Il percorso formativo del CdS in Conservazione dei beni culturali presenta una struttura didattica coerente con le indicazioni del DM 270 e con gli obiettivi qualificanti della classe di laurea di appartenenza, e ha il fine di fornire ai laureati, al termine del triennio, una solida preparazione di base nel campo delle discipline utili allo studio, alla conservazione e alla valorizzazione del patrimonio culturale, ai fini dell'inserimento nel mondo del lavoro nel settore dei Beni Culturali o della prosecuzione degli studi nei corsi di laurea magistrali, in particolare delle classi di Archeologia, Archivistica e biblioteconomia e Storia dell'arte (nonché, con l'acquisizione di un limitato numero di crediti aggiuntivi, della classe di Conservazione e restauro dei beni culturali).
La conoscenza, l'interpretazione e la comunicazione del patrimonio culturale – inteso come sedimentazione storica di documenti, monumenti ed oggetti, prodotti dalla complessa interazione di fattori culturali, economici e sociali - sono premessa indispensabile per la conservazione e tutela del patrimonio stesso, e richiedono competenze diversificate, che consentano di comprenderne e valorizzarne gli aspetti materiali ed immateriali. Al fine di fornire l'ampia gamma di conoscenze necessarie, l'offerta formativa del corso comprende discipline di base utili alla contestualizzazione del patrimonio, di carattere storico, geografico e letterario, scalate tramite un sistema di opzioni all'interno dell'esteso arco cronologico di riferimento; un ricco spettro di discipline caratterizzanti, legate in primo luogo ai settori archeologico, archivistico/librario e storico artistico, che includono anche approfondimenti mirati (ad esempio legati al territorio in cui il corso opera); insegnamenti relativi alla legislazione e (in via opzionale) alla gestione dei beni culturali, di rilevante importanza per la tutela e la valorizzazione del patrimonio; attività formative tese a fornire competenze informatiche (acquisite grazie ad un insegnamento appartenente ai settori INF/01 o ING/INF 05 oppure comprovate, secondo modalità precisate dal Regolamento didattico del CdS, da una certificazione ECDL rilasciata dall'AICA o dal superamento di prove di livello adeguato eventualmente predisposte nell'ambito dell'ateneo) e linguistiche (con soglia di conoscenza della lingua inglese obbligatoriamente pari o superiore al livello B1 del quadro europeo di riferimento, attestata dal superamento di una prova che può essere sostituita dalla presentazione di certificazioni internazionalmente riconosciute o attestazioni fornite dal Centro Linguistico di Ateneo; ed una serie di attività formative affini e integrative di carattere scientifico e tecnico, attinenti soprattutto agli ambiti della chimica, della fisica e della botanica, finalizzate a fornire ai laureati le competenze per operare sul patrimonio garantendone la corretta conservazione materiale. L'integrazione tra discipline di carattere umanistico e discipline di carattere scientifico costituisce in effetti uno dei caratteri distintivi del corso di laurea. Al termine del percorso di studio, lo spettro di competenze acquisite consente al laureato di intervenire consapevolmente sull'articolato tessuto che caratterizza il patrimonio culturale e di individuarne le problematiche di conservazione, fruizione e valorizzazione.
Le attività formative comprendono insegnamenti, laboratori, seminari, tirocini svolti presso enti pubblici o privati (che consentono agli studenti di maturare concrete esperienze sul campo, ad esempio nel corso di campagne di scavo o nel contesto di musei, archivi e biblioteche), ed altre attività utili all'inserimento nel mondo del lavoro. La prova finale si configura come un momento rilevante di approfondimento di contenuti e di verifica delle competenze, degli strumenti critici e della capacità di lavoro autonomo acquisiti dallo studente.
All'interno della struttura unitaria del corso, al fine di consentire l'acquisizione di competenze mirate a garantire la capacità di operare più efficacemente in ambiti specifici - cui si legano sbocchi occupazionali e corsi di laurea magistrale in parte differenziati - sono proposti curricula incentrati sulla conservazione dei beni archeologici, dei beni archivistici e librari, e dei beni storico-artistici.
Nel percorso di studio del curriculum focalizzato sulla conservazione dei beni archeologici, la preparazione fornita dalle discipline caratterizzanti di carattere propriamente archeologico viene supportata da una adeguata conoscenza della storia dall'antichità all'età medievale e delle fonti storico-letterarie latine e greche. Per questo curriculum è necessaria, per poter sostenere gli esami relativi alle discipline dell'ambito delle Civiltà antiche e medievali, la conoscenza delle lingue latina e greca, ottenuta attraverso gli studi condotti nelle scuole superiori oppure acquisita nel corso degli studi universitari attraverso i lettorati resi disponibili nel quadro dell'offerta didattica del corso. Inoltre, particolare importanza rivestono le discipline scientifiche - chimiche, fisiche, naturalistiche – necessarie alla corretta conduzione di scavi archeologici e alla conservazione dei reperti, come pure le attività "altre" che introducono alle attività professionali del settore (partecipazione a scavi, ricognizioni e attività di laboratorio post-scavo).
Il curriculum incentrato sull'acquisizione di competenze nel campo della comprensione, catalogazione e conservazione del materiale documentario e librario enfatizza l'importanza dello studio della dinamica storica e delle fonti, analizzate tanto nelle loro caratteristiche contenutistiche e formali quanto nelle modalità e nelle tecniche di produzione, conservazione e salvaguardia. Per questo curriculum è necessaria, per poter sostenere gli esami relativi alle discipline dell'ambito delle Civiltà antiche e medievali, la conoscenza della lingua latina, ottenuta attraverso gli studi condotti nelle scuole superiori oppure acquisita nel corso degli studi universitari attraverso il lettorato reso disponibile nel quadro dell'offerta didattica del corso.
Il curriculum dedicato in via primaria allo studio dei beni artistici investe nelle discipline caratterizzanti un elevato numero di crediti, proponendo una ricca gamma di insegnamenti relativi alla dinamica della produzione artistica, che include - oltre agli insegnamenti fondamentali relativi alla storia dell'arte indagata diacronicamente nelle sue periodizzazioni (sino all'attualità contemporanea) - attività formative relative alle tecniche artistiche, alla critica, alle modalità di lettura dell'opera d'arte, ed alle vicende artistiche di specifici territori. La capacità di lettura degli studenti viene costantemente orientata alla conoscenza del rapporto tra il territorio, la sua cultura, le forme di organizzazione della società e la produzione di beni culturali.