I laureati nel corso di laurea in Podologia, in conformità agli indirizzi dell'Unione Europea, al termine del percorso triennale, dovranno essere dotati:
- delle basi scientifiche e della preparazione teorico-pratica necessarie per la comprensione dei fenomeni biologici ed ereditari, dei principali meccanismi di funzionamento degli organi e degli apparati, nonché degli aspetti psicologici, sociali ed ambientali;
- della conoscenza dell'evoluzione della professione, dei concetti fondanti della podologia e della metodologia del processo di assistenza podologica;
- della conoscenza dei fondamenti, dell'evoluzione e delle caratteristiche della teoria e dei modelli concettuali dell'assistenza podologica;
- della conoscenza dei principi e delle norme che definiscono il campo proprio di attività e di responsabilità del podologo;
- della conoscenza dei principi di bioetica, deontologici, giuridici e medico legali della professione;
- della capacità di sviluppare un approccio integrato al paziente, valutando criticamente gli aspetti podologici clinici, relazionali, educativi, sociali ed etici coinvolti nella prevenzione, nella assistenza, nella riabilitazione, nel recupero del grado di benessere più elevato possibile;
- dei principi culturali e professionali che orientano il processo, il pensiero diagnostico, l'agire podologico nei confronti della persona assistita e della collettività, applicando questi principi in esperienze presso strutture sanitarie e assistenziali accreditate;
- di autonomia professionale, decisionale ed operativa derivante da un percorso formativo caratterizzato da un approccio olistico ai problemi di salute delle persone, anche in relazione all'ambiente chimico-fisico, biologico e sociale che le circonda;
- delle conoscenze teoriche essenziali che derivano dalle scienze di base, nella prospettiva della loro successiva applicazione professionale;
- della capacità di rilevare e valutare criticamente i dati relativi ai bisogni di assistenza podologica della persona e della collettività formulando i relativi obiettivi;
- delle conoscenze,delle abilità e dell'esperienza utili a pianificare, gestire e valutare l'intervento assistenziale in campo podologico;
- delle conoscenze, delle abilità e dell'esperienza atte a garantire la corretta applicazione delle prescrizioni diagnostiche e terapeutiche;
- della capacità di partecipare all'identificazione dei bisogni di salute della persona e della collettività;
- della capacità di concorrere direttamente all'aggiornamento relativo al proprio profilo professionale;
- della metodologia e della cultura necessarie per la pratica della formazione permanente;
- della capacità di collaborare e di integrarsi con le diverse figure professionali nelle attività sanitarie di gruppo;
- della capacità di avvalersi, ove necessario, della collaborazione e dell'opera di personale di supporto e di contribuire alla sua formazione;
- della capacità didattica orientata al tutorato clinico degli studenti;
- della conoscenza delle dimensioni etiche e storiche della medicina con particolare riferimento alla podologia;
- della capacità di relazione e di comunicazione, efficace ed adeguata, con il paziente e con i familiari.
Il profilo professionale dei laureati dovrà comprendere conoscenza:
- dell'organizzazione biologica fondamentale degli organismi viventi;
- dei processi di base dei comportamenti individuali e di gruppo;
- dei meccanismi di trasmissione e di espressione dell'informazione genetica;
- dei fondamenti della chimica necessari alla comprensione della struttura della materia vivente, nonché dei composti organici di rilevante interesse per la biochimica e la farmacologia;
- delle nozioni fondamentali e della metodologia di fisica e statistica utili per identificare, comprendere ed interpretare i fenomeni biomedici;
- dell'organizzazione strutturale del corpo umano, con le sue principali applicazioni di carattere anatomo-clinico, dal livello macroscopico a quello microscopico e i meccanismi attraverso i quali tale organizzazione si realizza nel corso dello sviluppo embrionale e del differenziamento;
- delle caratteristiche morfologiche essenziali dei sistemi, degli apparati, degli organi, dei tessuti, delle cellule e delle strutture subcellulari dell'organismo umano, nonché i loro principali correlati morfo-funzionali;
- dei meccanismi molecolari e biochimici che stanno alla base dei processi vitali e delle attività metaboliche connesse;
- delle modalità di funzionamento dei diversi organi del corpo umano, la loro integrazione dinamica in apparati ed i meccanismi generali di controllo funzionale in condizioni fisiologiche;
- dei principali reperti funzionali nell'uomo sano;
- dei fondamenti della fisiopatologia applicabili alle diverse situazioni cliniche, anche in relazione a parametri diagnostici;
- dei fondamenti delle principali metodologie della diagnostica per immagini e dell'uso delle radiazioni, dei principi delle applicazioni delle tecnologie biomediche;
- delle modalità di identificazione e risposta ai bisogni di assistenza podologica della persona e della collettività inquadrandoli nei rispettivi contesti ed utilizzando il processo di assistenza podologica.
I laureati, inoltre, dovranno avere acquisito:
- la conoscenza dei concetti fondamentali delle scienze umane per quanto concerne l'evoluzione storica dei valori della podologia, compresi quelli etici;
- la capacità di riconoscere i bisogni di assistenza podologica della persona secondo il modello concettuale di riferimento e applicare il processo dell'assistenza podologica;
- la conoscenza delle cause delle malattie nell'uomo, nonché i meccanismi patogenetici e fisiopatologici fondamentali;
- la conoscenza del rapporto tra microrganismi ed ospite nelle infezioni umane;
- la conoscenza dei meccanismi fisiologici di difesa dell'organismo;
- la capacità di ragionamento clinico adeguata ad analizzare e risolvere i bisogni di assistenza podologica;
- la capacità di valutare i dati epidemiologici e conoscerne l'impiego ai fini della promozione della salute e della prevenzione delle malattie nel singolo e nelle comunità;
- conoscenza dei principi su cui si fonda l'analisi del comportamento della persona;
- la capacità di relazione e di comunicazione con gli altri operatori sanitari, nella consapevolezza dei valori propri ed altrui;
- la capacità di stabilire e mantenere relazioni di aiuto con la persona assistita e con i suoi familiari, applicando i fondamenti delle dinamiche relazionali;
- la capacità di utilizzare in modo appropriato le metodologie orientate all'informazione, all'istruzione e all'educazione sanitaria;
- la capacità di riconoscere le principali alterazioni del comportamento e dei vissuti soggettivi;
- la capacità di analizzare e rispondere ai bisogni di assistenza, valutando i rapporti tra benefici, rischi e costi, anche alla luce dei principi della podologia basata sulla evidenza;
- la capacità di affrontare con responsabilità le problematiche etiche e deontologiche che emergono nella cura e nell'assistenza delle persone;
- la capacità di valutare criticamente gli atti podologici all'interno della équipe sanitaria in una logica di miglioramento della qualità;
- una adeguata conoscenza sistematica delle malattie più rilevanti nel contesto di una visione unitaria e globale della patologia umana;
- una adeguata conoscenza dei problemi di ordine chirurgico finalizzata ad evidenziare i bisogni di assistenza podologica;
- la conoscenza delle principali interazioni farmacologiche;
- la capacità di gestione di programmi terapeutici;
- la conoscenza, sotto l'aspetto preventivo e curativo, delle principali problematiche relative allo stato di salute e malattia nell'ambito geriatrico, applicandole nelle situazioni assistenziali;
- la conoscenza sotto l'aspetto preventivo, curativo, riabilitativo e palliativo, delle principali problematiche relative alle persone con patologia ortopedica applicandole nelle situazioni assistenziali;
- la conoscenza, sotto l'aspetto curativo e riabilitativo, delle principali situazioni di disagio psichico e la capacità di applicare interventi mirati;
- la capacità di rispondere ai bisogni di assistenza podologica alla persona e utilizzare il processo di assistenza correlato con i quadri clinici;
- la capacità di alleviare con gli interventi podologici le situazioni di sofferenza, compreso il dolore, al fine di migliorare la qualità della vita;
- la capacità di elaborare specifici piani di assistenza conseguenti alla identificazione dei bisogni della persona in situazioni di elevata complessità assistenziale;
- la capacità di intervenire, nell'immediatezza dell'evento, in situazioni cliniche di emergenza, ponendo in atto, per quanto di competenza, i necessari provvedimenti di primo intervento, onde garantire la sopravvivenza e la migliore assistenza consentita;
- la conoscenza delle norme fondamentali per conservare e promuovere la salute del singolo e delle comunità;
- la conoscenza delle norme e delle pratiche atte a mantenere e promuovere la salute negli ambienti di lavoro, individuando le situazioni di competenza specialistica;
- la conoscenza delle norme di radioprotezione previste dalle direttive dell'Unione Europea;
- la conoscenza delle principali norme legislative che regolano l'organizzazione sanitaria;
- la conoscenza dei modelli organizzativi dell'assistenza podologica nelle strutture sanitarie;
- la capacità di contribuire ad organizzare l'assistenza podologica globale attraverso la definizione di priorità e l'utilizzo appropriato delle risorse a disposizione, delegando ai collaboratori le attività di competenza, assicurando continuità e qualità assistenziale;
- la conoscenza delle norme deontologiche e di quelle connesse con la responsabilità professionale, valutando criticamente i principi etici che sottendono le diverse possibili scelte professionali;
- la capacità di sviluppare un approccio mentale di tipo interdisciplinare e transculturale, anche in collaborazione con altre figure dell'équipe sanitaria, approfondendo la conoscenza delle regole e delle dinamiche che caratterizzano il lavoro di gruppo;
- una adeguata esperienza nella organizzazione generale del lavoro, riconoscendone le dinamiche;
- la conoscenza dei principi generali per la valutazione del servizio podologico con particolare riferimento ai diversi ambiti sociali ed ai principi generali appresi riguardo al costo dell'assistenza;
- la capacità di utilizzare strumenti e metodologie di valutazione e revisione della qualità dell'assistenza;
- la capacità di sviluppare un adeguato approccio operativo verso le tematiche sociosanitarie delle diverse comunità, acquisita anche attraverso esperienze dirette;
- la conoscenza dello sviluppo della società multietnica, con specifico riferimento alla varietà e diversificazione degli aspetti valoriali, culturali e religiosi;
- una adeguata conoscenza dello sviluppo tecnologico e biotecnologico della moderna assistenza in campo sanitario;
- una adeguata esperienza nello studio indipendente e nella organizzazione della propria formazione permanente e la capacità di effettuare una ricerca bibliografica e di aggiornamento, nonché di leggere criticamente gli articoli scientifici;
- la capacità di utilizzare i campi della ricerca in podologia;
- la competenza informatica utile alla gestione dei sistemi informativi dei servizi ed alla propria autoformazione;
- la conoscenza di principi e norme relativi all'igiene ospedaliera, alla prevenzione ed al controllo delle infezioni;
- la conoscenza di una lingua dell'Unione Europea, oltre l'italiano, che consenta la comprensione della letteratura internazionale e l'aggiornamento in Podologia;
- una specifica professionalità nel campo della assistenza podologica, acquisita svolgendo attività formative professionalizzanti nell'ambito di un tirocinio di durata non inferiore a 60 crediti formativi universitari.
Il percorso formativo è articolato nei tre anni.
Al primo anno vengono affrontate le discipline propedeutiche e le scienze biomediche per consolidare le conoscenze di base, compreso l’inglese e l’informatica; si prevede, inoltre, l’acquisizione di elementi di primo soccorso, promozione della salute e sicurezza professionale compresa la radioprotezione.
Il secondo anno è finalizzato alla conoscenza specifica delle metodologie proprie del profilo professionale anche allo scopo di acquisire conoscenze nell’ambito delle alterazioni funzionali relative al settore di competenza.
Il terzo anno è finalizzato all’approfondimento specialistico, ma anche all’acquisizione di conoscenze e metodologie inerenti l’esercizio professionale e la capacità di lavorare in gruppo; lo studente può sperimentare una graduale assunzione di responsabilità con la supervisione di esperti e l’acquisizione di competenze metodologiche di ricerca scientifica a supporto di elaborazione tesi.