Il laureato, al termine del percorso triennale, deve:
- possedere le basi della fisiologia del processo visivo, del rapporto tra sviluppo visivo e cognitivo;
- conoscere i principi generali del sistema visivo e i principi della valutazione delle componenti visive;
- avere le conoscenze psicologiche rilevanti ai fini della conoscenza dello sviluppo, organizzazione e patologia delle funzioni visive e la loro relazione con le funzioni cognitive (percezione, memoria, attenzione);
- saper pianificare la valutazione del deficit, scegliendo gli strumenti in base alla patologia, all'età ed alla cultura del soggetto;
- saper eseguire autonomamente la valutazione funzionale dei disturbi della visione (in età evolutiva, adulta e senile);
- saper distinguere i disturbi neuro - psicologici, visivi, sia evolutivi che acquisiti;
- essere in grado di identificare i bisogni fisici, psicologici e sociali suscettibili di recupero funzionale delle persone di diverse età, cultura e stato di salute nei vari ambiti sociali, integrando le conoscenze teoriche con quelle pratiche, e rispondere ad esse;
- essere in grado di individuare i bisogni preventivi e riabilitativi del soggetto attraverso una valutazione dei dati clinici che tenga conto delle modificazioni motorie, psicomotorie, cognitive e funzionali, della entità e significatività dei sintomi;
- saper valutare le possibili ripercussioni sulla visione connesse al decorso delle principali malattie, al trattamento, alle abitudini di vita, alle reazioni alla malattia, all'ospedalizzazione, agli interventi assistenziali;
- saper progettare l'intervento riabilitativo individuando, in relazione alle prescrizioni e indicazioni del medico, le modalità terapeutiche più consone dimostrando competenza nella progettazione della terapia ortottica;
- essere in grado di pianificare ed eseguire l'intervento riabilitativo secondo il progetto, individuandone le modalità, i tempi di applicazione delle differenti tecniche riabilitative, in considerazione delle relative indicazioni e controindicazioni, nell'ottica di un approccio globale e/o analitico, comunque funzionale alla soluzione del problema;
- essere in grado di valutare le risposte all'intervento riabilitativo registrandone le modificazioni durante e alla fine del medesimo utilizzando idonei strumenti e metodologie di valutazione e revisione della qualità dell'intervento ortottico;
- saper realizzare interventi di educazione alla salute rivolti alle persone sane e ai gruppi ed interventi di prevenzione/educazione terapeutica finalizzati all'autogestione della malattia, del trattamento e della riabilitazione;
- agire in modo coerente con i principi disciplinari, etici e deontologici della professione di ortottista assistente in oftalmologia nelle situazioni assistenziali previste dal progetto formativo ed in relazione alle responsabilità richieste dal livello formativo;
- dimostrare capacità di stabilire e mantenere relazioni di aiuto con la persona, con la sua famiglia, il contesto sociale applicando i fondamenti delle dinamiche relazionali;
- saper prendere decisioni in coerenza con le dimensioni legali, etiche e deontologiche che regolano l'organizzazione sanitaria e la responsabilità professionale;
- essere in grado di identificare i bisogni di riabilitazione che richiedono competenze preventive e riabilitative nei singoli settori specialistici (area neurologica, oftalmologica, psichiatrica, materno-infantile, area artistica);
- riconoscere le principali reazioni della persona alla malattia, alla sofferenza e all'ospedalizzazione rispettando le differenze comportamentali legate alla cultura di appartenenza;
- aver acquisito la capacità di colloquiare e di presentare correttamente le proprie conoscenze scientifiche e culturali e di rapportarsi nell'ambiente professionale, servendosi della metodologia espositiva più appropriata;
- saper contribuire ad organizzare le attività di riabilitazione attraverso la definizione di priorità, l'utilizzo appropriato delle risorse a disposizione;
- aver appreso l'uso di strumenti informatici in relazione ad utilizzi dedicati in campo diagnostico e riabilitativo;
- aver appreso le basi della metodologia della ricerca e sviluppare programmi di ricerca, applicandone i risultati al fine di migliorare la qualità dell'intervento ortottico;
- dimostrare capacità didattiche orientate al servizio didattico formativo, ivi compreso il tutorato degli studenti in tirocinio, compresa la formazione permanente del personale;
- saper riconoscere e rispettare il ruolo e le competenze proprie e degli altri operatori dell'équipe assistenziale, stabilendo relazioni collaborative;
- essere in grado di interagire e collaborare attivamente con équipe interprofessionali al fine di programmare e gestire interventi riabilitativi in èquipe;
- avere le nozioni fondamentali concernenti gestione e management aziendale;
- aver acquisito la capacità di comprensione scritta ed orale di una lingua straniera, preferibilmente l'inglese;
- possedere le necessarie conoscenze in materia di radioprotezione secondo i contenuti di cui all'allegato IV del decreto legislativo 26 maggio 2000, n.187.
Il percorso formativo è articolato nei tre anni.
Al primo anno vengono affrontate le discipline propedeutiche e le scienze biomediche per consolidare le conoscenze di base, compreso l’inglese e l’informatica; si prevede, inoltre, l’acquisizione di elementi di primo soccorso, promozione della salute e sicurezza professionale compresa la radioprotezione.
Il secondo anno è finalizzato alla conoscenza specifica delle metodologie proprie del profilo professionale anche allo scopo di acquisire conoscenze nell’ambito delle alterazioni funzionali relative al settore di competenza.
Il terzo anno è finalizzato all’approfondimento specialistico, ma anche all’acquisizione di conoscenze e metodologie inerenti l’esercizio professionale e la capacità di lavorare in gruppo; lo studente può sperimentare una graduale assunzione di responsabilità con la supervisione di esperti e l’acquisizione di competenze metodologiche di ricerca scientifica a supporto di elaborazione tesi.