Per accedere al Corso di Laurea magistrale sono necessari: - il possesso della laurea di primo livello conseguita in classe L-17 (Scienze dell'Architettura); - oppure una laurea o un diploma universitario di durata triennale (DM 270/04 art.6) o altro titolo estero riconosciuto idoneo. In questi ultimi casi, è requisito curricolare inderogabile l'adempimento delle attività formative indispensabili riportate nella tabella relativa alla laurea in Scienze dell'Architettura classe L-17; - il superamento del test d'ammissione a un corso di studio con la esplicita finalizzazione diretta 'alla formazione di architetto', come regolato dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca che determina con proprio decreto, per ogni anno accademico, il numero di posti disponibili per le immatricolazioni degli studenti per tali corsi di studio. Ulteriore requisito d'accesso è la conoscenza, anche con riferimento ai lessici disciplinari, in forma scritta e orale, di almeno una lingua dell'Unione Europea oltre l'italiano, preferibilmente la lingua inglese, pari a livello B1. Eventuali integrazioni curricolari in termini di CFU dovranno essere acquisite prima dell'iscrizione al Corso di Studio. I candidati in possesso dei requisiti curriculari sono ammessi alla verifica della preparazione individuale tramite colloquio di ammissione come indicato nel Regolamento Didattico del Corso di Studio. Tale colloquio consiste, in sintesi, nella esplicitazione del percorso formativo precedente e degli argomenti approfonditi nella relativa prova finale.

Le modalità di ammissione sono indicate nell'art. 2 del Regolamento Didattico del Corso di Studio, sotto riportato: Art. 2 Modalità di ammissione L'accesso al corso di laurea magistrale in Architettura è subordinato alla pre-immatricolazione on line, alla valutazione del possesso dei requisiti curricolari e alla verifica della preparazione personale dei candidati da parte di una apposita commissione. Pre-immatricolazione Tutti i candidati devono procedere alla pre-immatricolazione on-line, entro le scadenze e secondo le modalità indicate sul sito del CCS. I candidati che hanno conseguito un titolo di studio universitario all’estero devono rivolgersi al Servizio Accoglienza Studenti Stranieri di Ateneo (SASS) dell’Università degli Studi di Genova per il controllo della documentazione richiesta e per ricevere assistenza nella pre-immatricolazione online, entro le scadenze riportate sulla pagina web del CdS. La documentazione richiesta è indicata nel sito web di Ateneo, al seguente link: https://unige.it/usg/en/international-enrolment. Gli studenti con titolo di studio conseguito all’estero saranno sottoposti a un test di conoscenza della lingua italiana, gestito dalla Scuola di lingua e cultura italiana per studenti stranieri (SICLIS) di Ateneo, per verificare la conoscenza dell’italiano di livello B2. Sul sito della SICLIS (https://unige.it/usg/it/scuola-lingua-italiana) sono indicati i criteri di esenzione da tale test, il calendario delle prove e le informazioni sui corsi di lingua italiana. Il mancato superamento di tale prova comporta l’attribuzione di attività formative aggiuntive in lingua italiana nel piano di studio del primo anno e l’obbligo di seguire un corso di lingua gratuito organizzato dall’Università di Genova per raggiungere il livello di conoscenza dell’italiano richiesto. L’assolvimento delle attività formative aggiuntive è condizione per l’iscrizione al secondo anno di corso. Requisiti curricolari Per i laureati i requisiti curricolari sono: • Laurea nella classe L-17 Scienze dell’architettura (ex DM 270/2004); • Laurea nella classe 4 Scienze dell’architettura e dell’ingegneria edile (ex DM 509/1999); • Diploma universitario di durata triennale (ex L. 341/90) che consenta il riconoscimento dei 108 CFU relativi ad attività formative indispensabili per la classe L-17 Scienze dell’architettura (ex DM 270/2004), come indicato nel DM 16 marzo 2007; • Titolo di studio italiano o straniero che consenta il riconoscimento dei 108 CFU relativi ad attività formative indispensabili per la classe L-17 Scienze dell’architettura (ex DM 270/2004), come indicato DM 16 marzo 2007; • Laurea quinquennale a ciclo unico delle classi 4/S (ex DM 509/1999) o LM-4 (ex DM 270/2004); ai soli fini del conseguimento di seconda laurea. • Superamento del test d'ammissione a un corso di studio con la esplicita finalizzazione diretta 'alla formazione di architetto', come regolato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca che determina con proprio decreto, per ogni anno accademico, il numero di posti disponibili per le immatricolazioni degli studenti per tali corsi di studio. Relativamente all’obbligatorietà del test d’ammissione, si rinvia alle disposizioni a livello nazionale che consentono l’ammissione agli anni successivi al primo sulla base dei posti disponibili. • Conoscenza di una lingua dell'Unione Europea, oltre l'italiano, certificata dal piano di studio della laurea in possesso o, in alternativa, da apposito certificato di livello almeno B1. Per i laureandi nella classe L-17 Scienze dell’Architettura (ex DM 270/2004), i requisiti curricolari sono: • acquisizione di almeno 154 CFU entro la data di scadenza della pre-immatricolazione. Gli studenti laureandi nelle condizioni di cui sopra ritenuti idonei a seguito della verifica preparazione personale, sono iscritti con riserva fino al conseguimento della laurea. L’immatricolazione deve essere conclusa entro le scadenze indicate sul sito del CdS. Verifica della preparazione personale Sono esentati dalla verifica della preparazione personale, e sono pertanto ammessi automaticamente al corso di studio, i candidati che abbiano conseguito una votazione finale uguale o superiore a 100/110 nelle seguenti classi L-17, LM-4, 4 e 4/S. Per tutti gli altri candidati è obbligatoria la verifica della preparazione personale tramite colloquio di ammissione. Tale colloquio consiste nella presentazione di un portfolio relativo al percorso formativo precedente o dell’elaborato finale. Le date in cui si svolgono le sessioni per la valutazione dei requisiti curricolari e la verifica della preparazione personale tramite colloquio di ammissione sono pubblicate sul sito del CdS. Carriera ponte I laureati in altre classi, anche stranieri, che risultino solo parzialmente in possesso dei requisiti curricolari, possono integrare il proprio curriculum studiorum iscrivendosi a singole attività formative finalizzate all’ammissione alla laurea magistrale (carriera ponte). Esclusione Qualora la documentazione caricata durante la procedura di pre-immatricolazione online non permetta la valutazione dei requisiti curricolari, il candidato non sia in possesso dei requisiti curricolari o non si presenti al colloquio individuale, il candidato è automaticamente escluso.

Il Corso di Laurea Magistrale in Architettura forma una figura intellettuale e professionale riconosciuta a livello nazionale ed europeo: un esperto che unisce sapere scientifico, competenze tecniche e preparazione umanistica per elaborare progetti di architettura - dall'edificio al territorio - in grado di adeguare gli spazi al mondo in evoluzione e promuovere la qualità della vita. I laureati nel Corso di laurea magistrale in Architettura conseguono gli undici obiettivi indicati dalla direttiva 36/2005/CEE (ex direttive 85/384/CEE, 85/14/CEE e 86/17/CEE) sull'architettura. In particolare essi acquisiscono: - un'adeguata padronanza delle discipline storico-critiche dell'architettura e di quelle tecnico-costruttive e di comunicazione, fondamentali per la comprensione e la progettazione dello spazio fisico alle diverse scale e nei diversi contesti; - la capacità di sviluppare progetti a scale diverse, architettonici, urbani, territoriali e paesaggistici – collegati con i nostri spazi di vita, lavoro e svago, cioè con i nostri habitat e ambienti relazionali - ed elaborare strategie per qualificare gli spazi in base alle esigenze individuali e collettive, in contesti diversi e alle diverse scale: edificio, città, paesaggio, territorio e reti che lo strutturano; - la capacità di intervenire sull'ambiente costruito e sul patrimonio architettonico, di antica o recente formazione, nel rispetto dei valori che esso esprime e con attenzione alla qualità dei risultati; - la capacità di cogliere le sfide della contemporaneità in termini di obiettivi (sicurezza, sostenibilità, condivisione) e di strumenti (nuove tecnologie) perseguendo il loro costante aggiornamento e apprendimento; - la preparazione tecnico-scientifica nella progettazione strutturale e impiantistica e nella loro integrazione, nella gestione energetica dell'edificio, del suo comfort interno e nella conoscenza dei processi di trasformazione dei materiali e delle componenti costruttive. DESCRIZIONE DEL PERCORSO FORMATIVO Il percorso formativo è organizzato in modo tale da garantire allo studente una formazione completa di tipo generalista, comparabile allo standard europeo. Gli insegnamenti impartiti si suddividono in tre tipologie: insegnamenti mono-disciplinari semestrali, insegnamenti integrati semestrali o annuali, laboratori. Principio fondamentale del programma è l''apprendere facendo' (learning by doing) che si fonda sui laboratori (ai quali lo studente dedica circa la metà del suo tempo) e si pratica anche all'interno di alcuni insegnamenti mono-disciplinari e integrati, che prevedono esercitazioni e prove pratiche. Gli insegnamenti comuni a tutti gli studenti iscritti al corso di laurea, suddivisi tra primo e secondo anno, riguardano: la storia dell'architettura, le metodologie e gli strumenti avanzati per la rappresentazione del progetto (con applicazioni pratiche), la progettazione architettonica e urbana (Laboratorio), la conoscenza del costruito e il progetto di restauro architettonico (Laboratorio), l'urbanistica e la legislazione (con applicazioni pratiche), la gestione e la valutazione economica del progetto (con applicazioni pratiche), la cultura tecnologica della progettazione, le scienze strutturali (teoria e progetto di strutture, con applicazioni pratiche), la teoria e la progettazione impiantistica. Nel secondo anno lo studente affina ulteriormente le sue capacità progettuali con un'esperienza laboratoriale scelta tra le quattro offerte dal Corso di Laurea magistrale. I laboratori insegnano ad affrontare progetti complessi, in cui le scale e le discipline si integrano attorno a un tema che privilegia idealmente una specifica dimensione: l'architettura, l'urbanistica e il paesaggio, il restauro, le nuove tecnologie ambientali. Ai laboratori sono affiancati insegnamenti integrati che offrono approfondimenti sulle più moderne tematiche e metodologie proprie delle quattro dimensioni sopra evidenziate. Fanno corona agli insegnamenti obbligatori, e al laboratorio di approfondimento del secondo anno, una serie di insegnamenti a scelta che consentono allo studente di sviluppare le proprie inclinazioni e maturare già all'interno del Corso un proprio profilo culturale e una propria specialità, per avviarsi ad un percorso professionale all'interno del vasto campo di attività che un architetto può svolgere. Al raggiungimento del totale dei crediti necessari per conseguire il diploma di laurea, concorrono inoltre: - le ulteriori attività formative extra-universitarie (tirocini, partecipazione a congressi, corsi di abilitazione in specialità attinenti all'esercizio della disciplina, ulteriori conoscenze linguistiche); - la prova finale con discussione di una tesi di laurea.

La prova finale per il conseguimento del titolo di Dottore Magistrale in Architettura prevede: la redazione e la discussione con i membri della Commissione di Laurea di una tesi elaborata in modo originale dallo studente, sotto la guida di un relatore e di eventuali correlatori.

Le modalità di svolgimento della prova finale sono indicate nell'art. 13 del Regolamento Didattico del Corso di Studio, sotto riportato. Art. 12 Modalità della prova finale La prova finale per il conseguimento del titolo di Dottore Magistrale in Architettura consiste nella discussione di una tesi elaborata in modo originale dallo studente, sotto la guida di uno o due relatori ed eventualmente di uno o più correlatori anche esterni o di altre istituzioni accademiche italiane e straniere. La tesi deve essere coerente con i contenuti e le finalità di un Corso di Laurea Magistrale in Architettura. La valutazione avviene in base ai seguenti elementi: - media dei voti degli esami di profitto sostenuti espressa in centodecimi, - 1 punto per 4 o più lodi. A questo punteggio di partenza, sentita l’esposizione del candidato, viene sommato il punteggio assegnato dalla Commissione di laurea, fino a un massimo di 7 punti (a partire dalla coorte 2020_2022), su proposta del relatore e del correlatore. L’attribuzione della lode richiede l’unanimità della commissione (sempre che il punteggio totale arrivi a 110/110) e può essere motivata dalla qualità eccellente della tesi e dall’alto punteggio del candidato nell’ambito del suo curriculum formativo. La dignità di stampa richiede l’unanimità della commissione e può essere concessa solo a tesi di ricerca che presentino contenuti particolarmente innovativi indipendentemente dal punteggio finale raggiunto. Il CCS valorizza eventuali periodi di studio all’estero con il riconoscimento di un punteggio proporzionale ai CFU acquisiti all’estero, tenendo conto del periodo di mobilità, ossia: 1 punto per 30 CFU acquisiti in un semestre e 2 punti per 60 CFU acquisiti in due semestri. La tesi di norma è in italiano ma può essere redatta anche in lingua Inglese; in caso di utilizzo di altra lingua della UE è necessaria l’autorizzazione del CCS. In questi casi la tesi deve essere corredata dal titolo e da un ampio sommario in italiano. In conformità col comma 4 dell’art. 30 del Regolamento Didattico di Ateneo, le commissioni per il conferimento del titolo sono composte da almeno cinque componenti, compreso il Presidente, e sono nominate dal Direttore del DAD o, su sua delega, dal Coordinatore del corso di studio, fatta salva la funzione di coordinamento e di raccordo del Dipartimento e della Scuola. La maggioranza dei componenti, ovvero tre componenti su cinque, deve essere costituita da professori di ruolo e ricercatori. Almeno uno dei due docenti che svolgono la funzione di relatore e correlatore deve essere di ruolo (nel caso in cui il relatore sia un docente a contratto, il correlatore deve essere un docente di ruolo).

1. Architetti - (2.2.2.1.1)
2. Pianificatori, paesaggisti e specialisti del recupero e della conservazione del territorio - (2.2.2.1.2)