Possono accedere al Corso di laurea magistrale interateneo Architettura del Paesaggio i laureati delle lauree nelle classi L-17 (Scienze per l'Architettura), L-21 (Pianificazione territoriale, urbanistica ed ambientale) e L-25 (Scienze e Tecnologie Agrarie e Forestali), nonché nelle corrispondenti classi relative al D.M. 509/99 (4, 7, 20). I laureati di altre classi di laurea, triennali e quinquennali, potranno accedere al Corso di laurea magistrale interateneo purché abbiano acquisito almeno 45 CFU nei seguenti settori scientifico-disciplinari: AGR/02 - Agronomia e coltivazioni erbacee AGR/03 - Arboricoltura generale e coltivazioni arboree AGR/04 - Orticoltura e floricoltura AGR/05 - Assestamento forestale e selvicoltura AGR/08 - Idraulica agraria e sistemazioni idraulico-forestali AGR/09 - Meccanica agraria AGR/10 - Costruzioni rurali e territorio agroforestale AGR/11 - Entomologia generale e applicata AGR/12 - Patologia Vegetale AGR/14 - Pedologia BIO/02 - Botanica sistematica BIO/03 - Botanica ambientale e applicata BIO/07 - Ecologia GEO/04 - Geografia fisica e geomorfologia GEO/05 - Geologia applicata ICAR/06 - Topografia e cartografia ICAR/07 - Geotecnica ICAR/12 Tecnologia dell'architettura ICAR/14 Composizione architettonica e urbana ICAR/15 - Architettura del paesaggio ICAR/17 Disegno e rappresentazione ICAR/18 - Storia dell'architettura ICAR/20 - Tecnica urbanistica ICAR/21- Pianificazione urbanistica INF/01 Informatica ING-INF/05 - Sistemi di elaborazione delle informazioni Si richiede la conoscenza di almeno una lingua dell'Unione Europea oltre all'italiano, con particolare riferimento ai lessici disciplinari. I requisiti curriculari indicati devono essere posseduti prima dell'iscrizione alla laurea magistrale, non essendo consentita l'iscrizione con obblighi formativi aggiuntivi. La verifica della preparazione personale degli studenti, inclusi quelli provenienti da corsi di studi non italiani, avverrà secondo modalità che saranno disciplinate nel Regolamento didattico del corso di laurea magistrale.

Le modalità di ammissione sono indicate nell'art 2 del Regolamento Didattico del Corso di studio, sotto riportato: Art. 2 Modalità di ammissione L'accesso al CdS è subordinato: a) alla pre-valutazione su UnigeApply (solo per candidati richiedenti visto con titolo di studio estero) b) alla pre-immatricolazione on-line c) alla conoscenza di base della lingua italiana d) al possesso dei requisiti curricolari e) alla verifica della preparazione personale dei candidati da parte di una Commissione nominata dal CCS e composta da docenti di ruolo dei due Dipartimenti di riferimento. a) Pre-valutazione su UnigeApply I candidati richiedenti visto che hanno conseguito un titolo di studio universitario all'estero devono sottoporre la propria candidatura alla pre-valutazione del corso di studio su UnigeApply. In caso di accettazione della domanda, il candidato deve procedere all'iscrizione su Universitaly per richiedere il visto. La pagina dedicata alle iscrizioni internazionali del Settore Welcome Office di Ateneo specifica le scadenze, i documenti richiesti e le istruzioni per sottomettere la propria candidatura su entrambi i portali. b) Pre-immatricolazione Tutti i candidati devono procedere alla pre-immatricolazione on-line e selezionare una data per la verifica della preparazione personale, rispettando le scadenze e le modalità indicate sul sito del CdS. a) Conoscenza di base della lingua italiana I candidati in possesso di un titolo di studio conseguito all'estero devono dimostrare di avere conoscenza della lingua italiana. Per dimostrare tale conoscenza è possibile presentare un certificato di livello almeno B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue (QCER). Le condizioni di validità dei certificati sono indicate nel sito del Settore Sviluppo Competenze Linguistiche (CLAT) di Ateneo. In mancanza di valido certificato, i candidati dovranno partecipare al test iniziale organizzato dal CLAT. I candidati che al test di lingua italiana non raggiungono almeno il livello A2 non possono iscriversi a un CdS in lingua italiana dell'Università di Genova. Ai candidati che ottengono almeno il livello A2 al test, ma non raggiungono il B2, viene attribuita un'attività formativa aggiuntiva in lingua italiana al primo anno di corso e viene richiesta la frequenza a corsi gratuiti e obbligatori di lingua italiana. L'assolvimento delle attività formative aggiuntive è condizione per l'iscrizione al secondo anno di corso. b) Requisiti curricolari Candidati laureati I candidati laureati devono possedere uno dei seguenti titoli di studio: - laurea nella classe L-17 Scienze dell'Architettura (ex DM 270/2004); - laurea nella classe L-21 Scienze della pianificazione territoriale, urbanistica e ambientale (ex DM 270/2004); - laurea nella classe L-25 Scienze e tecnologie agrarie e forestali (ex DM 270/2004); - laurea nella classe 04 Scienze dell'architettura e dell'ingegneria edile (ex DM 509/1999); - laurea nella classe 07 Urbanistica e scienze della pianificazione territoriale e ambientale (ex DM 509/1999); - laurea nella classe 20 Scienze e tecnologie agrarie, agroalimentari e forestali (ex DM 509/1999). I laureati in altre classi in Italia e i laureati con titolo di studio conseguito all'estero possono accedere al corso di laurea magistrale interateneo purché abbiano acquisito almeno 45 CFU nei seguenti settori scientifico-disciplinari: AGR/02 - Agronomia e coltivazioni erbacee AGR/03 - Arboricoltura generale e coltivazioni arboree AGR/04 - Orticoltura e floricoltura AGR/05 - Assestamento forestale e selvicoltura AGR/08 - Idraulica agraria e sistemazioni idraulico-forestali AGR/09 - Meccanica agraria AGR/10 - Costruzioni rurali e territorio agroforestale AGR/11 - Entomologia generale e applicata AGR/12 - Patologia Vegetale AGR/14 - Pedologia BIO/03 - Botanica ambientale e applicata BIO/07 - Ecologia GEO/04 - Geografia fisica e geomorfologia GEO/05 - Geologia applicata ICAR/06 - Topografia e cartografia ICAR/07 - Geotecnica ICAR/12 - Tecnologia dell'architettura ICAR/14 - Composizione architettonica e urbana ICAR/15 - Architettura del paesaggio ICAR/17 - Disegno e rappresentazione ICAR/18 - Storia dell'architettura ICAR/20 - Tecnica urbanistica ICAR/21- Pianificazione urbanistica INF/01 - Informatica ING-INF/05 - Sistemi di elaborazione delle informazioni Candidati laureandi I candidati laureandi devono: - essere iscritti a uno dei corsi di laurea classe L-17, L-21 e L-25 (ex DM 270/04) o classe 04, 07 e 20 (ex DM/509/99); - essere iscritti a un corso di laurea italiano o estero di un'altra classe, purché abbiano acquisito almeno 45 CFU nei settori scientifico disciplinari sopra indicati: Annualmente l'Ateneo indica la scadenza per l'iscrizione all'anno accademico in corso. Tale scadenza è riportata sul sito del CdS alla pagina Scadenze della sezione “Studenti” ed è successiva all'ultima sessione di laurea del precedente anno accademico. Gli studenti UE e non UE con titolo estero in fase di conseguimento, devono laurearsi entro la scadenza anticipata indicata sul sito del SASS. d) Verifica della preparazione personale Tutti i candidati in possesso dei requisiti curricolari, dovranno presentarsi a un colloquio individuale per la verifica della preparazione personale, i cui esiti sono valutati da una Commissione nominata dal CCS e composta da docenti di ruolo dei due Dipartimenti di riferimento. Tale colloquio si svolge nel mese di settembre 2024. Successivi colloqui possono essere fissati solo in base a specifiche richieste. d.1) Carriera ponte Ai laureati solo parzialmente in possesso dei requisiti curricolari, possono essere attribuite singole attività formative finalizzate all'ammissione alla laurea magistrale (carriera ponte) entro un massimo di 40 CFU. Se gli insegnamenti della carriera ponte rientrano nell'offerta formativa del corso di laurea in Scienze dell'architettura del DAD, essendo un corso di laurea a numero programmato nazionale, è necessaria l'approvazione del Coordinatore del corso di laurea, in base alla disponibilità dei posti. Uno studente con titolo di studio conseguito all'estero deve dimostrare di avere almeno un livello A2 di conoscenza della lingua italiana per potersi iscrivere a una carriera ponte (vedi punto b). Se la carriera ponte è conclusa positivamente entro i termini stabiliti per l'iscrizione all'anno accademico in corso, i candidati possono iscriversi al primo anno di corso nell'a.a. 2025/2026. In caso contrario, i candidati si potranno iscrivere al primo anno di corso magistrale nell'a.a. 2026/2027, eseguendo ex-novo la procedura di pre-immatricolazione. d.2) Esclusione Il candidato è escluso dalla verifica della preparazione personale se: - non ha caricato la documentazione richiesta nella pre-immatricolazione on-line; - la documentazione caricata durante la procedura di pre-immatricolazione on-line non permette la valutazione dei requisiti curricolari; - non risulta in possesso dei requisiti curricolari; - non si presenta al colloquio individuale.

Il Corso di laurea magistrale interateneo Architettura del Paesaggio intende offrire agli studenti un percorso formativo completo e orientato ad assicurare tutti gli strumenti conoscitivi necessari per lo svolgimento della Professione di Paesaggista, nella quale si integrano conoscenze e competenze nel campo della progettazione e gestione del paesaggio alle diverse scale, l'acquisizione di capacità di collaborazione con altre figure professionali dei settori dell'architettura, dell'ingegneria e delle scienze naturali e agronomiche. Gli obiettivi formativi specifici, nell'ambito degli obiettivi qualificanti la classe, intendono rispondere alle raccomandazioni della Convenzione Europea del Paesaggio (Firenze, 2000) (L. n.14/9.01.2006) riguardanti la formazione di specialisti nel settore della conoscenza e dell'intervento sui paesaggi e l'attivazione di insegnamenti universitari che trattino dei valori connessi con il paesaggio e delle questioni riguardanti la sua salvaguardia, gestione e pianificazione e progettazione (artt. 6 B, 8) e del Codice dei Beni Culturali e Paesaggistici (D.M. 14/2004 e successive modificazioni, art. 132, comma 3 - Cooperazione tra amministrazioni pubbliche) in relazione ad attività di formazione e di educazione al fine di diffondere ed accrescere la conoscenza del paesaggio. Al fine di perseguire tali obiettivi, gli insegnamenti rivolgeranno una particolare attenzione ai temi dello sviluppo e della progettazione sostenibile, considerando che il paesaggio è espressione culturale essenziale dell'identità storica in ogni Paese. In particolare, facendo riferimento alla declaratoria della Classe LM -3 Architettura del Paesaggio, di cui al D.M. 31.10.2007 n. 544 (esplicativo del D.M. del 22.10.2004 n. 270), i laureati dovranno possedere specifiche competenze pertinenti l'analisi, la progettazione e la gestione del paesaggio per perseguire obiettivi di qualità paesistica. Il progetto formativo si propone di soddisfare la richiesta di una specifica professionalità nel campo delle tecniche di analisi e valutazione, e nelle attività di progettazione del paesaggio. I contenuti formativi e l'organizzazione didattica saranno articolati in modo da rispondere, anche ai requisiti richiesti per il riconoscimento europeo di EFLA - European Foundation for Landscape Architecture e di ECLAS - European Council of Landscape Architecture Schools. Le conoscenze indispensabili alla formazione professionale completa dell'architetto del paesaggio definite a livello europeo (EFLA Declaration, Bruxelles, aprile 1989) e dall'International Standard Classification of Occupations – ILO International Labour Organisation, (ISCO 08 Code 2162 Landscape architect) costituiscono un significativo riferimento per il progetto formativo del Corso di laurea. L'attività formativa sarà rivolta all'internazionalizzazione, prevedendo collaborazioni con università straniere da tempo impegnate nella ricerca e didattica sul paesaggio, o di nuova istituzione con approcci innovativi all'insegnamento della Landscape Architecture, l'utilizzo di visiting professors di chiara fama nel settore dell'architettura del paesaggio, e periodi di studio e di tirocinio all'estero degli studenti. Questa attività si inserisce pienamente nelle reti europee sulla formazione degli architetti del paesaggio: UNISCAPE, tra Università europee che intendono operare sul paesaggio nell'ambito della Convenzione Europea del Paesaggio; ECLAS – European Council of Landscape Architecture Schools. Il percorso formativo sarà strutturato tenendo conto della trasversalità della disciplina paesaggistica contemporanea, per quanto riguarda la dimensione propriamente progettuale, orientata a valorizzare l'identità dei luoghi, le finalità sociali e di sostenibilità del progetto e ad utilizzare l'ecologia quale strumento interpretativo della complessità e del funzionamento del paesaggio. Il Corso di laurea magistrale interateneo intende di consolidare e rafforzare gli obiettivi formativi finalizzati a formare professionisti chiaramente indirizzati all'attività professionale di paesaggista, tenendo in considerazione la necessità di adeguare gli strumenti conoscitivi alle sfide ambientali e sociali della contemporaneità. Gli obiettivi formativi specifici del corso, sono orientati, secondo i principi di sostenibilità ambientale, sociale e d economica di Agenda 2030 e a fornire competenze adeguate per la pianificazione, gestione, progettazione e del paesaggio in relazione alla crisi ambientale, al cambiamento climatico, alla conservazione della biodiversità, alla salute, al benessere, alla qualità della vita, al godimento del paesaggio nei contesti urbani e rurali e nelle aree interne. Sulla base di tali considerazioni, condivise esclusivamente dal Direttore e dai docenti del Dipartimento DISAA dell'Università di Milano, si attua il rinnovo dell'accordo di collaborazione con l'Università di Milano con il mantenimento della sede amministrativa presso l'ateneo genovese e l'adeguamento di programmi dei corsi e dei contenuti dei laboratori. A tal fine il Dipartimento Architettura e Design-DAD dell'Università degli Studi di Genova e il Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali - Produzione, Territorio, Agroenergia-DISAA della Facoltà di Agraria dell'Università degli Studi di Milano intendono costituire un polo di riferimento nel panorama formativo a livello nazionale, grazie ai contributi di quelle sedi universitarie da anni attivamente impegnate nelle tematiche del paesaggio, nonché per la convergenza di contributi formativi delle scienze agrarie con quelle proprie dell'architettura, per offrire qualità dell'offerta formativa, valorizzando le specificità peculiari di ogni sede. - Dipartimento Architettura e Design-DAD dell'Università degli Studi di Genova: evoluzione del paesaggio; analisi e valutazione paesaggistica; progettazione del paesaggio; riqualificazione e valorizzazione dei paesaggi culturali; conservazione dei siti storici; storia del giardino e del paesaggio; restauro dei giardini storici; progettazione ambientale urbana; pianificazione paesaggistica; analisi percettiva del paesaggio; fondamenti e teoria dell'architettura del paesaggio - Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali - Produzione, Territorio, Agroenergia- DISAA Facoltà di Agraria di Milano: progettazione del territorio rurale; ripristino e recupero di aree naturali e degradate; verde urbano e greenways; economia ambientale, analisi geobotaniche, vegetazionali ed agronomiche ai fini della progettazione del paesaggio; rilievo, sistemi di rappresentazione e materiali per le aree verdi, analisi del paesaggio agrario nelle sue diverse componenti bio-culturali; ecologia del paesaggio; conoscenza e uso delle piante ornamentali; gestione e manutenzione delle aree verdi, con riferimento alle problematiche di ordine fitosanitario; gestione dei suoli urbani; realizzazione e manutenzione dei tappeti erbosi sportivi e ricreazionali; realizzazione e gestione delle alberate; normativa ambientale; rilievo e strumenti informatici per la progettazione. Il percorso formativo si articolerà attraverso insegnamenti monodisciplinari, laboratori multidisciplinari, corsi integrati, workshop e seminari intensivi, visite di studio, attività di tirocinio e/o stage in Italia e all'estero, privilegiando l'integrazione tra discipline. Gli insegnamenti teorici saranno finalizzati all'acquisizione delle conoscenze fondamentali per: analisi e comprensione dei sistemi paesaggistici, progettazione e gestione del paesaggio a diverse scale, storia e restauro dei giardini storici. I laboratori, attraverso esperienze attuate in aree attentamente selezionate e condivise storia del giardino e del paesaggio; restauro dei giardini storici; progettazione ambientale urbana; pianificazione paesaggistica; analisi percettiva del paesaggio; fondamenti e teoria dell'architettura del paesaggio dai Dipartimenti proponenti, saranno mirati ad applicare idonee metodologie progettuali nella loro dimensione complessa e a proporre soluzioni utilizzando strumenti tradizionali e/o innovativi. Alcune attività saranno organizzate localmente dalle singole sedi, altre saranno organizzate in modo integrato tra le sedi.

La prova finale consiste nella discussione di una tesi scritta, di carattere progettuale o di ricerca applicata, sviluppata sotto la guida di un relatore ed eventualmente di uno o più correlatori su un argomento scelto nell'ambito di uno o più insegnamenti seguiti. Nella discussione il relatore mette in luce la qualità del lavoro svolto dallo studente in termini di autonomia e contributo personale, le abilità e le competenze acquisite, nonché le capacità relazionali mostrate. Il titolo si consegue con discussione dell'elaborato davanti ad una Commissione appositamente nominata e costituita da docenti degli Atenei convenzionati e viene rilasciato congiuntamente dai due Dipartimenti.

Le modalità di svolgimento della prova finale sono indicate nell'art 11 del Regolamento Didattico del Corso di studio, sotto riportato: Art. 11 Modalità della prova finale La prova finale per il conseguimento del titolo di Dottore Magistrale in Architettura del Paesaggio consiste nella discussione di una tesi scritta, di carattere progettuale o di ricerca applicata, sviluppata sotto la guida di un relatore. Tale relatore deve essere un docente (professore ordinario, professore associato o ricercatore) appartenente al Consiglio del CdS. La tesi può essere svolta anche con la guida di un secondo relatore e di uno o più correlatori, per un massimo di 3 correlatori. Il secondo relatore e i correlatori possono essere docenti appartenenti ad altri CdS Unige, altre istituzioni accademiche, anche estere, o esperti della materia. Nella discussione, il relatore mette in luce la qualità del lavoro svolto dallo studente, in termini di autonomia e contributo personale, le abilità e le competenze acquisite, nonché le capacità relazionali mostrate. Il titolo di studio è rilasciato congiuntamente dai due Atenei. Le commissioni per il conferimento del titolo sono composte da almeno cinque componenti, compreso il Presidente, appartenenti ai due Atenei convenzionati, e sono nominate dal Direttore del DAD o, su sua delega, dal Coordinatore del Corso di Studio. La maggioranza dei componenti, ovvero tre componenti su cinque, deve essere costituita da docenti del DAD (Unige) o del DSAA (Unimi). I rimanenti componenti possono anche essere titolari di contratto per attività di insegnamento del CdS o docenti appartenenti ad altre istituzioni accademiche, anche estere. La tesi deve essere coerente con i contenuti e le finalità del CdS ed è redatta in lingua italiana o inglese. In caso di utilizzo di altra lingua è necessaria l'autorizzazione del CCS. La tesi redatta in lingua diversa dall'italiano deve essere corredata da un titolo e da un ampio sommario in italiano. La valutazione avviene in base ai seguenti elementi: - media dei voti degli esami di profitto sostenuti espressa in centodecimi. - 1 punto ogni 4 lodi (fino a un massimo di 1 punto). - 1 punto ogni 20 CFU acquisiti nell'ambito di esperienze di studio all'estero nell'ambito di programmi di mobilità internazionale di massimo 1 semestre. - 2 punti ogni 60 CFU acquisiti nell'ambito di esperienze di studio all'estero nell'ambito di programmi di mobilità internazionale per mobilità di massimo 2 semestri. A questo punteggio di partenza, sentita l'esposizione del candidato, viene sommato il punteggio assegnato dalla commissione di Laurea, fino a un massimo di 9 punti, su proposta del relatore e del correlatore. L'attribuzione della lode richiede l'unanimità della commissione (sempre che il punteggio totale arrivi a 110/110) ed è motivata dalla qualità eccellente della tesi e dall'alto punteggio del candidato nell'ambito del suo curriculum formativo. La dignità di stampa richiede l'unanimità della commissione e può essere concessa a tesi di ricerca che presentino contenuti particolarmente innovativi, indipendentemente dal punteggio finale raggiunto.

1. Pianificatori, paesaggisti e specialisti del recupero e della conservazione del territorio - (2.2.2.1.2)
2. Agronomi e forestali - (2.3.1.3.0)