Il Corso di laurea in Servizio Sociale è finalizzato alla formazione dell'assistente sociale come figura professionale in grado di lavorare con competenza e responsabilità nell'ambito dei servizi sociali dello Stato, degli enti territoriali, del terzo settore, delle organizzazioni pubbliche e private multinazionali.
Il Corso di laurea si pone pertanto l'obiettivo di fornire agli studenti le conoscenze di metodi e contenuti culturali e scientifici necessarie a conseguire il livello formativo richiesto dall'area professionale del servizio sociale nel momento storico-culturale presente.
In particolare, il Corso di laurea si incarica di fornire le competenze specifiche necessarie a prevenire e risolvere situazioni problematiche e di disagio di singoli, gruppi e comunità nel contesto del sistema organizzato delle risorse sociali; a promuovere e a coordinare nuove risorse, anche di volontariato, al fine di programmare e realizzare interventi integrati tra vari àmbiti (nello spirito del nuovo titolo quinto della nostra Carta costituzionale); a svolgere compiti di gestione, organizzazione e programmazione dei servizi sociali e a contribuire alla diffusione e gestione delle informazioni sui servizi, sui diritti degli utenti, sull'accompagnamento dei soggetti in difficoltà, con particolare attenzione alle problematiche sociali della realtà territoriale ligure e delle aree limitrofe. Nel rispetto della libertà d'insegnamento e ricerca, il Corso di laurea indirizza i contenuti dei corsi all'approfondimento degli aspetti professionalmente più attuali, quali la condizione degli anziani, dei minori e dei disabili, i fenomeni di devianza, particolarmente giovanile, nonché i problemi sempre più rilevanti relativi all'immigrazione da altri Paesi. In relazione all'ultimo aspetto, il Corso di laurea considera fondamentale lo sviluppo di capacità e competenze di interazione con culture diverse, nella prospettiva di relazioni sociali multiculturali e multietniche.
La realizzazione di questi obiettivi formativi richiede una organizzazione didattica che integri le differenti discipline che si occupano di situazioni problematiche e di disagio sociale (sociologiche, etico-filosofiche, giuridico-economiche, psicologiche e mediche), e dall'altro che affianchi sin dal primo anno di corso ai momenti teorici un'intensa attività di tirocinio. Il tirocinio consentirà allo studente sia di apprendere i metodi e le tecniche proprie della professione di assistente sociale, quanto di verificare concretamente la diversificazione e moltiplicazione delle aree e situazioni di disagio in conseguenza dei rapidi mutamenti sociali degli ultimi anni. Si possono pertanto descrivere in questi termini le caratteristiche dell'impostazione didattica del Corso di laurea: interdisciplinarità, interdipendenza teorico-pratica, continua ricerca di apertura e di collegamento con la realtà sociale.
Relativamente al carattere interdisciplinare, il Corso ha previsto la presenza in primo luogo di materie professionali (di metodi e tecniche del servizio sociale, di princìpi, fondamenti e organizzazione del servizio sociale, di politica sociale), poi delle discipline sociologiche relative alla sociologia generale e alla metodologia della ricerca sociale, di quelle psicologiche, medico-psichiatriche, economiche, etico-filosofiche, giuridiche. L'obiettivo è appunto quello di far confrontare lo studente con le diverse prospettive da cui sono possibili l'analisi e l'intervento sulle situazioni di disagio, e di indirizzarlo alla necessità della integrazione e coordinamento delle conoscenze. Inoltre, come si motiverà più in dettaglio in seguito (in base a quanto previsto dall'art. 3 comma 4 del dm 26 luglio 2007), in rapporto alle caratteristiche del territorio (intensi flussi migratori, ricongiungimenti familiari, nuove forme di criminalità), si è deciso di potenziare particolarmente, con le attività formative affini e integrative, l'analisi dei diritti delle persone in una prospettiva comunitaria e della giustizia penale.
La interdipendenza teorico-pratica ed il collegamento con una realtà sociale complessa ed in continua evoluzione sono realizzate principalmente dal tirocinio professionale, autentico fulcro delle attività formative del Corso di laurea. Sono state previste 450 ore di formazione, di cui 60 di laboratorio in aula nel primo e nel secondo anno (i docenti di tirocinio organizzano incontri con gli assistenti sociali che lavorano nei contesti più significativi per la professione, fanno conoscere il codice deontologico, organizzano lavori di gruppo in aula, ecc.), nonché 300 ore di tirocinio professionale nei servizi (100 ore il secondo anno e 200 ore il terzo anno), sotto la supervisione obbligatoria di un assistente sociale. Si realizza nelle sedi convenzionate di tirocinio (sono già attive oltre cento convenzioni: Comuni, ASL, Ministero della Giustizia, cooperative sociali, ecc.), a condizione del rispetto delle propedeuticità prescritte dal curriculum e con la redazione di un progetto formativo. Tutto il percorso di tirocinio è seguito da parte del Corso di laurea attraverso il docente di tirocinio e nella sede formativa dal tutore aziendale (assistente sociale supervisore). Al termine di ogni ciclo di tirocinio nei servizi lo studente dovrà redigere una relazione la più esauriente possibile sull'attività svolta.
Si proseguirà la valorizzazione del tirocinio specifico del Corso di laurea non convalidando, sia in sede di passaggio sia di ammissione, attività di tirocinio svolte precedentemente con modalità diverse da quelle previste dall'ordinamento didattico. Fanno eccezione gli iscritti al Corso di Studio che siano assistenti sociali iscritti all'albo professionale, che certifichino di aver svolto con la qualifica di assistente sociale un minimo di 5 anni di attività; costoro possono chiedere che
l'esperienza professionale maturata sia valutata ai fini della convalida del Laboratorio di Tirocinio e del Tirocinio II, previsti dall'ordinamento didattico del corso di studio. La procedura di convalida è la seguente:
- richiesta rivolta dallo studente ai docenti del Laboratorio di Tirocinio e del Tirocinio II del riconoscimento dell'attività professionale dichiarata e certificata dai dirigenti preposti;
- report di approfondimento su una tematica inerente all'attività dichiarata, assegnato allo studente richiedente dai docenti di Tirocinio;
- approvazione del report da parte dei docenti di Tirocinio che a tal fine costituiscono congiuntamente un'apposita Commissione di valutazione per la convalida delle attività di Tirocinio (Laboratorio di Tirocinio 4 CFU; Tirocinio II 6 CFU),
- invio da parte della Commissione di valutazione alla segreteria studenti, per la registrazione nella carriera dello studente,della determinazione di convalida delle attività svolte come attività curricolari di Laboratorio di Tirocinio e Tirocinio II per complessivi 10 CFU.
- per gli studenti cui siano stati riconosciuti il Laboratorio di Tirocinio e il Tirocinio II, le attività nei servizi relative al Tirocinio III (8 CFU) sono da svolgersi con apposite modalità da concordare con il docente responsabile.