle persone, delle famiglie, dei gruppi e del territorio, formulazione di diagnosi sociali, counseling psico-sociale, interventi di mediazione negli ambiti familiare, minorile, sociale e penale, gestione e organizzazione di risorse sia in ambito pubblico che di privato sociale;

- progettazione di sistemi integrati di benessere locale, attivazione e gestione, in ambito nazionale e internazionale, di programmi di informazione, sensibilizzazione, responsabilizzazione, concertazione e protezione sociale di gruppi e comunità a tutela dei loro diritti sociali;

- progettazione, pianificazione, organizzazione e gestione manageriale nel campo delle politiche, dei servizi sociali e socio sanitari, pubblici e di privato sociale, analisi e valutazione di qualità dei servizi e delle prestazioni svolte;

- comunicazione e la gestione dell'informazione.

Eventuali interruzioni e proroghe dovranno essere concordate tra studente, supervisore/tutor aziendale e docente di tirocinio e comunicate tempestivamente all’Ufficio tirocini per gli adempimenti burocratici. Le presenze devono essere certificate dallo studente e controfirmate dal supervisore sulla apposita piattaforma.

2. Sedi di Tirocinio.

La fase iniziale prevede la stesura del progetto formativo e del piano di tirocinio. La sede di tirocinio viene individuata di concerto tra docente e studente, tra gli Enti convenzionati con l’Università di Genova o altri enti valutati idonei alla funzione.

3. Crediti formativi.

Il Tirocinio di laurea magistrale prevede 12 CFU per un complessivo numero di almeno 250 ore. Gli studenti sono tenuti a concordare con il supervisore/tutor aziendale il proprio orario di tirocinio. Le 250 ore vanno considerate come monte ore minimo e devono essere opportunamente integrate fino ad arrivare ad un sufficiente conseguimento degli obiettivi prefissati.


Art. 11

Tirocinio all’estero

L’art. 13 del Regolamento didattico del Corso di laurea triennale in Servizio Sociale prevede la possibilità di svolgere il Tirocinio II presso una Università estera, nell’ambito del programma comunitario di mobilità studentesca “Erasmus”, subordinatamente alla verifica da parte del docente di Tirocinio II delle seguenti condizioni:

1) il tirocinio previsto nell'ordinamento didattico del corso di studi estero è congruente per tempi e modalità con quanto previsto nel corrispondente corso di laurea presente nell'Università di Genova;

2) lo studente ha le competenze necessarie per inserirsi adeguatamente in un tirocinio all'estero (ad esempio, conoscenza della lingua straniera e competenze professionali strutturate).

Per il Tirocinio III è data possibilità di svolgere all'estero parte del monte ore previsto, subordinatamente alle seguenti condizioni e previa valutazione delle necessarie qualità dello studente:

Come previsto dall’art. 13 del Regolamento Didattico del Corso Magistrale, è ammesso lo svolgimento all'estero del Tirocinio subordinatamente alle seguenti condizioni:

- il docente del Tirocinio verifica che il tirocinio previsto nell'ordinamento didattico del corso di studi estero sia congruente per tempi e modalità con quanto previsto nel manifesto formativo del corso di laurea;

- il docente del Tirocinio verifica che lo studente abbia le qualità necessarie per inserirsi adeguatamente in un tirocinio all'estero (quali ad esempio conoscenza di lingua straniera, competenze professionali strutturate, etc.).


Art. 12

Commissione Tirocinio e Coordinatore dei tirocini

È istituita la “Commissione Tirocini”, composta dal Coordinatore del Corso di Laurea che la presiede, dai docenti di Tirocinio e del Laboratorio, dai docenti di Metodi e Tecniche del Servizio Sociale. La Commissione è convocata dal Coordinatore del Corso di laurea e si riunisce almeno una volta l’anno per la programmazione, il coordinamento e la valutazione delle attività formative. All'interno di essa è nominato il Coordinatore dei tirocini, al quale sono attribuiti compiti di organizzazione e gestione delle attività di cui agli articoli precedenti e di coordinamento con i servizi sul territorio attraverso monitoraggio anche in stretta collaborazione con l’Ordine degli Assistenti sociali della Regione Liguria e delle altre Regioni.


Art. 13

Disposizioni finali

Per ogni aspetto non disciplinato nel presente Regolamento, si rinvia al Regolamento Didattico del Corso di laurea triennale in Servizio sociale e al Regolamento Didattico del Corso di laurea magistrale in Servizio Sociale e Politiche Sociali, al materiale fornito dai docenti in aula e alle indicazioni contenute sul sito.